Re: fusibili e nuova elettronica

**upid**

- lightfreckles send here:

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- integrazione al mio precedente messaggio swen_news **\_Correzione_\** in risposta a "Stefano"

- [.....]

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- Che complicazoni... basta misurare la temperatura durante la prova

- in certi momenti sono davvero interdetto

-

- Signature esclusa

- [......]

-

Ciao

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swen_news
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Preciso: gli 80 Watt come potenza di targa sono "veri" elettricamente (dipendono solo dalla tensione di alimentazione e dalla capacità dei finali di tirare fuori corrente) ma non lo sono dal punto di vista della continuità di servizio: una sola coppia di finali e alette relativamente sottodimensionate possono solo far considerare quell'amplificatore da 80 Watt solo per breve tempo (qualche minuto al massimo), quello che si può permettere di andare "fuori giri" senza surriscaldarsi e bruciarsi.

Nella logica di costruzione di quell'amplificatore DEVONO essere usati i fusibili consigliati (1.6 ampere, ritardati). Usando i fusibili da 8 ampere rapidi aumenti solo i rischi di vederti saltare tutto per niente: i picchi di corrente "passano" COMUNQUE anche su quelli consigliati (sono ritardati apposta); quelli che non passano sono i 4, 5, 6 o 8 ampere erogati CONTINUATIVAMENTE, pericolosi proprio perché portano lo stadio finale a surriscaldarsi e che NON verrebbero arginati dai fusibili a 6 o 8 ampere rapidi, che sarebbero in effetti "rapidi" a intervenire... quando l'amplificatore è già morto! I fusibili da 1.6 ampere ritardati "dovrebbero" riuscire a dare maggiori chances di sopravvivenza all'amplificatore, saltando quando si verifica un *sovraccarico* prima che questi faccia danni anziché quando si verifica un *cortocircuito* causato dalla dipartita di un finale, caso in cui evidentemente il danno è ormai già fatto.

Di nulla, spero che ti sia stato utile. Anni fa ho fatto anch'io qualche grossa cazzata coi fusibili partendo da ragionamenti apparentemente plausibili molto simili ai tuoi. Non ci ho rimesso molto per fortuna (era un ampli di recupero) ma il giramento di scatole me lo ricordo ancora adesso! :-( I mosfet di potenza, per via dell'assenza del secondo breakdown, hanno maggiori possibilità di sopravvivenza in caso di sovraccarico rispetto ai bipolari ma non sono certo indistruttibili!

Ciao! Piercarlo

PS - Per dare un'idea delle grandezze in gioco, soprattutto dal punto di vista termico: quando si dimensiona un amplificatore per 80-100 Watt CONTINUI si parte come minimo da due coppie di TO3 PER CANALE ADEGUATAMENTE ALETTATE, in grado di consentire una dissipazione "tranquilla" (giunzioni dei finali, con l'amplificatore a regime, entro i due terzi dei loro limiti massimi: 100 gradi per i plastici e 130 per quelli in contenitore metallico) di ALMENO 50-60 Watt e con una certa riserva di dissipazione per dare agio all'amplificatore di sopravvivere anche a temperature ambientali come quelle che si sono verificate questa estate, circostanza in cui già le sole correnti di riposo dei finali, a meno di non utilizzare dei servocircuiti tipo LT 1166 e simili, possono tranquillamente RADDOPPIARE, pur senza "spingere" la potenza di uscita oltre i livelli soliti di ascolto.

En passant per gli "audiofili": tanti amplificatori che "suonano bene" perché si sono riscaldati con l'uso, molte volte lavorano a un passo dal fare il canto del cigno... cuidado!

Ultima nota dedicata a chi ama pasticciare con l'alimentazione, "irrobustendola" esageratamente con condensatori e trasformatori "surdimensionati": una delle ragioni per cui negli amplificatori "soliti" l'alimentazione viene tenuta "magra" è dovuta proprio al fatto che se dal punto di vista costruttivo un amplificatore è dimensionato per un funzionamento continuo limitato a metà o anche meno della sua potenza di targa, diviene vitale limitare il quantitativo di energia disponibile ai finali in modo che questi non si trovino praticamente mai ad essere stressati dal punto di vista termico. In altre parole l'alimentatore non si "siede" perché l'ingegnere che l'ha dimensionato è un "caprone" ma perché assieme ad altre caratteristiche (tra cui non secondario proprio il tipo e la corrente dei fusibili inseriti) contribuisce a mantenere l'amplificatore "vivo" nonostante i limiti fisici che sono stati imposti nella sua costruzione. Se si comincia ad aumentare condensatori, trasformatori e quant'altro aumenti la riserva di energia senza cognizione di causa e soprattutto senza avere ben chiaro dove questa energia può andare a sfogarsi anche in malo modo significa andare in cerca di guai abbastanza seri, anche in un "banale" amplificatore.

Piercarlo

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Piercarlo
**upid**

- lightfreckles send here:

-

- Il 09 Set 2003, 00:22, "Stefano" ha scritto:

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- [quote] [.........]

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- Ok, d'accordo...

Solo che la potenza indicata e` riferita a ogni singolo canale, e non a entrambi i canali in funzione; per cui abbiamo:

- 80 watt per canale su 8 ohm, e 50 watt per canale su 4 ohm.

- La corrente massima totale e` di 3,54 ampere per ogni canale stereo (con un carico di 4 ohm esatti), vale a dire una media di 1,77 amper per ogni ramo N e P; e infatti, abbiamo un fusibile da 1,6 A sull'hexfet N, e un altro da 1,6 A sull'hexfet P.

- Da notare comunque, che il trasformatore NON e` dimensionato per sopportare come si deve la potenza massima contemporanea di entrambi i canali stereo (lavora al limite, in condizioni pessime), e di questo Nuova Elettronica avvisa il lettore; per cui, alla fine, se uno realizza la versione stereo stara` ben attento a non spingersi al massimo con la potenza. Ma, se anche lo facesse, non correra` il rischio di far saltare i fusibili (saltano dopo circa 2 ore, direi)

- Discorso chiuso, suppongo (ma non si sa mai, un modo per continuare si trova sempre)

- Se ho fatto qualche errore e non me ne accorgo, correggetelo, grazie

-

Ciao

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swen_news **_Bocce_ferme__Forse_**

scusami forse ti sembrerò ignorante ma perché consideri 40W per canale? Sono

80W RMS per canale. Potresti essre inoltre più chiaro nel calcolo che fai in modo che possa poi adattare i conti ad altri amplificatori. grazie per il tuo aiuto
Reply to
Giuseppe Gerla

Supposto si tratti di 80W in regime sinusoidale (comunemente chiamati Wrms), per avere 80W su 4Ohm si avrebbe Irms=(80/4)^0.5=4.47A Ip=Irms*(2^0.5)=6.32A Vrms=(80*4)^0.5=17.88V Vp=Vrms*(2^0.5)=25.3V Se l'alimentatore è duale dovrebbe quindi essere da circa +30V,0,-30V. La corrente efficace in regime sinusoidale per ciascun ramo dell'alimentatore sarebbe di Irms/2=4.47A/2=2.235A

In regime di onda quadra con la stesse tensione e corrente di picco prima calcolate si avrebbe una potenza di (25.3^2)/4=160W (e i transistor di uscita scalderebbero meno che con 80W in regime sinusoidale!). La corrente efficace in regime di onda quadra per ciascun ramo dell'alimentatore varrebbe Ip/2=3.16A

Dovendo scegliere un fusibile, ed essendo certo che amplificatore e alimentatore non hanno da temere per un funzionamento continuativo in regime di onda sinusoidale o onda quadra, sceglierei un fusibile da

3.15A. Ma volendomi cautelare lo metterei inferiore, fino anche solo da 1.6A, come sembra aver fatto NE. Questa scelta non limita la prestazione dell'amplificatore. Un fusibile da 1.6A per intervenire con una corrente da 3.16A richiede diversi secondi. Di conseguenza un segnale musicale per far intervenire il fusibile dovrebbe mantenere per diversi secondi una potenza media di 160W (pari alla potenza di picco, alla quale corrispondono 3.16A efficaci in onda quadra su ciascun ramo dell'alimentatore) e allora non sarebbe più un segnale musicale ma il segnale di uscita di un generatore ad onda quadra!

Comunque nella scelta dei fusibili, salvo casi particolari, entra una buona dose di senso pratico. Non stupirti quindi se trovi soluzioni molto diverse tra loro.

Ciao.

lucky

--
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lucky

"swen_news" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

E si ottiene la famosa "temperatura di rumore", con ipotesi opportune.

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Stefano

Direi che più che senso pratico esistono le norme CEI che impongono certe scelte.

Reply to
Stefano
**upid**

- lightfreckles send here:

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- Il 10 Set 2003, 02:02, "Stefano" ha scritto:

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- [quote] [.......]

-

- E hai fatto bene, infatti ho scritto ok.

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- Eh no, invece : vedi?... mi ero confuso di nuovo :-| . Sono 4,47 A : vedi sotto...

-

- Veniva proposto un modulo MONOfonico, SENZA l'obbligo di acquistarne 2 per fare la varsione STEREO. Ogni modulo forniva dei cosiddetti "80 W RMS" su 4 ohm, e "50 W RMS" su 8 ohm

- Per la versione stereo erano previste altre parti di kit, e pure un mobile alettato e con VU-meter (sempre senza l'obbligo di acquisto integrale)

- Ma ora attenzione...

- [quote] [......]

-
-
-
-

- Eh, si` invece, lo so io :-| : mi ero confuso di nuovo, scambiando gli 80 watt con gli 8 ohm e i 50 watt con i 4 ohm. Per cui la corrente massima (ideale, su 4 ohm esatti e per 80 watt esatti sul carico) assorbita da ogni finale non era 3,54 ampere ma 4,47 ampere...

-

- Be', NON era un audio-video per surround 5.1

-
-

Ciao

--
 Ti voglio bene
-
 Non farmi male e proteggimi
-
 (E magari parlami, dimmi qualcosa)
Reply to
swen_news

Non ho capito il tuo post. Comunque se era in tono ironico la mia non era una battuta ma una affermazione visto che il nome è proprio quello.

Reply to
Stefano
**upid**

- lightfreckles send here:

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- Il 10 Set 2003, 21:16, "Stefano" ha scritto:

-

- Ma come, dici Argh! qui, e non rispondi niente all'altro messaggio quasi-gemello con aggiunto il polipino? :) ...

- Era inserita la frase:

--
 (Hai presente un polipino che ti si avvinghia?)
Reply to
swen_news **_OT__Le_coccole_**

[CUT]

Il problema è che si fa fatica a leggere il contenuto dei tuoi post scindendo quello che è inerente alla tua risposta dagli *extra* che aggiungi (non ho capito se in automatico o in modo manuale), per cui non l'ho nemmeno notato il polipino(e non ne ho nemmeno capito il senso). Perchè poi cambi nome quasi ogni volta?

Reply to
Stefano
**upid**

- lightfreckles send here:

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- Il 10 Set 2003, 21:12, "Stefano" ha scritto:

- ...

-

- Va bene, ma chi la misura?

- (Qualche volta trollo un po', non sentirti obbligato a rispondere)

- (Le note amorose invece erano brevi messaggi personali)

-

Ciao (...Le coccole.)

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swen_news **_OT_**
**upid**

- lightfreckles send here:

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- Il 10 Set 2003, 21:49, "Stefano" ha scritto:

- [quote] [.......]

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- Quelli separati dal triplo trattino erano brevi messaggi personali. Siccome non basta, nei prossimi aggiungero` una breve stringa informativa

- Per quanto riguarda invece la signature, succede che questo news-server quando posto mi cancella lo spazio dopo il doppio trattino

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- Faceva parte del msg personale per lei

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- Qui non ho cambiato nome, ho solo aggiunto delle stringhe informative al nick. Di solito servono a riconoscere subito i punti chiave della discussione, ma a qualcuno purtroppo danno fastidio; e anzi, se le faccio troppo lunghe creano problemi tecnici (per cui cerco di fare attenzione con la lunghezza, ma non ho dati precisi per regolarmi)

-

Ciao

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swen_news **_OT_su_di_me_**

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