Re: Rendere prossime a zero emissioni elettromagnetiche cellulari

Franco ha scritto:

l'utilizzatore e` un ignorante (tecnicamente parlando).

Ci risiamo.... prima dici che funzionano poi concludi con questa frase... boh non ancora capito, ma non e' un problema, io il cell. lo uso pochissimo.

-- Per rispondermi via email sostituisci il risultato dell'operazione (in lettere) dall'indirizzo

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Fabio G.
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Se uno e` cosi` ignorante (tecnicamente parlando) da credere in qualcosa, allora quel qualcosa *per lui* funziona, e si chiama effetto placebo, sindrome del re nudo...

Dal punto di vista tecnico sono cazzate madornali, ma se uno non vuole imparare le cose, e quindi e` un cretino a tutti gli effetti, cavoli suoi. Basta dirgli quello che vuole sentirsi dire ed e` contento, e la serenita` di spirito non ha prezzo.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco
7+ snipped-for-privacy@supereva.it (Fabio G.) wrote in news: snipped-for-privacy@powernews.libero.it:

Se funzionasse bene (=assorbe tutto, ma veramente tutto) te ne accorgeresi: non potresti telefonare. (E probabilmente avremmo al mondo un premio Nobel in più per esser riuscito a realizzare un buco nero "tascabile"...)

Se funzionasse male (=assorbe qualcosa) il cell cercherebbe comunque di compensare per mantere entro i parametri di funzionamento il budget energetico del collegamento radio. In parole povere: la coccinella assorbe, il cell aumenta la potenza di tx, il campo rimane lo stesso (ma le batterie si scaricano prima).

AleX

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AleX

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