Ridurre potenza pompa elettrica

Dopo aver cercato negli archivi, mi pare di capire che questa è una domanda frequente, ma non una risposta frequente :)

Ho una pompa a immersione da 550W, che benché sia la più piccola che ho trovato è comunque per me sovradimensionata. I problemi sono due: primo, consuma più del necessario quando è accesa. Secondo, può capitare che giri anche per più di mezzora con flusso minimo (gocciolatori) e temo che si surriscaldi (e mi piacerebbe evitare di usare un polmone per problemi di spazio).

Entrambi i problemi li potrei risolvere togliendo potenza (riducendola al 50-70% dell'attuale). La potenza ridotta non deve essere variabile: una volta trovato il punto di funzionamento giusto non c'è più bisogno di cambiarlo.

A quanto ho capito dai messaggi passati ho due alternative: ci metto un varialuce a triac oppure ci metto un condensatore in serie.

Ho capito bene?

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Francesco Potortì
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secondo me funziona male sia col primo che con il secondo sistema . il motore di queste pompe e ad induzione monofase con un condensatore per avviare il rotore. parzializzando con un triac non so che pastrocchio viene fuori . il metodo del condensatore va bene per motori di piccola potenza , tipo ventilatore.

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kfm

"kfm" :

Funzionare funziona, a quanto diceva qualcuno qui per esperienza, ma si trattava di una mola, non di una pompa.

Io comunque non ho bisogno di variare la velocità del motore, ma di sottrargli potenza.

Mh. Sì, il rischio immagino sia che lo scorrimento diventi eccessivo e il motore imballi.

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Francesco Potortì

On 23 Apr, 14:55, snipped-for-privacy@potorti.it (Francesco Potort=EC) wrote: ...

o

Quoto Kfm ed aggiungo che in ogni caso sarebbe bene far partire la pompa a piena potenza ed eventualmente ridurla una volta raggiunto un certo numero di giri. Senn=F2, utilizzare integratini dedicati quali U2000B per il controllo di motori 220Vac. Il rischio col varialuce vulgaris =E8 che la pompa si blocchi per mancanza di coppia, o che non parta neanche.

Oserei affermare che sarebbe meno dannoso addirittura uno zero- crossing che salta una sinusoide completa ogni tanto. Per ottenere tale effetto dovrebbe bastare pilotare il TRIAC con un fotoaccoppiatore zero-crossing come il MOC3020 (credo...) eccitato da un'onda quadra di frequenza paragonabile a quella di rete in modo da creare un battimento, oscilloscopio alla mano.

Anni fa avevo realizzato un timer elettromedicale che pilotava una resistenza elettrica a potenza regolabile tramite salti di sinusoidi complete. Ho in casa ancora un campione funzionante addirittura certificato IMQ e non ha praticamente emissioni in rete!

Piccio.

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Piccio

Si, ma ho esperienza per potenze non superiori ai 100W. Con 550W non so come si comporta il motore. Aumentando lo scorrimento il motore si surriscalda, ma essendo a immersione... Prova a collegargli in serie una stufetta elettrica di recupero, quelle cinesi, le si trovano in discarica, in questo modo sai che reattanza deve avere il condensatore. Come gia' suggerito sarebbe da far partire la pompa al massimo in modo da essere sicuri che abbia iniziato a girare e dopo qualche secondo inserire l'"attenuatore". Proverei prima con un varialuce dei brico.

mandi

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zio bapu

"Francesco "Potortì"" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@tucano.isti.cnr.it...

soluzione idraulica, poco elegante ma efficace: bypassa parte dell'acqua nel pozzo.

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dacodac

Il 23/04/2012 14.55, Francesco Potortì ha scritto:

ciao un temporizzatore che la spenga ogni 5 minuti? ciao primula

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primula

Attenzione ricordo che anni fa (10- 15) comparve sul mercato un sensore di pressione che regolava di conseguenza la potenza al motore. Un dispositivo che sostituiva il classico pressostato e chi lo usava, mi aveva garantito che funzionava bene nonostante l'assenza della classica "palla" comunque non consigliabile in questi casi perché l'accendere e spegnere a breve distanza di tempo, quello sì che può danneggiare il motore della pompa (cerca quante accensioni al massimo sopporta nell'unità di tempo tra i dati forniti dal costruttore). Attenzione anche a farla lavorare sempre alla massima pressione o, peggio, contro un rubinetto quasi chiuso (i gocciolatori): costringi l'acqua a sfuggire dalle giranti (ceramiche?) rovinandone il profilo. Qualsiasi particella solida contenuta nell'acqua (tipo sabbia, ruggine...) avrebbe anche un effetto micidiale. Buon lavoro.

"Francesco "Potortì"" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@tucano.isti.cnr.it...

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Pino

"Pino" :

Trovati, belli ma costosi. Questo è il più economico che ho visto:

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C'è scritto solo in quelle più costose, che sono date per venti cicli all'ora a tempo indefinito.

Eh. È proprio questo il caso...

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Francesco Potortì

primula :

No, i gocciolatori vanno alimentati per parecchio tempo di seguito.

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Francesco Potortì

"dacodac" :

Ci avevo pensato, e mi sembrava una sciocchezza. Ma se lo dici anche tu ci ripenso :)

Non risolve il problema del consumo, ma almeno non lavora a rubinetto chiuso.

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Francesco Potortì

zio bapu :

È un'idea, grazie.

Questa è improponibile, dovrebbe essere automatico e diventa complicato. L'ideale sarebbe il condensatore, che è banale.

Ne ho uno autocostruito, ma con un triac da 5A, e ho qualche timore, anche se da specifica ha assorbimento massimo di 3,4A...

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Francesco Potortì

Piccio :

Questo mi piacerebbe.

Hm. L'effetto però sarebbe di un controllo di fase che varia linearmente da 0 al 100% e poi di nuovo a zero. Niente sinusoidi intere.

Va bene, grazie dell'idea.

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Francesco Potortì

...snip...

Ha provato togliendo una fase, una volta che la pompa e' a regime ?

Soluzione semplice, anche se un po' "cruda".

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Roberto Deboni DMIsr

Aggiungo, se la perdita' di potenze e' eccessiva, invece di uno scollegamento secco, si potrebbe inserire un diodo su una fase, in questo modo la fase di potenza si riduce del 50% su quel polo.

Altra soluzione semplice nella sua crudita' :-)

Se vuole essere sicuro che quando riavvia la pompa, la fase sia alimentata, basta usare un rele autoalimentato con comando a pulsante, ed alimentazione presente quando la pompa viene accesa. Lei accende prima la pompa, quando sente che e' a regime, schiaccia il pulsante, il rele si alimenta, stacca la fase o inserisce il diodo e mantiene finche' la pompa e' alimentata. Appena spegne la pompa, il rele' torna a riposo e la pompa e' nuovamente collegata direttamente a tutte e tre le fasi in caso di accensione.

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Roberto Deboni DMIsr

ciao credo che non funzioni, per quel che ne so le pompe sono con 2 avvolgimenti di cui uno alimentato tramite un condensatore, se fosse stato a spazzole allora si, ma non ne ho mai viste.

ciao primula.

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primula

"Francesco "Potortì"" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@tucano.isti.cnr.it...

trucco abbastanza usato nel campo delle prove idrauliche di pozzo

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dacodac

L'assorbimento dipende dal carico. Se facendo perdere parte dell'acqua diminuisce il carico alla pompa diminuisce anche l'assorbimento. Dipende da come lo realizzi.

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LAB

...

...

Un inverter in grado di modificare la frequenza e l'ampiezza sarebbe il massimo, ma non te la cavi con 4 soldi...

Piccio.

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Piccio

cia concordo che sarebbe l'ideale, comunque con 138 euro pi+iva lo trovi da >

formatting link

sarebbe la vera soluzione

ciao primula

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primula

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