regolatore x moto

navigando sul mare sconfinato di internet mi sono imbattuto in

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lo schema elettrico del regolatore/carica batteria mi sembra decisamente out.........................

mi piacerebbe avere una vostra opinione in merito

lino

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lino
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Il 19/12/2009 20.02, lino ha scritto:

si, come il "PIK-UP".

quello che ho visto io su una giapponese aveva 3 scr in antiparallelo ai 3 diodi sotto; la regolazione non era un semplice zener.

saluti

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  lowcost
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lowcost

lowcost ha scritto:

ciò che mi ha sorpreso è il fatto che non c'è parzializzazione di fase in modo da prelevare energia all'occorrenza, ma la si cortocircuita a massa quando non utilizzata, aggravando il sistema, in particolare l'alternatore e mi sembra ovvio che se si bruci una lampada o si spegne un utilizzatore importante invece che essere sgravato di carico è sovraccaricato con esito palese.

sulle auto sportive si inseriva un interruttore per staccare l'alternatore per sfruttare fino all'ultimo watt di potenza in questo caso si rinuncia a della potenza per partito preso danneggiando la moto

ciao e auguri

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lino

Un bel giorno lino digitò:

C'era anche per le moto, la mitica accensione MOTOPLAT! :)

Nelle automobili di serie già da molti anni gli alternatori regolano la corrente di eccitazione rotorica, in modo che la tensione di uscita resti costante a qualsiasi regime di rotazione. Penso che ormai sia così anche per le moto.

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emboliaschizoide.splinder.com
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dalai lamah

lino ha scritto:

Penso che siano fatte così tutte le moto, forse per semplicità costruttiva, per peso inferiore (boh?), per avere un'erogazione del motore più lineare (se spegni la luce la potenza assorbita al motore è simile a quella con la luce accesa). Per una moto il carico elettrico è molto più costante rispetto alla macchina (ora più che mai con l'anabbagliante sempre acceso), quindi se tarato bene la potenza in eccesso non dovrebbe poi essere troppa. Non ci sono problemi di raffreddamento essendo a bagno d'olio, forse potrebbero essercene di isolamento elettrico in caso di parzializzazione (in quanto si arriverebbe a tensioni elevate ad elevato numero di giri ed in assenza di carico)

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Lorenzo

Il 23/12/2009 19.21, lino ha scritto:

fase

come no: quando la tensione istantanea arriva al livello di regolazione, in un punto qualunque della semionda in corso, l' scr chiude di botto e cortocircuita _la_sola_semionda_in_corso_ sullo statore, prima del ponte, cosicche' in quell' istante si annulla la corrente di carica.

e' un sistema che interviene rapidamente (evitando estratensioni se manca il carico/batteria), ma dopo che ha staccato impiega del tempo per riprendere la carica (fino alla semionda successiva) perche' l' scr non si puo' riaprire.

che e' fatto apposta per lavorare in corto (un indizio e' la notevole tensione a vuoto)

essendo previsto il corto, non esiste il sovraccarico.

quando lavora in corto, a parte la dissipazione nel rame a causa della corrente, non assorbe potenza meccanica: gli avvolgimenti in corto impediscono la variazione del flusso nel ferro, come se quest' ultimo non esistesse; e' come se il rotore (magnete permanente) girasse in aria libera, senza alcuno statore intorno.

effettivamente, per noi abituati a ragionare in tensione, sembra un sistema rozzo, ma e' meccanicamente molto piu' semplice dell' alternatore delle auto e, per le potenze elettriche necessarie su una moto, piu' che sufficiente.

saluti

--=20 lowcost

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lowcost

lino:

Quota meglio ed evita di spaziare le lettere, in particolare qundo spari cazzate. Perché non sei arrivato a leggere fino in fondo al post, ché almeno avresti imparato qualcosa?

Un magnete che ruota genera *comunque* corrente, ed il ferro è un peggior conduttore del rame.

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F. Bertolazzi

F. Bertolazzi ha scritto:

ho spaziate le lettere solo per evidenziare, non per urlare, ne per offendere come piace a sua signoria

in particolare qundo spari

quando

che

non ti contraddire, per generare corrente, quindi energia da qualche parte la deve prendere, dal motore???????

ed il ferro è un peggior

grazie per la conoscenza ma

c'è un teorema che dice "Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma" se produce corrente che lo surriscalda, come la produce se non assorbendo energia dal motore???

però si surriscaldano!!!!

e' come se il rotore (magnete permanente) girasse in > aria libera, senza alcuno statore intorno.

però riscalda, quindi produce energia, ma non c'è!!! come se non ci fosse!!!

mi sembra ci siano alcuni dubbi rilevanti e li ho espressi

ringrazio per l'attenzione saluti

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lino

F. Bertolazzi ha scritto:

ho dimenticato: si un conduttore peggiore del rame, elettricamente parlando ma un ottimo conduttore magneticamente parlando

cordiali saluti

lino

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lino

Conscio delle conseguenze, lowcost un bel dì scrisse:

Quoto tutto il resto ma non questo... Se circola corrente nel rame (che surriscalda) vuol dire che l'energia da qualche parte la preleva... E quella parte è il motore al quale collegato meccanicamente.

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Due di Picche

lino:

Lowcoost! A questo come devo parlare? Magneticamente o elettricamente?

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F. Bertolazzi

Il 27/12/2009 6.38, F. Bertolazzi ha scritto:

fai tu; io ci ho gia' provato, inutilmente.

saluti

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  lowcost
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lowcost

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