"Andromeda" ha scritto nel messaggio news:r9cbgj$ih0$ snipped-for-privacy@solani.org...
va lasciato sempre connesso alla batteria, serve a proteggerla in entrambi i versi, carica e scarica.
entrambi, prima corrente costante fino a raggiungere i 4,2V/elemento, poi tensione costante fino a corrente quasi nulla. trovi tutte le info su batteryuniversity:
Dipende, se il carico si accontenta di rubare un po' della corrente destinata alla ricarica della batteria io non vedo problemi, ci metterai
esattezza il fine carica. Monitora la tensione sui poli della pila, dopo le cadute di tensione di cavi e connessioni, e a 4.2 meglio 4.15 ti fermi. In ogni caso leggiti il datasheet e ricordati che i bms non scollegano la pila a fine carica ma la lasciano a 4.2V +/- accuratezza cinese e le litio non gradiscono essere mantenute a quella tensione a lungo.
un semplice circuito di bilanciamento che equilibra la carica delle
e ulteriori protezioni oltre a quelle implicite nel bilanciamento.
Si, serve in entrambi i sensi. Nel caso di due celle lo puoi immaginare come un potenziometro lineare di valore abbastanza basso, collegato con gli estremi ai due terminali liberi delle celle e il centrale sul punto
caricando o scaricando troppo rispetto all'altra, tu non fai altro che ruotare il potenziometro in modo che parte della corrente che andrebbe a caricare la cella troppo carica (e viceversa) venga dissipata, favorendo allo stesso tempo la s/carica dell'altra. La logica del BMS
con dei mosfet, e non con l'equivalente di un potenziometro, ma il
non scarica, al massimo protegge, ma soprattutto rende semplicemente possibile collegare due celle in serie senza che a lungo andare le inevitabili differenze fra le celle rendano la serie problematica o pericolosa da usare.
cella, ma ricalcolato per la tensione maggiore. Per es. un modulino come
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