Transistor in modalità switch

Ciao a tutti, sto facendo una prova abbastanza "stupida", la prova consiste nel comandare una stufa a pellet tramite un micro. La centralina della stufa non la posso modificare per problemi di garanzia/mancanza di documentazione ma avendo un telecomando e necessitando all'atto pratico della sola funzione di accensione e spegnimento ho pensato di utilizzare questo. Nel tentativo più semplice vorrei mettermi in parallelo ai due pulsanti di accensione e spegnimento e comandarli tramite il micro. Ho pensato di usare due transistor in modalità switch, quindi con la classica consigurazione in cui portando la base a +5V (che arrivano ovviamente dalle uscite digitali del micro) collettore ed emettiore vanno in conduzione, l'idea è quindi collegare base ed emettitore in parallelo al pulsante.

L'idea non mi convice al 100% perchè la configurazione del transistor descritta prevede, ovviamente, che l'emettitore sia collegato a massa, e visto che il telecomando è alimentato dalla stessa sorgente del micro il contatto collegato ad esso andrebbe a massa nel momento in cui "switcha". Probabilmente la mia "ignoranza" è la causa principale del dubbio ma va detto che non ho uno schema del telecomando ne è facile capire "guardando" il pcb come funziona (a parte che è basato su un pic 16f86 quindi una parte è software). Qualcuno mi puo' chiarire le idee? Alternativamente passerei ad utilizzare un optoisolatore ma mi piacerebbe capire se mi sono incasinato senza motivo o c'è del vero nel problema descritto.

Grazie Fabrizio

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fg
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fg ha scritto:

Due bei contatti puliti a rele' comandati dal tuo micro e ti togli ogni problema ;-) B.

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brix99luftballons

brix99luftballons ha scritto:

Noooo dai...usare un (anzi due) relè per una cosa cosi' non mi piace proprio.....

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fg

A parte che tra la base del tuo transistor ed il tuo PIC vorrai mettere un qualche k di resistenza, non vedo perchè non debba funzionare. Anzi, secondo me puoi anche risparmiarti il transistor. Devi scoprire se sono le righe o le colonne ad essere scandite (portate a 0V una alla volta) dal PIC esistente. Dopodichè leggi quando la tua riga (o colonna) di interesse viene portata a 0V e, solo durante questo tempo, porti a 0V la colonna (o riga, insomma l'altro contatto del pulsante) a 0V tramite un'uscita del tuo PIC. Ovviamente questo solo quando vuoi "premere" il pulsante del telecomando. Probabilmente puoi usare il comparatore, se presente a bordo del tuo PIC. In questo modo non devi neanche preoccuparti di fare il controllo di cui sopra.

Ciao

Pasu

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Pasu

Pasu ha scritto:

Ciao, grazie per la risposta...per non andare troppo lungo ho tralasciato alcuni dettagli : la resistenza ovviamente c'è e il micro è un ATMEL ma non lo uso "liscio", uso una scheda "Arduino"

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Detto questo mi sono perso quando parli di righe e colonne, cosa intendi di preciso? IO ho due semplici pulsanti mentre leggendo cosa mi hai scritto mi sembri riferirti ad una matrice...non ho capito qualcosa. grazie

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fg

Switch elettronici tipo 4016 o 4066. Metti la massa in comune e li usi al posto dei rel=E8. Cos=EC non ti devi preoccupare del reverse-engineering. La cosa importante =E8 che alimenti il 4016 con la stessa alimentazione della logica dei pulsanti.

Piccio.

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Piccio

Giusto! Tra l'altro ci sono 4 interruttori, giusto il numero necessario a quanto pare...

P.

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Pasu

Il 4016 =E8 come il brodo primordiale: da esso tutto pu=F2 avere origine. Potendo ricavare un inverter ed una porta OR, ci si potrebbe costruire un computer. Molto lento, per=F2... :-(

Piccio.

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Piccio

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