Salve, sto utilizzando due moduli radio Xbee per scambiare dati tra due Arduino ed in questi
tra questi due Arduino devo scambiare dei comandi on/off (ripetizioni di comandi per un impianto di riscaldamento) con l'invio di singoli bit quando servono. Mi sto chiedendo se
deriva dal fatto che sono del tutto contrario alle emissioni wifi (in casa non la ho) e
di usare un sistema filare, viceversa l'avrei realizzato. Qualcuno ha le idee chiare sul funzionamento degli xbee sotto questo aspetto? Grazie
Franzthepanz wrote in news:n6r16c$134a$ snipped-for-privacy@gioia.aioe.org:
Quale moduli usi?
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Quelli a 868MHz hanno il duty cycle limitato al 10% (quindi 6 minuti di TX per ogni ora) per limitare l'occupazione spettrale.
Quando non trasmettono sono in 'idle mode':
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(vedi pag.21)
E visto che non mi pare che supporti "beacon network" (ovvero slotted CSMA-CD), se non trasmette dati, non trasmette niente.
(Almeno non in tutte le versioni di firmware, vedi qui:
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mode-beacon-and-how
Beh, da quello che scrivi sembra un uso domestico, di norma ci stai dentro con potenze di uscita da 0dBm e 10dBm. Ovvero, 1mW-10mW. Siamo dieci/100 volte sotto il wi-fi. Siamo sul livello di potenza di un oscillatore locale di un
Ti rendi conto che in ogni caso sei letteralmente immerso nelle onde radio? Parlo delle emittenti commerciali, ma anche di quelle radioamatoriali. Anche il PC le emette di continuo. L'ho notato mettendoci vicino un ricevitore VHF. A determinate frequenze si sente continuamente 'tic...tic...tic...'. Per non parlare del monitor e dell'alimentatore che rendono questi ricevitori inutilizzabili. Stessa cosa per le lampadine a risparmio energetico, anche quelle di marca.
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http://exesive.altervista.org
"Sii un uomo migliore di tuo padre"
Franzthepanz wrote in news:n6rmj7$1gve$ snipped-for-privacy@gioia.aioe.org:
dire basta" (quindi leviamo tutto), per concludere che "ci posso fare
scientificamente valide.
italiane sono ben al di sotto di tali effetti).
agli (eventuali) effetti non termici.
Trovo fuorviante mettere in relazione il fatto che un ricevitore (ossia un oggetto che per sua natura deve ricevere segnali provenienti da
disturbi locali di analoga ampiezza. E' il suo lavoro e quello fa. Da li a dire che "disturbo radio = disturbo biologico", ce ne corre.
l'aspetto "quantitativo": un disturbo da 50uV (50 microvolt) ai morsetti
pianificazione/progettazione.
Suppondendo che un disturbo come quello sopra esemplificato, generato da
Tradotto in termini di distanza in *spazio libero*, 50uV in VHF ce li hai con un trasmettitore da 10W a 70km di distanza.
Ma sono gli stessi 50uV che trovi a 15m di distanza da un Xbee, (868MHz/0dBm).
Ora, capisco che dal tuo punto di vista "sempre immersi siamo", ma in genere ho riscontrato atteggiamenti diversi tra immaginare un impianto a chilometri di distanza e vedere un dispositivo a pochi metri.
distinguere tra le emissioni necessarie per un collegamento radio, e le emissioni indesiderate (= disturbi), generate invece da dispositivi che non hanno lo scopo primario di realizzare un collegamento mediante onde e.m. (Vedi le lampadine a risparmio energetico, ma anche le reti via powerline).
Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, AleX il 10/01/2016 ha pensato bene di dire:
CUT
Ciao Alex, ti ringrazio per l'analisi sicuramente meno "di pancia" della mia che dimostra la tua competenza in materia. Purtroppo non ho i mezzi e le conoscenze per misurare effetti termici o effetti potenzialmente pericolosi a livello biologico. Quando sei palesemente impossibilitato a valutare i rischi (potenziali o meno) si tende a essere sempre molto
la coscienza... E' ovvio che se volessi "veramente" eliminare qualsiasi radioemissione nociva dovrei agire su molti fronti come eliminare il forno a microonde, eliminare tutti gli alimentatori switching sparsi per casa, far spegnere le reti wireless dei vicini, non far correre i cavi elettrici dietro alla testiera del letto, e molte altre accortezze ... Purtroppo non lo posso fare e quindi cerco di agire su quello che posso gestire
effetti delle radioemissioni e dicono tutto e il contario di tutto, come fai a essere sicuramente certo che avere un router wireless a 2 m dal divano di casa ( il mio caso)
telefonare con il cellulare a manetta, usare auricolari bluetooth... pertanto li ho messi al bando.
Sulla terra cadono mediamente 100 fulmini al secondo Ogni fulmine sviluppa una potenza media equivalente a quella di ben oltre un miliardo (1.000.000.000) di telefoni cellulari (per capirci: poco meno della potenza sviluppata di una media centrale nucleare)
E questo avviene 100 volte al secondo quindi avviene 3.600 volte l'ora quindi avviene 86.400 volte al giorno quindi avviene 31.536.000 volte ogni anno ? senza interruzioni, fin dal giorno in cui sei nato ?..
E ti preoccupi per un dispositivo con emissioni ridicole ?
P. S.: puoi sempre provare a trascinare in giudizio il Padreterno ma la vedo dura? :)
Franzthepanz wrote in news:n6too9$1dr5$ snipped-for-privacy@gioia.aioe.org:
Beh, intanto puoi approfondire la conoscenza, vedi ad esempio:
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in particolare la sezione "materiale divulgativo di base":
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secondo passo, sapere che rispettando le indicazioni degli apparati certificati (che operano con potenze prefissate a livello normativo),
pare di ricordare che l'area di rispetto sia intorno ai 20 centimetri.
(e non nocive), mentre allo stesso tempo lasci aperta la porta a n-mila rischi inconsapevoli.
Per fare un paragone informatico: avere un pessimo antivirus e stare
In altre parole, la consapevolezza di quello che si fa.
Io avrei scritto "radioemissione" senza l'aggettivo "nociva". Altrimenti parti con il presupposto che tutto fa male quindi non fa male nulla. Siamo su it.hobby.elettronica: come escludere che una sniffata di
quarant'anni che gli effetti biologici sono studiati.
Ti posso dire che a 3 metri, misurato con strumenti professionali durante una certificazione di un impianto, il livello era comparabile
solo durante download massivi.
router. ;-)
cellulare
Ma infatti non ha senso preoccuparsi di un wi-fi e poi collegarsi al web con il cellulare via 4G ;-)
maryma wrote in news:n7cunh$gug$ snipped-for-privacy@gioia.aioe.org:
rischio" e ai disturbi alle radiocomunicazioni.
Risposta breve:
1) l'utente normalmente ignora che anche gli adattatori powerline
la rete elettrica di casa).
2) ignora anche che buona parte dei dispositivi elettronici emettono disturbi
Risposta lunga:
degli aspetti quantitativi, ossia "quale livello di campo
punto dipende sia dalla potenza in origine, sia dalla distanza: un
di uno "debole e vicino". Per chi si trova in quel punto, sono equivalenti.
Qualche dato numerico:
effettivamente irradiata. Significa che a 3m di distanza siamo intorno a 0.5V/m.
Un modulo XBee come quelli citati da Franz, trasmette con 1mW-10mW, quindi alla stessa distanza di 3m, trovi 0.05V/m-0.2V/m
Per gli adattatori powerline, da misure effettuate
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si parla di livelli medi misurati negli edifici intorno ai 60dBuV/m, ossia, 1mV/m (0.001V/m).
per considerarlo innocuo? (e qui entra in gioco la percezione del rischio, fino a ieri non ti preoccupavi degli adattori powerline)
interferire con i radioricevitori che operano su quelle frequenze. Quindi, disturbare le radio e effetti sanitari sono due cose ben diverse. E' bene averlo ben presente.
situazione diversa:
industriali, scientifiche e medicali (ISM)"(cit.piano nazionale) , dove "i servizi di radiocomunicazione operanti in queste bande devono accettare i disturbi pregiudizievoli che possono verificarsi a causa delle citate applicazioni."
utenti primari da proteggere sono collegamenti punto-punto.
Al contrario, quelli emessi dalle powerline sono disturbi a tutti gli effetti, che coprono bande occupate da molti servizi di radiocomunicazione che devono essere protetti.
o magari una donan incinta che usa il portatile a letto poggiato su pancione ... col moduletto wifi a 3 cm dalal testolina del feto in via di CREAZIONE ...
Il problema delle radiazioni EM e' che pochi riescono a misurarle (le varie ARPA). Il motivo: mancano strumenti idonei, a basso costo, leggibili e com prensibili da chiunque.
Manca anche una cultura, una sensibilizzazione della gente comune a questo problema, paragonato all'amianto o al fumo di sigaretta, tollerati per trop pi anni hanno causato danni incalcolabili.
Vi propongo un link
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dal quale potete scaricar e un corposo report di dati scientifici indipendenti relativi all'impatto dell'inquinamento EM sugli organismi viventi, e un libro
The BioInitiative Report is a report on the relationship between the electromagnetic fields (EMF) associated with powerlines and wireless devices and health. It was self-published online, WITHOUT PEER REVIEW
It has been heavily criticized by independent and governmental research groups for its lack of balance.
Bioinitiative e' una fonte scientifica totalmente indipendente. Sottolineo gli aggettivi "scientifica" e "indipendente". Scientifica significa "oggett iva", dati sperimentali e ricerche epidemiologiche. Non puoi definirle ball e. Se un giorno avrai voglia di informarti, il report e' li'.
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