Shunt amperometro

Ho un sistema di lettura che utilizza un microamperometro 30mA FS. Ho necessita' di usarne uno da 100mA.

Come posso agire? Mi parlano di uno shunt... devo metterlo in serie o in parallelo? E di quanto?

Grazie

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Gertudo
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Gertudo ha scritto:

Non ho ben capito. Se è un microamperometro sarà da 30uA, e non 30mA. Comunque, tu hai quello da 30xA o quello da 100mA? Con uno shunt in parallelo puoi diminuire la sensibilità, e non certo aumentarla. Resistenze in serie si usano solo per usare gli strumenti come voltmetri.

Giuliano

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JUL

Beh, visto che normalmente l'uscita di uno shunt e' data in mV...

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Tomaso Ferrando ha scritto:

Scusa, ma questa non l'ho capita.

Giuliano

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JUL

Lo shunt viene usato (di norma in CC) per "creare" una caduta di tensione e, per non falsare la misura, occorre mettervi in parallelo uno strumento la cui resistenza interna sia tale che la corrente che scorre nello strumento sia trascurabile rispetto a quella che "passa" nello shunt.

Ovviamente non si parla di misurare mA...

Saluti

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Tomaso Ferrando

Tomaso Ferrando ha scritto:

Scusate le precisazioni di un vecchio, forse rimasto molto indieto, ma ai miei tempi lo shunt era definito una resistenza che si mette in parallelo allo strumento (in questo caso il milliamperometro o chiamatelo come volete) per fare in modo di aumentarne la portata. Se infatti questo ha 10mA fondo scala, con 100ma o 1A lo fate fondere. Lo schunt serve appunto a "shuntare" la corrente facendola passare in una resistenza di valore più alto di quella interna dello strumento calconalndola i modo che add esempio 1/10 di questa passi nello strumento e tutto il resto nella resistenza aggiunta in parallelo. Con la legge di OHm si calcola il tutto.

Mi augro che con la tecnica moderna non siano cambiate le cose. Andrea

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Andrea1

Andrea1 ha scritto:

Non mi risulta sia cambiato niente. Specialmente il fatto che uno shunt sia una resistenza a tutti gli effetti. Quello che non capivo era la frase: "L'uscita di uno shunt è data in mV".

Ciao. Giuliano

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JUL

Certamente, ma quando le correnti sono decine o centinaia di A, e' meglio che sia lo shunt a beccarsi quasi tutta la corrente piuttosto che lo strumento.

Comunque non facevo riferimento alla semplice resistenza che si mette in parallelo ad un mA-metro per aumentarne la portata (che perlatro era l'argomento del post iniziale!), ma agli Shunt per misure di laboratorio o industriali (che magari non hanno molto a che vedere col post iniziale!) dove le correnti non sono "da tester" e che forniscono una tensione standardizzata (se non ricordo male!) pari a

60 mV per il valore nominale dello shunt.

Ora vado a pranzo e la smetto!

Saluti.

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Tomaso Ferrando

"Andrea1" ha scritto nel messaggio news:fc5r7i$a9q$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Non sei rimasto indietro, lo shunt non è altro che una resistenza in parallelo di valore più piccolo rispetto al valore della R interna dell'amperometro. Servono per proteggere i galvanometri ed ad aumentare la portata dello strumento. Non so se ti ricordi la R nel tester ICE 680/R per la portata più alta era un' filo di rame smaltato avvolto come un solenoide. Nei tester moderni c'è solo un pezzo di rame che unisce i due contatti dei puntali. Linus

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prova

Molto piu' piccola...

No, servono solo per aumentarne la portata (la protezione dello strumento e' realizzata per mezzo di due diodi in antiparallelo sulla bobina).

oide.

dei

Il problema e' che la corrente che attra versa lo strumento deve essere trascurabile rispetto a quella che circola nello shunt. Se la corrente nello strumento fosse confrontabile con quella che circola nello shunt, rimuovendo lo strumento (il tester!), potrebbe variare la corrente del circuito in misura.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Su alcuni shunt viene indicata la caduta di tensione corrispondente alla massima corrente per cui sono stati dimensionati.

ai

parallelo

una

strumento

frase:

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Massimo Ortolano

E sugli "altri", ossia su quelli su cui non viene riportata la caduta di tensione, cosa viene indicato?

Grazie.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

tratto da il manuale hoepli del 1975 " strumenti per radiotecnici"

resistenza interna dello strumento

e la resistenza del filo che forma la sua bobina mobile. dipende dalla costruzione dello strumento stesso, ed anche dalla sua portata. quella di un milliamperometro da 1mA puo essere di 27 ohm o di 60ohm , di

100 ohm o diversa e generalmente indicata sul quadrante

formula per il calcolo

resistenza in parallelo in ohm = resistenza interna in ohm : (portata maggiore:portata minore -1)

per portata maggiore si intende quella che si vuole ottenere, per portata minore quella dello strumento.

aggiungo che la resistenza interna dello strumento si puo misurare con un ohmetro , stressando un po lo strumento sotto misura , quindi va fatta rapidamente.

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kfm

"Tomaso Ferrando" ha scritto nel messaggio...

Non deve essere molto più piccola per forza. Dipende da quanto vuoi variare la portata della tua misura.

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 Filippo
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Redentore

iare

Certamente, ma, come gia' detto, questo vale nel caso in cui tu voglia modificare la portata di uno strumento che rimarra' sempre inserito nel circuito di misura.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

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