Strana avvertenza su pile ricaricabili

Piccio wrote in news: snipped-for-privacy@o5g2000vbp.googlegroups.com:

"Ah", non "A/h".

;-)

Ciao, AleX

la capacità si misura in A*h non A/h

ho ho sbagliato termine, mi riferivo alla corrente di scarica l'importante è capirsi :-)

se si considera l'energia, essendo essa data da tensione * capacità, rimane invariata sia se le celle vengono collegate in serie che in parallelo

ti ringrazio, volevo proprio un chiarimento su quest'ultimo punto visto che ci sono stati un paio di risposte parecchio discordanti

grazie, Piero

ok, è come pensavo, però un paio di risposte mi avevano fatto venire dei dubbi

grazie, Piero

ok, quindi non è come diceva Herik

grazie, Piero

infatti mi confondevo con quella, che secondo me è più importante.

ROFL! Stavo pensando pure io a quel deragliamento (El Ciula direbbe: "CAGATA!") dei due cellulari che cuiciono l'uovo... o che fanno poppare il popcorn. Non riesco a leggere il thread: confusione di valori, batterie da 1Ah che diventano da 30Ah...

Fabrizio

Fabio_78 :

La capacità di un accumulatore non è la stessa grandezza fisica della capacità di un condensatore. La prima indica la quantità di carica elettrica che ci sta dentro, e si misura in ampere*ora. La seconda indica la quantità di carica necessaria per creare una tensione di un volt e si misura in farad.

L'energia accumulata in una batteria è la tensione per la capacità, almeno nell'approssimazione in cui la tensione rimane costante durante la scarica.

Renato:

Ah, bene... Bravi... così il primo elemento che si scarica (quello con capacità leggermente più bassa di tutti gli altri) si trova gli altri 49 che gli pompano corrente inversa (la corrrente che alimenta l'apparato utilizzatore) e si carica con polarità invertita. Finché gli elementi sono pochi è possibile stabilire una tensione complessiva al di sotto della quale è bene interrompere l'uso della batteria, poiché uno degli elementi potrebbe essersi scaricato completamente; se sono molti, no.

"Michele eSSe" scriveva:

Riallacciandomi alle parole altisonanti scritte in precedenza, direi che a questo ci siamo arrivati... e in piu' di uno, mi pare :) Stavo appunto cercando se qualcuno aveva gia' stoppato la serie di corbellerie scritte... Ciao. Mirko.

"Piero" scriveva:

Certo che no, se si parla di capacita' espressa in Ah (e dato che al 99% si parla di intensita' di corrente, visto che gli elementi sono in serie, la capacita' di n elementi da X Ah disposti in serie, resta pari a X Ah). Se invece ci parla di Wh, allora ovviamente la capacita' (energetica) cambia e sara' pari al multiplo degli elementi impiegati. Questo thread e' una miniera da cui attingere per fare domande volte a comprendere se una persona ha le idee chiare o molto ben confuse sull'argomento... Ciao. Mirko.

"not1xor1" scriveva:

Meno male! Uno che c'ha le idee chiare e non confuse esiste. Ero quasi demoralizzato dal numero di interventi ad alta entropia... che ci sono nel thread. Ciao. Mirko.

"Piero" scriveva:

Ti credo, ci sono molte persone che non hanno le idee ben chiare, ma credendo di averle danno spiegazioni improprie quando non totalmente sbagliate. Non ti preoccupare: i tuoi dubbi erano piu' che giustificati. Ciao. Mirko.

"LAB" ha scritto nel messaggio news:khkm0q$hf3$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

Quanto dici, nel caso in specie, benche' esatto dal punto di vista strettamente tecnico, era ininfluente ai fini pratici. L'importante era portare in alto il modello nel minor tempo possibile e non gliene fregava a nessuno se, dopo, sulle batterie si poteva allegramente cucinare una frittata... Un lancio, un cambio di pacco e vai... Alla faccia della crisi (che non c'era). Ora le cose, volenti o nolenti, sono cambiate.

E fortunatamente ora si possono usare batterie + leggere e motori + efficienti, anche se una NiCd forse poteva sopravvivere ad una botta di inversione, le litio sono "leggermente" + permalose: non si limitano a smettere di funzionare, ma fanno un bel falò. Mi pare di ricordare che all'epoca fosse diffusa la pratica di selezionare le celle per averle il + possibile omogenee, e di bilanciarle a volte con metodi "agricoli" (diodo + resistenza per ogni cella) prima di caricarle. Ho ancora da qualche parte un paio di (piccoli) pacchi selezionati, ogni cella con la sua targhettina... erano pazzie :)

"Fabio_78" ha scritto nel messaggio news:khl33a$uv7$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

Tutto vero... Ho ancora da qualche parte un scaricaelementi a diodo e resistenza multiplo fatto in casa... :-) Comunque eranobelle pazzie: pionieri di un qualcosina che, purtroppo, sta per finire. Oramai ai campi di volo si vedono volare solamente EPP RTF in mano a simil ''vecchiotti'' come me. Di giovani manco l'ombra... Di autocostruzione neppure parlarne.

Un saluto

"LAB" :

Tu hai dormito poco. Sta parlando di elementi in serie.

Perché devono essere bilanciate?

"Mirko" :

Forse esiste, ma non è lui (e neanche tu). L'energia ovviamente si somma, come si somma la tensione. La tensione del pacco in serie è quella di una cella per il numero di celle, l'energia del pacco (sia serie che parallelo) è quella di una cella per il numero di celle.

Appunto, prova ad immaginare cosa succede all'elemento che si scarica per primo. Considera che a fine scarica la tensione ai terminali della cella crolla rapidamente. Con 50 elementi e' difficile stabilire il punto di fine scarica, prima di portare qualche cella all'inversione, la tensione di fine scarica sarebbe il 60-70% di quella nominale, mentre il singolo elemento rappresenta solo il 2% della tensione totale.

P.S. O.T. Habemus Papam... ;-)