Stazione ad aria calda

Stavo pensando anch'io di comprarne una... Il tipo qui ne sembrerebbe entusiasta:

Boiler

Ho comprato questa 4 mesi fa:

La sto usando come stazione principale e funziona bene, sia la punta che l'aria calda, anche se non ne avevo mai usata una prima. L'ultima settimana mi e' toccato dissaldare 30 (!) IC DIP su una scheda per cercare quello bacato, e senza avrei distrutto il pcb, mi ero preparato per cambiarne una buona parte a causa dello stress termico (datavano tra il 76 e il 79) ma neanche uno rotto. L'unico problema e' che mi e' arrivata con il ferro starato, per fortuna che ero curioso di verificare la taratura! La causa era una una resisitenza sbagliata, il venditore mi ha spiegato come sistemarla e dopo 10 minuti era ok.

Fabio.

Sembrerebbe esattamente quella che ho linkato sopra con aggiunto lo stilo. A me non serve perché ho già due Weller.

Boiler

Infatti e' probabile che vengano dalla stessa fabbrica. ciao.

Fabio_78 ha scritto:

Beh, indubbiamente ci vuole un filo di esperienza, comunque con l'attrezzatura in ordine si riesce a fare un'ottimo lavoro.

I limiti sono sempre dovuti a grandi "masse" o a piccolo rapporto foro/reoforo, cosa che comunque è un problema con qualunque mezzo.

Sul fatto di guastare integrati col calore, ti tranquillizzo, è rarissimo far danni, quando si danneggia il chip è già andata la scheda.

mo

Quoto tutto. Ho fatto il riparatore PC oltre 20 anni fa su schede che utilizzavano tradizionale e SMT. La mia mano era un tutt'uno con la aspirastagno (solo sul lavoro, diversamente dalla vita privata) e le riparazioni si distinguevano perch=E8 qualitativamente migliori del montaggio di fabbrica. Smontavo anche i connettori EISA (oltre 120 pin) e i problemi delle grandi masse erano seri perch=E8 il saldatore non riusciva a compensare la dispersione termica. Per tale motivo, con la pistola ad aria calda BOSCH (detto "zibiolo") scaldavo la zona ad una temperatura inferiore all'inferno e poi mi destreggiavo con la pompetta su ogni pin. Il trucco sta nell'alternare saldatore a pistola ad aria calda in modo da mantenere la temperatura costante senza shock termici.

Confermo che danni ai componenti sono rari. Gli IC sembrano immortali mentre i condensatori elettrolitici sono facilmente vulnerabili. Per evitare disastri mi avvalevo di squadrette in metallo piegate ad angolo retto di varie dimensioni (tipo quelle per PC per chiudere esternamente sul retro gli slot) per evitare il flusso d'aria sui componenti che dovevano restare montati.

Piccio.

Piccio ha scritto:

dalle mie parti "bruciaterroni"

Io sinceramente non ho mai provato a fottere un chip col calore.

...

Hai provato con l'alito?

Piccio.

Piccio ha scritto:

Si e pure a colpi di scuregge ma nulla.

Sbagli dieta... Io ci riesco.

Piccio.

Ringrazio per i commenti, anche quelli folcloristici.....

Ho cercato un po' sul web e mi sono accorto che quelle stazioni con la base di piccole dimensioni, come quelle dei link che avete postato, le danno per 120litri/minuto e francamente mi sembra esagerato. Inoltre sembra che l'aria venga prodotta da una ventolina posta direttamente sull'erogatore, o sbaglio?

Ho invece trovato un sito dove hanno un vasto assortimento di stazioni della Aoyue, anche solo aria calda, che non mi sembrano male, la piu' economica viene circa 58 euro. Non metto il link ma se qualcuno vuol dare una occhiata, cerchi "Aoyue 850C Rework station" Questa ha l'elemeto scaldante in "Metal Heating Core". Ora devo solo capire se e' meglio che mi orienti invece sui modelli superiori con l'elemento in "PTC Ceramic Heater".

Consigli? Giorgio

Piccio ha scritto:

Ognuno eccelle in qualcosa...

Il 05/04/2012 18.42, Giorgio Emili ha scritto:

Fammi sapere che sarei anch'io interessato ad un acquisto simile, altro giorgio

'

Ciao. Ho saputo che la differenza tra i 2 tipi di elemento scaldante e' dato dalla presenza o meno del sensore PTC che controlla la temperatura dell'aria calda. Nei modelli sprovvisti del sensore, il controllo avviene unicamente sulla potenza dell'elemento riscaldante.

Giorgio