Domanda su trasformatori d'uscita per valvole

Salve, sto iniziando a studiare la costruzione dei trasformatori d'uscita per amplificatori a valvole. Volevo chiedere un paio di cose.

La prima riguarda le combinazioni di secondari in caso di avvolgimenti multipli. Vale anche qui la regola delle serie e dei paralleli? Se ho due secondari entrambi a 4 ohm, collegandoli in serie ottengo un secondario a 8 ohm? E in parallelo a 2 ohm?

obbligatorio, terminare un intero strato di spire in tutta la larghezza

prefissato di spire. Cosa comporta lasciare uno strato non completamente coperto? Grazie.

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TelespallaBob
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Ciao, non e' cortese rispondere ad una domanda con altre domande, ma e' fondament ale per conoscere l'interlocutore: a-hai gia' autocostruito altri trasf? b-che attrezzatura hai? c-hai i materiali (rocchetto adeguato, filo Cu, supporto in legno, lamierin i, nastro adesivo)necessari? Tutto cio' perche' il lavoro che desideri fare non e' impossibile, ma richi ede un minimo di attrezzatura e comunque una notevole manualita'. Un trasf d'uscita per tubo singolo, tipo 3-5 W 5000/4,6 Ohm diffusissimo su lle radio a valvole degli anni 50-60 presenta solo la difficolta' nel maneg giare il sottile filo del primario, ma un trasf per push-pull con avvolgime nti a piu' settori diventa tosto per chiunque. Capirai che il fatto di riempire o meno uno strato dell'avvolgimento passa in seconda o terza fila! salutoni

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BruAnt

Il 04/08/2016 16:49, BruAnt ha scritto:

l'interlocutore:

necessari?

attrezzatura e comunque una notevole manualita'.

degli anni 50-60 presenta solo la difficolta' nel maneggiare il sottile filo del primario,

ma un trasf per push-pull con avvolgimenti a piu' settori diventa tosto per chiunque.

o terza fila!

Grazie per l'interessamento.

induttanze di filtro e semplici trasformatori di uscita di vecchie radio come hai indicato. Ho un'avvolgitrice manuale e materiale necessario per farlo, e non mi

Ora vorrei tentare anche con due trasformatori per controfase da mettere in un amplificatore valvolare che voglio costruire. Tornando alla domanda iniziale, penso di aver trovato risposta alla combinazione delle impedenze, ma chiedo ugualmente conferma. Riguardo al completare a tutta larghezza gli strati di spire invece ho solo trovato indicazioni in tal senso ma non motivazioni tecniche. Grazie.

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TelespallaBob

Un hobbista che pensa di costruire un trasf d'uscita per ampli HiFi va

hobbista.

solo quello di uscita ma anche il "choke" e quello di alimentazione. Ciao Gab

--

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Gab

From: TelespallaBob Newsgroups: it.hobby.elettronica Subject: Domanda su trasformatori d'uscita per valvole Date: Thu, 4 Aug 2016 08:58:55 +0200

TelespallaBob ha scritto:

Ti rispondo solo su questo. Ho notato che spesso in questo NG si discutono argomenti che sono

Il che non mi dispiace affatto, e ogni tanto vorrei interveire ma non ce la faccio.

Per cominciare, devi aver chiaro che cosa significa "secondario da 4 ohm", oppure (come nell'esempio di BruAnt: 5000/4,6 ohm.

"ampere". Si usano le maiuscole solo nelle abbreviazioni "V", "A", "Omega maiuscola".) Che cosa sta a significare quella scrittura 5000/4,6 ? Il primo numero si riferisce al primario, il secondo al secondario. Ma non sono dati sul trasformatore, se non indirettamente.

tubo che ha una determinata caratteristica, e in conseguenza funziona meglio con un certo tipo di carico anodico. "Meglio" vuol dire un'ottimizzazione delle caratteristiche: rendimento, distorsione.

compromesso si ottiene con quel valore di resistenza di carico: 5000 ohm.

funzionare da stufa, riscaldando una bella resistenza anodica, ma quello di produrre suono accoppiandolo a un altoparlante.

puro valore resistivo: nel nostro caso 4,6 ohm. Per trasformare i 4,6 ohm dell'altoparlante nei 5000 richiesti dal tubo finale, si usa appunto il trasformatore.

di trasformazione, ossia del rapporto (n. spire primario)/(n. spire secondario).

e 5000/4,6 = 1087.

tanto il discorso.)

Finalmente, dopo questa lunga premessa, che spero non ti abbia infastidito, possiamo arrivare alla risposta. Se hai due secondari da 4 ohm (e ora sai che questo significa che sono adatti a trasformare il carico di una altop. da 4 ohm nel valore richiesto sul primario) e li metti in serie, che cosa succede?

visto che l'impedenza va come il quadrato del n. di spire, il tuo

il doppio!

E se li mettiamo in parallelo? Premesso che lo sconsiglierei ma ora non vorrei divagare spiegando

unico secondario, *con lo stesso numero di spire* ma di sezione doppia. Avrai quindi ancora un secondario da 4 ohm. Come vedi, risultati ben diversi da quelli che avresti pensando a resistenze in serie o in parallelo...

Dato che forse ci hai pensato per tuo conto, non vorrei trascurare un fatto. Gli avvolgimenti di un trasf. ovviamente hanno una certa resistenza. Sarebbe meglio se non l'avessero, visto che la corrente che passa in

Ma i fili privi di resistenza non sono di questo mondo ... o meglio, ci sono: si chiamano "superconduttori", ma non sono consigliabili per un amplificatore che devi tenere nel soggiorno di casa, visto che richiedono un poderoso impianto di refrigerazione :-)

Anche qui ci si accontenta: si fa in modo che le resist. degli avvolgimenti siano piccole rispetto alle impedenze di carico, in modo che la potenza dissipata non sia importante.

Occorre un altro compromesso.

non cambia l'impedenza, potrebbe servire a ridurre la res. interna.

--
Elio Fabri
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Elio Fabri

Il 04/08/2016 19.38, TelespallaBob ha scritto:

accoppiamento tra primario e secondario, quindi in fin dei conti minore induttanza dispersa. Per abbassare l'induttanza dispersa devi anche suddividere gli

Saluti

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pizzilli

In questo video io ho messo come fare una induttanza con dei chiodini cotti, o meglio sarebbe stato usare altro materiale

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nell' esempio dell' induttanza ho lasciato un foro vuoto al centro, che invece non ci vuole per fare dei trasformatori, calcolando le sezioni utili del ferro anche per ottenere la minima resistenza degli avvolgimenti

Reply to
rondine

Domanda scema: vantaggi di avere l'avvolgimento "dentro" al nucleo anziche' "attorno" allo stesso?

Grazie.

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ferrando

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