Rifasatore domestico: quanto è utile (se lo è)?

Salve,

premetto che non sono esperto dell'elettronica, per cui se scrivo qualcosa di errato/insensato vi prego di perdonarmi (e non fatevi scrupoli a farmelo notare: non mi offendo :D ).

Come molti di voi, credo, mi sono ritrovato a scontrarmi con aumenti dei consumi della corrente elettrica in seguito al cambio del contatore elettrico, da elettromeccanico ad elettronico. Da quello che ho sentito il contatore elettronico tiene conto dell'energia apparente erogata, e non più dell'energia attiva, conteggiando quindi anche l'energia reattiva dovuta a tutti gli apparecchi che fanno uso di condensatori ed avvolgimenti. La mia situazione, ad un mese di distanza dalla sostituzione del contatore, è la seguente:

energia attiva (riquadro A+ del contatore): 532 KWh energia reattiva induttiva (riquadro RQ1): 65.5 KVARh energia reattiva capacitiva (riquadro RQ4): 1.9 KVARh

Da quanto ho capito il mio contatore sta segnando circa 67 KWh in più rispetto alla vecchia configurazione col contatore elettromeccnico. Considerando quindi che il totale di energia attiva sarebbe 532-67=465 io nella prossima bolletta avrò un consumo del 67/465=14.4% in più.

Partendo dal presupposto che quanto ho detto sia corretto (o quantomeno verosimile :P ) mi chiedevo se la quantità di energia reattiva che assorbo sia eccessiva per un uso domestico e se può essere eliminata semplicemente utilizzando degli accorgimenti pratici, anche se credo dipenda esclusivamente dal tipo di utilizzatori presenti nella rete (trasformatori, motori, ecc...).

Infine volevo sapere se è conveniente istallare un rifasatore di energia per abbattere i consumi dovuti all'energia reattiva: funzionano? Quanto possono far risparmiare? Quanto possono costare? Che marca scegliere, considerando che preferisco spendere qualcosa di più nel rifasatore, risparmiando così energia, soldini nelle bollette e Kg di CO2 prodotti? Ho visto modelli a solo 120 Euro: sono validi anche quelli (non dico la marca... non so se sia consentita la pubblicità)?

Ultimissimo dubbio: la differenza tra i 65.5 KVARh di E. R. induttiva e gli 1.9 di E. R. capacitiva dipende dal fatto che nella mia rete domestica sono presenti apparecchi con molte induttanze e pochi condensatori?

Vi sarei molto grato se poteste illuminarmi su tutti i dubbi che vi ho esposto.

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Conte Zero
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Conte Zero ha scritto:

Puoi leggere un po' di vecchi post, questo ad esempio

formatting link

Cerca anche con il motore di ricerca con "contatore reattiva" e altro

mandi

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bertolimarco2004

snipped-for-privacy@libero.it ha scritto:

formatting link

Avevo già fatto la ricerca nel NG ma non ho trovato nulla. Grazie per il link, inizio subito a leggere.

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Conte Zero

Conte Zero ha scritto:

[SNIP!]

Hemm... rileggendo qui c'è un errore: L'energia APPARENTE (non attiva) è

532+67=599 KWh, per cui l'incremento sui consumi sarebbe di 67/599=11.2%

Inoltre ho equiparato i KWh dell'energia attiva con i KVARh dell'energia reattiva... ho fatto una castroneria, vero?

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Conte Zero

Un bel giorno Conte Zero digitò:

Né l'una né l'altra. Non puoi fare la semplice somma algebrica, devi fare la somma vettoriale. L'energia apparente in realtà è quindi sqrt(532*532+67*67)=536 kVAh.

Comunque mi sembra molto strano che l'Enel adesso faccia pagare l'energia apparente. Fino a qualche tempo fa eri tenuto a mantenerti al disopra di un certo cosfi altrimenti scattavano delle penali, ma a parte questo non dovrebbe esserci altro. Probabilmente è per quello che il contatore ti mostra anche la potenza reattiva (e il cosfi), per metterti in guardia.

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dalai lamah

dalai lamah ha scritto:

Vero!!! Entrambi sono i risultati di cos e sen FI*energia apparente.... (mi sembra).

Si, sapevo che a livello industriale si pagano forti penali se si scende sotto un determinato rapporto tra apparente e attiva, solo che nel mio caso ci sono due cose che mi hanno fatto pensare:

1) il mio fornitore è l'ACEA (sono di Roma), per cui pensavo che la loro politica fosse diversa, o comunque che col passaggio ai nuovi contatori iniziassero a conteggiarla. 2) i miei consumi sono aumentati di oltre il 10%; non avendo variato i miei stili di vita ho ritenuto che nel totale dei consumi avessero aggiunto l'energia reattiva.

Se nei consumi non dovesse essere conteggiata anche l'energia reattiva allora devo battere altre strade (vecchio o nuovo contatore starato, dispersioni di corrente od altro).

Uhmmm... Piccola curiosità: è corretto dire che 1 kWh = 1 kVAh? Da quel poco che mi ricordo di fisica (prima legge di Ohm?) W=V*A, per cui l'equivalenza dovrebbe sussistere... o no?

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Conte Zero

Per le utenze domestiche non ci sono penali riguardo l'energia reattiva, sono applicate alle utenze terziario/industriali. Io verificherei la taratura del contatore, magari si scopre che quello precedente era "corto di maniche".

"dalai lamah" ha scritto nel messaggio news:8pxr8k72ybzf.9v89246m3fhe$. snipped-for-privacy@40tude.net...

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Vomax

Sussiste quando cosfi=1

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Marcolino

Un bel giorno Conte Zero digitò:

l'energia

Ho sentito diversa gente lamentarsi di questo (anche con Enel), però non ho informazioni sul fatto che sia vero o no. Per me la causa più probabile è che il vecchio contatore fosse tarato peggio e che quindi fosse lui che sbagliava; è possibile che ci sia anche chi ora paga meno di prima, ma chissà perché questi ultimi non si vanno a lamentare. ;)

No, i Watt sono l'unità di misura della potenza attiva, i VA sono l'unità di misura della potenza apparente. Le due potenze coincidono soltanto per carichi puramente resistivi (cosfi=1, tensione e corrente perfettamente in fase fra loro).

dovrebbe

Quella legge vale per valori istantanei, ma in regime sinusoidale cambiano diverse cose.

--
emboliaschizoide.splinder.com
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dalai lamah

dalai lamah ha scritto:

Quindi un rifasatore domestico non migliorerebbe affatto la situazione, a quanto ho capito... In buona sostanza il vecchio contatore era un po' stanco mentre quello nuovo corre che è una bellezza: questo è lo scenario ipotizzabile?

Comunque un dubbio mi resta: l'efficienza generale dell'impianto dovrebbe migliorare col rifasatore, no? Si eviterebbe che la corrente che l'ENEL produce comunque andrebbe dispersa sotto forma di energia reattiva anche se non me la conteggiano. (il mio è un discorso puramente ecologico: mi dà fastidio che contribuisca ad inquinare inutilmente)

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Conte Zero

quanto

tre

ile?

Potrebbe essere...

Non in maniera sensibile, se non nulla.

e la

L'energia reattiva in se' non si disperde: se cosi' fosse la farebbero pagare...

Se l'energia reattiva facesse aumentare l'inquinamento in maniera sensibile, significherebbe che, per produrla, sarebbe necessario "bruciare" di piu'. Ma il combustibile costa e questo lo si dovrebbe pagare sulla bolletta... ma questo non succede.

Misteri!

Saluti reattivi.

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Tomaso Ferrando

quanto

Parliamo di inezie. Premetto che le utenze domestiche non pagano l'energia reattiva. Tuttavia la potenza reattiva produce maggiori, anche se IRRISORIE, perdite nei conduttori dell'impianto elettrico domestico. E queste perdite, irrisorie, si pagano. Per eliminare queste perdite il rifasamento deve per=F2 essere fatto nelle immediate vicinanze dell'utilizzatore. Un rifasatore centralizzato non le eliminerebbe. Aggiungo che anche il semplice condensatore messo su un utilizzatore per rifasarlo ha una propria perdita in potenza attiva, quindi che si paga. Dunque si risparmiano le perdite nei conduttori ma si aggiunge la perdita nel condensatore; difficile dire se alla fine ci sia un vantaggio o uno svantaggio.

ile?

Non credo si possa sostenere una simile ipotesi. L'errore di misurazione dei contatori, sia elettromeccanici che elettronici, =E8 stabilita dalle norme e la loro differenza =E8 rilevabile solo con una adeguata strumentazione. Escludo che la osservazione del disco o del led in condizioni di carico e tensione aleatorie possa evidenziare una differenza tra i due. Aggiungo che il contatore a disco, invecchiando, potrebbe correre di pi=F9, nel caso di una perdita di magnetizzazione del magnete frenante. Mentre per correre di meno mi vengono in mente solo l'effetto degli attriti, che per=F2 incidono solo sulle misurazioni a basso carico e sono "ampiamente" compensati da apposito circuito per non perdere "numeri" a basso carico.

Come detto pi=F9 sopra e con le relative riserve, le perdite, irrisorie, nei conduttori dell'impianto domestico potrebbero essere ridotte rifasando ogni singolo utilizzatore nelle sue immediate vicinanze.

e la

L'energia reattiva non si disperde, ma il suo trasporto provoca, come gi=E0 detto, maggiori perdite nei conduttori. Tuttavia queste perdite preoccupano poco, in quanto irrisorie. Nemmeno l'ente erogatore =E8 preoccupato da queste perdite provocate sui propri impianti dagli utenti non rifasati. A preccuparlo =E8 invece il fatto che gli utenti non rifasati assorbono pi=F9 corrente a parit=E0 di "fatturato". Di conseguenza a parit=E0 di fatturato si vedrebbe costretto a realizzare impianti maggiormente dimensionati e quindi pi=F9 costosi. Per remunerare questo maggior dimensionamento degli impianti alle utenze industriali conteggia e fattura anche la potenza reattiva.

Se il rifasamento non =E8 stato previsto in origine, bisognerebbe tradurre in costo energetico anche trasporto, applicazione, smaltimento e quant'altro del condensatore di rifasamento....

Ciao.

lucky

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lucky

Un bel giorno Conte Zero digitò:

produce

Se ne è parlato qualche tempo fa su it.scienza; non so se il thread sia andato avanti o meno, quel NG l'ho cancellato tempo fa. Per far prima copio e incollo dal mio messaggio precedente: :-)

/***************************************************** [...] Se i segnali di corrente e tensione non sono in fase fra di loro (e ciò avviene con i cosiddetti "carichi reattivi"), una parte della corrente trasferita non concorre a produrre lavoro utile. Quindi se hai un carico molto reattivo, ossia con "fattore di potenza" - anche detto "cosfi" - basso, a parità di potenza la corrente che scorrerà sui cavi sarà maggiore.

Dato che come scrivevo prima la maggior parte delle perdite sui cavi è imputabile alla potenza dissipata per effetto joule, ed essa è proporzionale al quadrato della corrente, succederà che a parità di potenza consumata da te, ci sarà più potenza sprecata sui cavi. Questa è tutta energia che il fornitore paga di tasca sua (tu paghi solo quella che consumi effettivamente); quindi il fornitore di solito ti impone da contratto di mantenere il cosfi al disopra di una certa soglia. Finché si tratta di grandi consumatori di energia (industrie) è facile per il fornitore scoprire se stanno "sgarrando", ma per le piccole utenze domestiche collegate in grande numero a una sola cabina di distribuzione è quasi impossibile eseguire controlli (magari adesso con la lettura remota la cosa è cambiata...). Quindi è plausibile supporre che se si diffondessero molto sul mercato degli utilizzatori molto reattivi (PC, condizionatori ecc), il cosfi calerebbe senza che il gestore possa farci niente.

In realtà le diapositive riportate nel link mi lasciano perplesso per almeno due motivi:

-L'affermazione che in Giappone il cosfi sia sceso sotto al 60% mi sembra davvero difficile da credere. Tanto per fare un esempio, mi sembra che l'Enel imponga che il cosfi rimanga sopra al 90% o addirittura al 95%!

-Mi aspetto che negli ultimi anni il cosfi sia *cresciuto* sensibilmente, non calato. I costruttori stanno impiegando già da tempo diverse tecniche per "rifasare" gli utilizzatori molto reattivi (ossia alzare il loro cosfi), e questo vale per gli alimentatori dei PC, per i neon, per i condizionatori e tutto il resto.

*****************************************************/
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emboliaschizoide.splinder.com
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dalai lamah

dalai lamah ha scritto:

[SNIP!]

Rispondo solo a questo ma vale per tutti quanti sono intervenuti nel thread: un grosso grazie a tutti per le utili informazioni che mi avete dato. Ora ho le idee molto più chiare.

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Conte Zero

Conte Zero ha scritto:

Ma il mio contatore non ha queste funzioni :((( riquadri ? Il mio ha solo un display e premendo il tasto visualizza varie cose, ma la potenza e' sempre e solo una

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Alberto Rubinelli

Alberto Rubinelli ha scritto:

Il mio contatore è dell'ACEA. Ho notato che quello dell'ENEL è differente ed in effetti non compaiono tutte le informazioni aggiuntive ma solo il consumo da fatturare.

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Conte Zero

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