4 contatti batteria...a cosa servono?

Ciao, ho notato che sulla batteria a ioni di litio della mia videocamera ci sono 4 contatti. A cosa servono? Perchè non 2 come farebbe pensare una batteria? Non avendo la possibilità di comandare remotamente l'interruttore meccanico che accende e spegne la videocamera, vorrei indurla a pensare che la batteria sia scarica e quindi ad autospegnersi. Pensavo di farlo con un semplice zener o con un condensatore che si scarichi quando dò il comando (devo verificare le tolleranze della batteria, i tempi di spegnimento, gli assorbimenti...). Il primo passo però è capire a cosa servono i 4 contatti della batteria. Che ne pensate della mia idea? è fattibile? Grazie Paolo

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Paolo Samba
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Paolo Samba ha scritto:

[...] Beh, al giorno d'oggi le batterie non oggetti tanto semplici. L'uso con cellulari e videocamere sempre più leggere, e tempi di ricarica sempre più rapidi impongono tecnologie complicate, da ultimo il fatto che le case vogliono legare gli acquirenti all'acquisto di ricambi originali. Da qui l'inserimento nelle batterie di piccoli microcircuiti (la mia ditta produce di questi microcircuiti per diversi cellulari) che effettuano un vero e proprio colloquio con l'apparato alimentato, innanzitutto per la regolazione della carica in cui è necessario sapere la temperatura della batteria, e poi per fare in modo che la batteria si identifichi presso l'apparato come originale (E' simile al sistema delle cartucce delle stampanti) In questo modo ti possono vendere una videocamera anche a 250 Euro, ma te ne rapinano 60 quando vai a comperare una batteria di scorta. Allo stesso modo delle stampanti. Ultimamente ne ho comperata una che era in offerta, e assieme alla stampante ho comperato come scorta un set completo di cartucce, bene per il set completo di cartuccie ho speso di più della stampante che comunque comprendeva un set di cartuccie. Mah !
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Ciao
 Fausto

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Fausto

Paolo Samba ha scritto:

In genere gli altri due sono utilizzati dal sensore di temperatura interno alla batteria, oppure se trattasi di camera Sony, pu=F2 darsi sia la gestione dell'InfoLithium (che comunica alla camera la carica residua stimata).

Io penso che se la camera =E8 nuova e vale dei soldini non =E8 proprio il caso di apportare modifiche del genere, se poi =E8 vecchia o cmq la si pu=F2 maltrattare, puoi fare ci=F2 che vuoi. Ma il telecomando non ce l'ha la camera??=20

ciao

ENzo

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KiKko78

Specifico meglio di che si tratta: Panasonic S100 devo portarla sott'acqua e quindi devo scafandrarla. Il metodo tradizionale è bastato su comandi meccanici con OR di tenuta. Sono comunque potenziali vie d'acqua che vorrei evitare. Io realizzerò mediante interruttori magnetici in parallelo ai pulsanti del teledomando posizionato internamente allo scafandro. L'interruttore ON/OFF è una storia aparte: è meccanico e non telecomandabile. Da qui l'idea di aggirare ilproblema come segue: per spegnere la cam: le faccio percepire la batteria scarica. La cam mi avvisa e dopo qualche secondo avvia la procedura di spegnimento (credo quindi non dannosa e fatta con i giusti criteri) Solo sopo lo spegnimento stacco compleamente la batteria. Per riaccendera, tenendo conto che l'interuttore è ancora su ON, mi basta attaccare la batteria. Credo che l'interruttore quando va in ON non faccia che chiudere il circuito di alimentazione della batteria. Quindi anche in questo caso non dovrei far danni. Ovviamente il tutto deve essere gestito da un circuito elettronico.

Non devo fare modifiche alla CAM (se non qualche saldatura sul telecomando). Per gestire la batteria pensavo di realizzare 2 piastrine coduttrici della dimenzione del contatto + della batteria, separate da un dielettrico ed interposte tra batteria e vieocamera (sottili). Agendo sui potenziali delle due piastrine determino i 3 stati:

1) alimenatata correttamente 2) alimentata con batteria scarica 3) non alimentata

E? un0idea folle? ne avete di migliori? Grazie Paolo

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Paolo Samba

Specifico meglio di che si tratta: Panasonic S100 devo portarla sott'acqua e quindi devo scafandrarla. Il metodo tradizionale è bastato su comandi meccanici con OR di tenuta. Sono comunque potenziali vie d'acqua che vorrei evitare. Io realizzerò mediante interruttori magnetici in parallelo ai pulsanti del teledomando posizionato internamente allo scafandro. L'interruttore ON/OFF è una storia aparte: è meccanico e non telecomandabile. Da qui l'idea di aggirare ilproblema come segue: per spegnere la cam: le faccio percepire la batteria scarica. La cam mi avvisa e dopo qualche secondo avvia la procedura di spegnimento (credo quindi non dannosa e fatta con i giusti criteri) Solo sopo lo spegnimento stacco compleamente la batteria. Per riaccendera, tenendo conto che l'interuttore è ancora su ON, mi basta attaccare la batteria. Credo che l'interruttore quando va in ON non faccia che chiudere il circuito di alimentazione della batteria. Quindi anche in questo caso non dovrei far danni. Ovviamente il tutto deve essere gestito da un circuito elettronico.

Non devo fare modifiche alla CAM (se non qualche saldatura sul telecomando). Per gestire la batteria pensavo di realizzare 2 piastrine coduttrici della dimenzione del contatto + della batteria, separate da un dielettrico ed interposte tra batteria e vieocamera (sottili). Agendo sui potenziali delle due piastrine determino i 3 stati:

1) alimenatata correttamente 2) alimentata con batteria scarica 3) non alimentata

E? un'idea folle? ne avete di migliori? Grazie Paolo

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Paolo Samba

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