Salve, ho disassemblato un trasformatore montato nel circuito presente a questo link:
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Per l'esattezza: Figure 3 Resonant push-pull inverter for low DC to high AC voltage conversion
E' il circuito che accende la lampada fluorescente nelle lampade d'emergenza. Voglio replicarlo con un trasformatore in ferrite preso da un alimentatore ATX che pero' e' piu' grande. L'originale ha un dato traferro e l'induttanza misurata sul secondario di HT e' di 28mH (e' l'avvolgimento piu' grande e piu' facile da misurare con l'induttanzimetro) Noto che variando il traferro varia l'induttanza misurata.
Ho replicato lo stesso numero di spire di tutti gli avvolgimenti presenti. A questo punto come mi comporto con il traferro? Devo aumentarlo fino a leggere 28mH anche nel trasformatore replicato? Cosa comporta un traferro diverso e che relazione ha con il nuovo nucleo dato che ha sezione maggiore? Noto che per avere i 28mH devo fare un traferro molto piu' grande dell'originale. Cioe', per un corretto funzionamento come mi comporto nella costruzione?
Piu grande significa poter sviluppare potenze maggiori.
E' ovvio stai introducendo la permeabilità magnetica dell'aria che è molto piu bassa che nella ferrite (sara circa 2000 - 5000 volte minore) quindi maggiore è il trasferro (plastico o di carta è alla stregua di un'equivalente spazio d'aria o vuoto) minore è la permeabilità del circuito magnetico e quindi a parità di reattanza induttiva devono essere aumentate le spire di filo.
Si se desideri che il circuito risuoni alla stessa frequenza del progetto iniziale.
Il trasferro ha lo scopo di allontanare/smorzare il punto di saturazione magnetica a causa di una elevata potenza elaborata. In pratica al raggiungimento della saturazione magnetica (dipende dalla frequeza, sezione e sopratutto miscela magnetica utilizzata per produrre la ferrite) la permeabilità precipita e quindi i transistori si ritrovano a commutare correnti enormi su un'induttanza che è praticamente un cortocircuito.
Segno che il materiale ha una permeabilità superiore all'originale o come hai detto ha una sezione maggiore.
Bo! Perchè non posso rispondere, ci sono un'infinità di cose da considerare, la prima domanda da porsi è: a che potenza il Royer deve limitare e con quale meccanismo? Quale tensione prevedo per l'innesco della lampada e a quale tensione la lampada si mantiene in efficienza emissiva? Il Royer così concepito è il circuito più idoneo a pilotare una lampada a scarica? Non finisce qui, il resto riguarda proprio le considerazioni di trasferro e slittamento di frequenza dell'oscillatore al raggiungimento della corrente di mantenimento del flusso luminoso della lampada e molto altro ancora. Comunque penso di averti regalato già parecchie dritte. Progettare un circuito efficiente non è una passeggiata, però a livello hobbistico è molto divertente, impegnativo ed istruttivo.
E' un reverse engineering di un trasformatore esistente e funzionante.
e
e
=E8 molto
Si, grazie, avevo dei dubbi visto che e' il primo circuito magnetico che replico, in definitiva come sospettavo devo adattare il traferro al valore dell'induttanza originale, poi dovrebbe comportarsi in tutto per tutto come l'originale, deduco.
Non proprio, cambiando il trasformatore con uno a nucleo di sezione maggiore sono stati cambiati i parametri di potenza erogabile e avendo modificato il traferro abbiamo allontanato e modificato la curva di saturazione. Praticamente, se il resto del circuito lo permette (transistor di adeguata potenza) il nuvo circuito si comporterà come prima ma a patto di usare una lampada di potenza maggiore in ragione eguale all'incremento del nucleo ferromagnetico (piu o meno).
Ti dico cosa e' successo, il nucleo nuovo avra' circa il doppio della sezione ed e' formato come nei trasformatori in ferrosilicio da due parti: E I. Il traferro mi veniva talmente grande che ho eliminato la parte I, gli avvolgimenti sono avvolti solo sulla parte E. L'induttanza del secondario che sull'originale era 28mH ora e' 26mH. Collegato al circuito l'assorbimento risulta quasi uguale (10mA di meno) e la lampada sembra accendersi regolarmente. La frequenza e' passata da 30kHz a 26kHz, i transistor sembrano scaldare un pochino di piu' (50=B0 invece di 42=B0). Cosa ne pensi? Non capisco l'affermazione:
Intendi dire una lampada che faccia assorbire piu' corrente?
Qui suggerisci che sarebbe meglio scegliere un traferro che mi faccia misurare una induttanza maggiore per avere un funzionamento piu' corretto?
La potenza cresce all'incirca in ragione del quadrato dell'area del nucleo del trasformatore (a parità di frequenza e permeabilità)
Forse non ti è chiaro cosa sia il "traferro" ed alludevi alle finestre del trasformatore? Ora , togliendo "I", hai un traferro enorme!(praticamente la lunghezza di "I". Il tuo circuito magnetico è praticamente aperto e si chiude nell'aria. Il traferro è solitamente un cartoncino o un sottile talloncino di plastica che in un punto o più punti separa gli elementi ferromagnetici(qualche decimo di millimetro).
Questo è già un successo!
Avresti dovuto notare un'innalzamento della frequenza ma molto probabilmente la caratteristica di permeablilità della tua ferrite ha una curva molto particolare e il tuo induttanzimetro usando un'unica frequenza per la misura(probabilmente 1KHz) legge dei valori che andrebbero poi rielaborati e corretti tenendo conto della curva della permeabilità/frequenza.
Be! l'hai detto... si accende! è già un risultato.
Mi sembra chiaro ciò che ho scritto, il problema sussiste nel particolare carico rappresentato dalla lampada a scarica ovvero: quando la lampada è spenta rappresenta un carico nullo, per accenderla devi raggiungere una elevata differenza di potenziale soprattutto se non usi i filamenti, innescata la ionizzazione del gas si comporta come uno zener ad alta tensione ovvero la resistenza si abbassa bruscamente e tende ad assorbire tutta la corrente che eroghi sviluppando solo calore ed usura. Per un corretto funzionamento devi prevedere l'alta tensione iniziale e successivamente una limitazione di corrente. Visto che smanetti con LTSpice guardati l'esempio "LTspiceIV\examples\Educational\Royer.asc"
Nel royer originale il traferro era di circa 1mm sulla colonna centrale, ora nella mia versione e' pari alla distanza tra la colonna centrale e le colonne laterali (7mm).
Sembra funzionare come l'originale, ma il motivo e' che cio' che ho fatto e' giusto? :-p
o
to
re
devi
d
Fino a qui lo sapevo.
L'alta tensione non la garantisce il rapporto spire primario/ secondario? (mantenuto uguale) La limitazione di corrente e' nel condensatore posto in serie al tubo, il circuito e' lo stesso, sto alterando solo il trasformatore.
Sto gia' usando la simulazione del circuito originale ma l'utilita' per chi non sa cosa cercare e' limitata :-)
Tra le righe mi stai dicendo che se funziona lasciamo le cose come sono?
Per questo chiedevo :-) Ma scusa, se gli effetti sulla lampada (osservati attraverso l'assorbimento del primario) sono uguali, non posso dedurre che il funzionamento sia anch'esso uguale?
Non lo sapessi...
Infatti l'ho trovato, si compone, oltre al royer, anche di un controller pero' il tutto e' dimensionato per un tubo da retroilluminazione di schermi, la corrente che circola nel tubo e' di
3-4mA, oltre alla tensione di alimentazione che e' di 28V, ho preferito continuare con la simulazione dell'effettivo circuito.
Speravo di capire un po' di piu' di quello che stavo facendo, mi accontentero' di lasciare le cose come stanno.
Diciamo SIMILE o forse; EQUIVALENTE, probabilmente già il circuito iniziale era approssimativo come studio. Non ho a disposizione i dati del tuo progetto ovvero tipo di lampada e potenza, transistor usati per il Royer, sezione netta del nucleo del trasformatore, tensione di alimentazione e corrente assorbita, per darti una valutazione più precisa. [...]
Su internet trovi molta documentazione sui trasformatori e il loro funzionamento e soprattutto dovresti cercare su saturazione magnetica e calcolo traferro, che nel tuo caso sono la chiave di funzionamento del circuito oltre che, dipendenza della permeabilità magnetica della ferrite nel dominio delle frequenze.
Ps. Se i transistor scaldano più di prima e la corrente assorbita è minore le cause sono 2: o stai dando troppa corrente alle basi dei transistor e quindi scaldano per ecessiva corrente "EB" o non è sufficiente a far entrare in saturazione i transistor. Ti allego una veloce e "molto aprossimativa" simulazione del influenza della variazione del traferro (assolutamente non reale con formule partorite in questo momento in quanto avevo provato ad introdurre alcune formule reali ma la simulazione diventava presto eterna. Il progetto è quello di Spice, castrato in alcune sue parti.) :
Il problema e' che un conto e' leggere semplicemente e un altro l'imparare a scuola dove si possono fare obiezioni, semplicemente leggendo in testa non mi resta niente :-(.
e le
ndi
n
Forse mi sono sbagliato, ho scoperto che uno solo scalda di piu' ma il motivo dev'essere che al di sotto dello stampato ci sono le resistenze di polarizzazione delle basi che dissipano 1/2W l'una e scaldano anche la bachelite.
lla
.
Grazie, si vede che sai quello che fai, io non sono capace di inserire le formule per fare certe prove, uso il simulatore "al minimo", conservo il tuo file nel caso mi serva inserire una formula. Comunque noto che aumentando il traferro (la tua formula lo aumenta o diminuisce?) aumenta l'assorbimento sul primario ma alla lampada arriva sempre la stessa corrente, varia pero' la frequenza. Se comparo le frequenze dovrei arrivare a un funzionamento identico.
Questo e' il circuito che uso, in piu' ci sono dei condensatori sui collettori che non capisco a cosa servono (anche togliendoli sul simulatore non noto cose importanti). I transistor in realta' sono ZTX851. Una domanda: secondo te, se l'induttore in serie all'alimentazione (so che serve a rendere sinusoidale la corrente) lo triplico di valore cosa succede nel circuito, il valore inserito e' solo un valore di compromesso per i costi? Perche non noto variazioni sul secondario, potrebbe influire su un ipotetico riscaldamento dei transistor? O un malfunzionamento qualunque?
mandi
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Ti ho modificato al volo il circuito, non è detto che funzioni visto che lo eseguito a occhio e simulatore. Via la resistenza 2, ne serve una sola che deve innescare l'oscillazione ( io l'ho prevista da 1K in realtà deve essere più alta possibile compatibilmente con l'innesco del transistor più vicino), Se non innesca, inserisci resistenza analoga sull'atro ramo della bobina, ma collegata a massa. l'induttanza "L8" deve fare il resto anche se a occhio sembra un'attimo scarsa(per il simulatore è OK anche così). [..]
Niente condensatori così infilati degradano solo le prestazioni dei transistor riducendo le velocità di commutazione. Non dovrebbero servire a meno di non lavorare con correnti di colettore molto elevate degli snubber come ti ho riportato. Quando il transistor va in conduzione scarica attraverso la resistenza dello snubber il condensatore, quando si spegne, il condensatore sotiene la corrente circolante sulla bobina tramite il diodo. Ma come ho detto nel royer non si dovrebbero assolutamente usare circuiti snubber.
No, detta bobina serve a smorzare e accumulare le correnti del'oscillatore. Ha vantaggi e svantaggi, i primi "ms" di funzionamento tende lei stessa ad autooscillare in bassa frequenza generando degli spike molto pericolosi per i transistor. Piu è alta, piu morbida è la partenza del royer ma, maggiori sono le sovatensioni e i tempi di stabilizzazione. Piu è bassa, maggiori sono le impennate di corrente sui transistori. Solitamente sono consigliati valori tra 100 e 250uH molto dipende dal carico e dalle caratteristiche di frequenza e feq. di taglio nonchè tensione max "Vce" dei transistori.Se noti che saltano i transistor all'accensione, quasi sicuramente è la sovratensione data da "L1", nel qual caso si deve prevedere un doppio avvolgimento ulteriore di alcune spire due diodi e un condensatore per smorzare l'autooscillazione iniziale e recuperare un pò di corrente da detta bobina.
No! I transistori in teoria non dovrebbero riscaldare, comunque sicuramente metterei delle lame metalliche per far si che dissipino eventuale calore.
Non ho capito cosa intendi per: Che variazioni ti attendi e in quali frangenti?
Version 4 SHEET 1 1536 680 WIRE -240 -48 -320 -48 WIRE 48 -48 -160 -48 WIRE 416 -48 48 -48 WIRE -320 16 -320 -48 WIRE -112 16 -320 16 WIRE 48 16 48 -48 WIRE 416 16 416 -48 WIRE -320 32 -320 16 WIRE 1376 144 992 144 WIRE -320 176 -320 112 WIRE 48 176 48 96 WIRE 192 176 48 176 WIRE 416 176 416 96 WIRE 416 176 256 176 WIRE 48 224 48 176 WIRE 48 224 -208 224 WIRE 992 224 992 144 WIRE 416 240 416 176 WIRE 560 240 416 240 WIRE 1376 256 1376 144 WIRE -112 288 -112 16 WIRE 160 288 -112 288 WIRE -208 304 -208 224 WIRE -208 304 -240 304 WIRE -176 304 -208 304 WIRE 160 320 160 288 WIRE 560 320 560 240 WIRE 560 320 528 320 WIRE 592 320 560 320 WIRE -240 336 -240 304 WIRE -176 336 -176 304 WIRE 528 352 528 320 WIRE 592 352 592 320 WIRE 48 416 48 224 WIRE 416 416 416 240 WIRE -240 432 -240 400 WIRE -176 432 -176 416 WIRE -176 432 -240 432 WIRE 992 432 992 304 WIRE 1168 432 992 432 WIRE 1376 432 1376 320 WIRE 1376 432 1248 432 WIRE -240 448 -240 432 WIRE 528 448 528 416 WIRE 592 448 592 432 WIRE 592 448 528 448 WIRE 160 464 160 400 WIRE 160 464 112 464 WIRE 192 464 160 464 WIRE 352 464 272 464 WIRE 528 464 528 448 WIRE 992 512 992 432 WIRE -240 576 -240 512 WIRE 48 592 48 512 WIRE 416 592 416 512 WIRE 528 592 528 528 FLAG 48 592 0 FLAG 416 592 0 FLAG -320 176 0 FLAG 992 512 0 FLAG 528 592 0 FLAG -240 576 0 SYMBOL npn 352 416 R0 SYMATTR InstName Q1 SYMATTR Value ZTX849 SYMBOL npn 112 416 M0 SYMATTR InstName Q2 SYMATTR Value ZTX849 SYMBOL voltage -320 16 R0 WINDOW 123 0 0 Left 2 WINDOW 39 0 0 Left 2 WINDOW 3 -15 57 Left 2 SYMATTR InstName V1 SYMATTR Value 12 SYMBOL ind2 32 0 R0 SYMATTR InstName L5 SYMATTR Value 16µ SYMBOL ind2 432 112 R180 WINDOW 0 36 80 Left 2 WINDOW 3 36 40 Left 2 SYMATTR InstName L6 SYMATTR Value 16µ SYMBOL ind2 976 208 R0 SYMATTR InstName L7 SYMATTR Value 28m SYMBOL ind2 176 480 R270 WINDOW 0 32 56 VTop 2 WINDOW 3 4 56 VBottom 2 SYMATTR InstName L8 SYMATTR Value 1µ SYMBOL cap 1360 256 R0 SYMATTR InstName C1 SYMATTR Value 1n SYMBOL res 144 304 R0 SYMATTR InstName R1 SYMATTR Value 1k SYMBOL res 1264 416 R90 WINDOW 0 0 56 VBottom 2 WINDOW 3 32 56 VTop 2 SYMATTR InstName R3 SYMATTR Value 10 SYMBOL cap 256 160 R90 WINDOW 0 0 32 VBottom 2 WINDOW 3 32 32 VTop 2 SYMATTR InstName C2 SYMATTR Value 220n SYMBOL ind -256 -32 R270 WINDOW 0 32 56 VTop 2 WINDOW 3 5 56 VBottom 2 SYMATTR InstName L1 SYMATTR Value 60µ SYMBOL schottky 512 352 R0 WINDOW 3 24 64 Invisible 2 SYMATTR InstName D1 SYMATTR Value PMEG6010AED SYMATTR Description Diode SYMATTR Type diode SYMBOL cap 512 464 R0 SYMATTR InstName C3 SYMATTR Value .01µ SYMBOL res 576 336 R0 SYMATTR InstName R2 SYMATTR Value 330 SYMBOL schottky -256 336 R0 WINDOW 3 24 64 Invisible 2 SYMATTR InstName D2 SYMATTR Value PMEG6010AED SYMATTR Description Diode SYMATTR Type diode SYMBOL cap -256 448 R0 SYMATTR InstName C4 SYMATTR Value .01µ SYMBOL res -192 320 R0 SYMATTR InstName R4 SYMATTR Value 330 TEXT 1064 200 Left 2 !.tran 0 1s 0s 1us startup TEXT 1136 288 Left 2 !K1 L5 L6 L7 L8 1 TEXT -312 224 Left 2 ;Snubber TEXT 616 176 Left 2 ;Snubber RECTANGLE Normal -112 608 -352 240 2 RECTANGLE Normal 704 592 480 192 2
Grazie, hai fatto un lavorone, ma la cosa che mi lascia perplesso e' che lo schema l'ho prelevato da un circuito reale prodotto in milioni di pezzi: una lampada d'emergenza da 24W. Di queste lampade ne ho raccolte diverse e in quella marca il circuito e' sempre quello, mi pare strano che mettano dei componenti che si potrebbero evitare($), devono avere per forza una funzione, non so se mi capisci.
e a
r
Assorbimento originale della lampada: 2,3A (in realta' funzionava a 6V, io ho raddoppiato le spire dei primari( 4uH ) per farla funzionare a 12V e in effetti l'assorbimento si e' dimezzato, non ho toccato l'avvolgimento dell'oscillazione perche adesso ho meno corrente di collettore e il transistor satura sicuramente)
llo
Non potrebbe essere la funzione del condensatore sul collettore?
e.
d
i per
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Infatti con 160mH la corrente sui collettori cresce linearmente invece di sembrare quadrata ondulata.
ico
ax
asi
edere
Nonostante la bassa tensione degli ZXT851 montati, finora ha funzionato tutto anche con una L1 da 160uH.
ore
da
Adesso che mi ci fai pensare, nell'originale c'e' uno zener da 30V collegato tra la massa e dopo l'induttore, sara' per questo che non saltano i transistor.
ni
Io ho letto che il compito di L1 e' di rendere sinusoidale la corrente in modo da avere una uscita sinusoidale, mi aspettavo qualche distorsione.
Non ho capito cosa in particolare dovrei notare (a parte l'effetto cangiante/stroboscopico :-) Lo fai funzionare a varie tensioni con un valore del carico che varia leggermente?
Guarda quest'altro schema di un'altra marca, in realta' funziona a 6V e lo zener non so che valore abbia. Manca il condensatore in parallelo al secondario (serve forse a garantire che senza lampada non esplodano i transistor?) E ci sono i condensatori sulle basi ma manca il condensatore tra i collettori.
Qua le cose sono talmente variabili che non so che schema pigliare!
mandi
Version 4 SHEET 1 1196 724 WIRE 240 -112 -432 -112 WIRE -432 -48 -432 -112 WIRE -352 -48 -432 -48 WIRE -176 -48 -272 -48 WIRE 48 -48 -176 -48 WIRE 416 -48 48 -48 WIRE 1152 -48 672 -48 WIRE 48 16 48 -48 WIRE 416 16 416 -48 WIRE -432 32 -432 -48 WIRE 672 32 672 -48 WIRE 1152 64 1152 -48 WIRE 240 112 240 -112 WIRE -432 176 -432 112 WIRE -176 192 -176 -48 WIRE 672 240 672 112 WIRE 944 240 672 240 WIRE 1152 240 1152 128 WIRE 1152 240 1024 240 WIRE 240 256 240 192 WIRE 240 256 160 256 WIRE 304 256 240 256 WIRE 160 320 160 256 WIRE 304 320 304 256 WIRE 48 352 48 96 WIRE 48 352 -96 352 WIRE 416 352 416 96 WIRE 576 352 416 352 WIRE 48 416 48 352 WIRE 416 416 416 352 WIRE -96 432 -96 352 WIRE 576 432 576 352 WIRE 160 464 160 400 WIRE 160 464 112 464 WIRE 192 464 160 464 WIRE 304 464 304 400 WIRE 304 464 272 464 WIRE 352 464 304 464 WIRE 160 512 160 464 WIRE 304 512 304 464 WIRE -176 592 -176 256 WIRE -96 592 -96 496 WIRE -96 592 -176 592 WIRE 48 592 48 512 WIRE 48 592 -96 592 WIRE 160 592 160 576 WIRE 160 592 48 592 WIRE 304 592 304 576 WIRE 304 592 160 592 WIRE 416 592 416 512 WIRE 416 592 304 592 WIRE 576 592 576 496 WIRE 576 592 416 592 WIRE -176 608 -176 592 WIRE -176 704 -176 688 FLAG -432 176 0 FLAG 672 240 0 FLAG -176 704 0 SYMBOL npn 352 416 R0 SYMATTR InstName Q1 SYMATTR Value ZTX849 SYMBOL npn 112 416 M0 SYMATTR InstName Q2 SYMATTR Value ZTX849 SYMBOL voltage -432 16 R0 WINDOW 123 0 0 Left 2 WINDOW 39 0 0 Left 2 SYMATTR InstName V1 SYMATTR Value 12 SYMBOL ind2 32 0 R0 SYMATTR InstName L5 SYMATTR Value 16=B5 SYMBOL ind2 432 112 R180 WINDOW 0 36 80 Left 2 WINDOW 3 36 40 Left 2 SYMATTR InstName L6 SYMATTR Value 16=B5 SYMBOL ind2 656 16 R0 SYMATTR InstName L7 SYMATTR Value 28m SYMBOL ind2 176 480 R270 WINDOW 0 32 56 VTop 2 WINDOW 3 4 56 VBottom 2 SYMATTR InstName L8 SYMATTR Value 1=B5 SYMBOL cap 1136 64 R0 SYMATTR InstName C1 SYMATTR Value 1n SYMBOL res 144 304 R0 SYMATTR InstName R1 SYMATTR Value 47 SYMBOL res 288 304 R0 SYMATTR InstName R2 SYMATTR Value 47 SYMBOL res 1040 224 R90 WINDOW 0 0 56 VBottom 2 WINDOW 3 32 56 VTop 2 SYMATTR InstName R3 SYMATTR Value 1000 SYMBOL cap 560 432 R0 SYMATTR InstName C3 SYMATTR Value 68n SYMBOL cap -112 432 R0 SYMATTR InstName C4 SYMATTR Value 68n SYMBOL ind -368 -32 R270 WINDOW 0 32 56 VTop 2 WINDOW 3 5 56 VBottom 2 SYMATTR InstName L1 SYMATTR Value 60=B5 SYMBOL cap 144 512 R0 SYMATTR InstName C5 SYMATTR Value 2.2n SYMBOL cap 288 512 R0 SYMATTR InstName C6 SYMATTR Value 2.2n SYMBOL res 224 96 R0 SYMATTR InstName R4 SYMATTR Value 22 SYMBOL res -192 592 R0 SYMATTR InstName R5 SYMATTR Value 0.24 SYMBOL zener -160 256 R180 WINDOW 0 24 64 Left 2 WINDOW 3 24 0 Left 2 SYMATTR InstName D1 SYMATTR Value BZX84C15L SYMATTR Description Diode SYMATTR Type diode TEXT -440 408 Left 2 !.tran 1m startup TEXT 912 96 Left 2 !K1 L5 L6 L7 L8 1
Attenzione!, l'induttore oscillante è la somma delle induttanze ai collettori ed il condensatore posto ai suoi estremi, in parte partecipato i condensatori posti tra emettitore e collettore dei transistor. La bobina da
100 e più "uH" non influisce sulla frequenza ma serve a ridurre i picchi di corrente anche se come ti ho accennato nella fase iniziale senza carico questa induttanza tende a generare pericolosi picchi di tensione in bassa frequenza. Nel Royer in condizioni stabili i transistor sono soggetti a "PIgreco" volte la tensione di alimentazione.
Non è uno snubber anno semplicemente spezzato in più parti il condensatore del circuito "LC" probabilmente per contrastare l'autoscillazione dell'induttore di smorzamento, però presenta l'inconveniente che quando i transistor vanno in "ON" si ritrovano a scaricare istantaneamente tutta la corrente del condensatore.
[...]
Sicuramente è stato scelto per smorzare le sovratensioni nella fase iniziale io uso altri approcci, comunque è una valida scelta.
Come ho detto non è "L1" che oscilla ma serve come bobina di accumulo/smorzamento delle correnti.(Variano lei la frequenza non varia ma variano i picchi di corrente nei circuiti a valle)
Mentre lanci la simulazione ti porti con il mouse sulla resistenza che rappresenta il carico e appare la pinza amperometrica, a qul punto premi il tasto della tastiera "ALT" il simbolo cambia in un termometro, tasto sinistro del mouse e così diagrammi la potenza elaborata. Al termine della simulazione o quando hai ritenuto di fermare la simulazione, ti porti con il mouse sulla parte grafica, tasto destro del mouse "SELECT STEPS" decidi quali rappresentazioni vedere o confrontare e così facendo molte cose ti saranno più chiare.
Lo zener serve a sopprimere i transitori generati da "L1" all'acensione(induttore d'accumulo e smorzamento), l'induttanza oscillante è formata dalla somma di "L5" ed "L6" mentre il condensatore dell'oscillatore è "C3" e "C4" ma viene visto dalla bobina oscillante come fosse un'unico condensatore da 68nH
Hai solo dato una sbirciata alle complessità degli switching. Se funziona ciò che hai già fatto lascia come tutto come giace, raffredda i transistor e sovradimensiona le resistenze. Infatti gli schemi che mi hai proposto hanno in comune una pessima gestione della corrente di base dei transistor che orientativamente dovrebbe per un'ottimale funzionamento orientarsi sui 200mA ma considerando 6Vcc di alimentazione, la scelta di creare una sorta di "PullUp" è più che accettabile, a 12Vcc come hai notato le resistenze dissipano molta energia.
Sul simulatore (ma mi pare anche con l'oscilloscopio) la variazione e' stata minima, da 30kHz a 28kHz mi pare. Ho letto che sulla frequenza ha influenza anche l'avvolgimento e il carico sul secondario, probabilmente e' prevalente. Tra l'altro sul simulatore non sono riuscito a riaggiustare la frequenza modificando i condensatori.
l
atore
i
a
Posso vederla solo sul simulatore, ma sembrano solo circa 100-200mA.
il
lla
il
i
Praticamente a 15V "esplode" la potenza in uscita nonostante che l'assorbimento sia aumentato solo in piccola parte. Intendevi questo? va in risonanza? Nel mio caso con 0.8A la lampada da 18W si accende bene(anche se non al massimo), dovrei essere all'interno di questo caso.
e =E8
re
o
ffredda i
Gia' sovradimensionate, mi scoccia ma dovranno essere da 1W (tutta potenza buttata, da 1/2W raggiungono i 70=B0) Ho anche lo schema del royer che accende un tubino fluorescente (come nel royer proposto da te) di un fax e anche li usano due resistenze.
notato
Il mio scopo e' di fare un articoletto su un sito per spiegare come accendere un tubo fluorescente con dei componenti di recupero (vedi trasformatore in ferrite di un ATX), chiaramente la cosa dovrebbe essere replicabile da tutti. Per questo ho chiesto qui, lo schema scelto non sembra il migliore, ma mi spaventa fare variazioni foriere di chissa' che problemi. Tu che faresti?
Concorrono come capacità, le capacità emettitore-colettore del transistor (cond. Off) e sopratutto la capacità parallelo implicita degli avvolgimenti del trasformatore.
[...]
In realtà possono essere parecchie decine o centinaia di amper (dipende dall'induttanza offerta dai collegamenti).
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Lo schema che ti ho modificato ha lo scopo di eliminare le resistenze che dissipano e nel contempo farti notare come variando la tensione di alimentazione e sottoponendo ad una lista di diversi carichi il Royer necessiti di modifiche e aggiustamenti controlla anche gli andamenti delle tensioni e correnti sulle basi dei transistor. Io ti ho passato alcune dritte su come fare simulazioni con Spice, ora sta a te indagare, verificare come varia il funzionamento del circuito al variare dei vari valori induttivi o capacitivi o di altri parametri!
[...]
Un circuito replicabile non può che essere un circuito con scarso rendimento! E' inevitabile
Ti ho gia risposto sopra ovvero, un buon circuito con alto rendimento significa operare con parametri molto stringenti non certo alla portata di tutti.Se noti, molte riviste di elettronica propongono kit elettronici per le più disparate applicazioni ma, spesso, certe parti le forniscono già premontate e tarate. Ci sono comunque anche oscillatori ad un solo transistor per accendere lampade! Io personalmente preferisco il Royer perchè permette di giocare molto sui parametri a tal punto da poter accendere una lampada anche solo per induzione. Bon lavor.
Un attimo, non sono limitate comunque a hfe*Ib? Tu li hai eliminati, ora e' il caso di ripristinare la frequenza originale di 30kHz aumentando il 220n? E' indispensabile o una frequenza vale l'altra?
e
Infatti, ricontrollando, quella che io ho indicato con "l'esplosione" della potenza e' dovuta a una corrente di innesco finalmente sufficiente.
a a
re
Infatti ti ringrazio veramente, ho imparato diverse cose nuove sul simulatore e sul royer. Nella tua proposta che mi tenta (1W di dissipazione sulle resistenze sono il 5% di rendimento!) hai messo i diodi in antiparallelo sulle giunzioni BE per permettere alla corrente di circolare, questo causa un buco in cui nessuno dei transistor conduce, tu hai indicato schottky, ma se mettessi semplici FAST aumenterebbe il periodo di non conduzione, questo e' nocivo per il funzionamento?,
A si, non mi hai detto a cosa cavolo serve secondo te il condensatore di 150p in parallelo all'uscita.
Concordi con il fatto che la potenza prelevabile dipende dal condensatore in serie al tubo? Se lo porto da 1n a 2n ottengo il doppio della potenza?
Infatti per questo ho chiesto qui, le cose fatte a cacchio a me non piacciono neanche un po.
i
r
=E0
e
Infatti ho scartato tutti i circuiti trovati su internet perche o troppo ingombranti (dissipatori) o particolarmente complicati da realizzare o addirittura mediocri (con un trasfo a 50Hx usato all'incontrario).
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