Re: fusibili e nuova elettronica

"Giuseppe Gerla" ha scritto nel messaggio news:UrL5b.291917$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

su un numero di nuova elettronica di molti anni fa ho trovato un > amplificatore da 80W su 4ohm. Come protezione tra l'alimentatore e i

finali

ci sono dei fusibili da 1,6A. Perché è stato usato questo valore? > Io avrei calcolato che per avere 80W su 4ohm avrei un picco di 6.3A quindi > avrei usato dei fusibili da 6,4A o da 6,5. Dove sbaglio? > grazie

A parte il fatto che i fusibili andrebbero scelti in base al valore efficace e non quello di picco, se sono 40+40W sarebbero 3,16A. C'è anche comunque da considerare la curva di intervento del fusibile che lo farebbe intervenire troppo tardi se si facesse corrispondere la corrente nominale con quella per cui si ha la rottura dell'amplificatore.

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Stefano
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Be', con 80W su 4Ohm si ha circa 4,5A... P=I^2 x R; inoltre devi considerare che un segnale audio non è una nota continua, quindi solo per alcuni istanti arriva a tale valore e non dà al fusibile il tempo di riscaldarsi se questo è del tipo ritardato (tipo T: es. 1,6AT). Comunque il fusibile ha essenzialmente una funzione antiincendio poichè, in generale, un transistor si danneggia molto prima del fusibile, che si brucia solo dopo che il transistor è andato in cortocircuito.

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LAB

quindi se ho un finale da 120w RMS su 4ohm, che corrispondono a circa 7.75A, posso usare un fusibile da 8A a bruciatura rapida?

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Giuseppe Gerla

Giuseppe Gerla ha scritto:

i finali

A parte quanto ti hanno già detto gli altri; vi è un'altra ragione per cui i fusibili sono "bassi"; anche se l'amplificatore è dato come un

80 Watt su 4 Ohm (se non canno di brutto dovrebbe trattarsi di un ampli a hexfet all'incirca degli anni 80) in realtà, costruttivamente non è in grado di reggere tale potenza in regime continuo sia per il fatto che adotta una sola coppia di finali (che in regime continuo arrivano, se ci arrivano, a 15-20 Watt per canale) sia per il fatto che comunque i dissipatori non erano adeguati per le potenze che dovrebbero smaltire con uno stadio finale da 80 Watt VERI.

A questo punto chi ha progettato il tutto si è trovato a dover conciliare due esigenze contrastanti: da una parte mantenere l'amplificatore a

80 Watt "nominali" (fa figo, è più commerciabile ecc.) e dall'altra ad evitare che in assistenza tornassero indietro troppi cadaveri. Da qui la scelta di limitare la corrente massima che può scorrere continuativamente sui finali, tenendo pure conto del fatto che, in un ambiente domestico a cui era destinato quel finale, non se ne accorge praticamente nessuno... se si arriva a cacciare fuori 10 Watt prima che i vicini chiamino la polizia è già tanto!

Se ne sarà accorto invece chi avrà tentato di usarlo in ambito più "professionale" ma in questo caso tanto peggio per lui: come non si montano ruote di bicicletta su una moto, così non si usano finalini della domenica dove ne servono di costruiti e progettati a regola d'arte.

Ciao! Piercarlo

--

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Piercarlo

l'alimentatore è 40-0-40

Reply to
Giuseppe Gerla

potresti precisare meglio? Se i finali riescono ad erogare la corrente richiesta (e quelli di quel progetto andavano bene) e le alette a dissipare il calore (e qui avrei qualche dubbio) perché non dovrebbero essere 80W reali?

il tuo ragionamento va benissimo. Quello che volevo sapere era se nel mio caso (120W su 4Ohm) un fusibile a 8A a bruciatura rapida andava bene. Dato che seppure enorme l'alettatura che uso è un pò sottodimensionata una volta bruciati i finali (se mai accadrà e spero proprio di no) i fusibili mi dovrebbero salvare l'alimentatore. In ogni caso nell'eventualità che una taratura errata possa portare ad una richiesta di corrente accessiva mi basta sapere che qui fusibili vanno bene grazie

Reply to
Giuseppe Gerla

"Giuseppe Gerla" ha scritto nel messaggio news:u386b.295340$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Se quei 40 sono Volt allora per erogare su una delle uscite 40 W (supponendo il rendimento unitario dell'amplificatore e considerando la massima potenza erogabile dall'amplificatore) al massimo può scorrere una corrente di 1 A(supponendo per semplicità un carico ohmico), bisognerebbe ora vedere quanta potenza può erogare quell'alimentatore dato che i fusibili dovrebbero impedirgli di bruciarsi.

Reply to
Stefano

l'alimentatore è composto da un trasformatore 30-0-30V a 300VA e da due condensatori da 10000uF per ogni tensione (positiva e negativa). L'ampli è in classe AB e deve fornire 120W su 4ohm grazie

Reply to
Giuseppe Gerla

Ciao I fusibili quindi sono sulla alimentazione e non fra uscita ampli e casse !!!!!!!!! I fusibili devono soportare la corrente continua assorbita dall'amplificatore. Quindi per sapere qual'e' la corrente assorbita occorre conoscere la tensione di alim dei finali . (come ti hano gia' detto) Molto probabilmente e' dell'ordine dei 60 V , che con 1.6 A sifìgnifica un consumo di un centinaio di W (80 + il rendimento) .

Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti
**upid**

- lightfreckles send here:

-

- Giorgio Montaguti e Giuseppe Gerla

- [...........]

- L'amplificatore a Hexfet LX513 di Nuova Elettronica (rivista 82-83, settembre-ottobre 1982) utilizzava una coppia complementare di IRF522 e IRF9532 come finali di un curioso amplificatore interamente complementare (moda subito abbandonata). L'alimentazione era duale 40+40, ovvero 80 volt totali, mentre la corrente di riposo dei finali era di 150 mA.

-

Ciao

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swen_news **_LX513_**

"Giuseppe Gerla" ha scritto nel messaggio news:Ugg6b.295797$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Ti riscrivo il messaggio del primo post e se ci dici qual'è forse possiamo pensare a qualcosa:

"su un numero di nuova elettronica di molti anni fa ho trovato un amplificatore da 80W su 4ohm. Come protezione tra l'alimentatore e i finali ci sono dei fusibili da 1,6A. Perché è stato usato questo valore? Io avrei calcolato che per avere 80W su 4ohm avrei un picco di 6.3A quindi avrei usato dei fusibili da 6,4A o da 6,5. Dove sbaglio? grazie "

In un altro post invece dici:

"l'alimentatore è 40-0-40"

Qual'è?

Reply to
Stefano
**upid**

- lightfreckles send here:

-

- Il 07 Set 2003, 19:09, "Stefano" ha scritto:

-

- [quote] [.....]

-

- [quote] [.......]

-

- [quote] [..]

-

- Uh che palle, ma c'e` da farci un romanzo, su 'sta cosa?...

- Scheda tecnica dell'ampli a Hexfet LX513 (segue poi una nota sui fusibili):

-

- Tensione di alimentazione ... 40-0-40 V

- Assorbimento a risposo ... 150 mA

- Max.Pot.RMS(*) su 4 ohm ... 80 W

- Max.Pot.RMS(*) su 8 ohm ... 50 W

- Assorbimento Max.Pot. su 4 ohm ... 2 A

- Assorbimento Max.Pot. su 8 ohm ... 1,6 A

- Max.Distorsione a 30 W ... 0,01 %

- Max.Distorsione a 60 W ... 0,07 %

- Rapporto segnale/disturbo ... 150 dB

- Banda passante a 50 W ... 10Hz...120kHz

- Banda passante a 80 W ... 10Hz....80kHz

-

- (*) La definizione di massima potenza *RMS* appare alquanto vaga, bisogna vedere cosa intendeva dire esattamente Nuova Elettronica. Se ad esempio intendeva riferirsi semplicemente alla potenza erogabile con continuita`, allora forse intendevano sottintendere di aver provato il finale a quella potenza per un certo numero di ore, o di giorni. Va ricordato invece il test della IEC adottato dalla RCF, che prevede un test di 300 ore di rumore IEC, a intervalli di 1 minuto di funzionamento e 2 di riposo. Secondariamente, la RCF ha adottato pure lo standard AES

-

- Nota sui fusibili : la nota ditta OMEGA, per la gamma di fusibili 5*20 mm serie SF (rapidi) da 125mA a 6,3A, indica i seguenti tempi di interruzione in funzione della corrente nominale "In":

- 1,5 In ... > 1 h

- 2,1 In ... < 30 min

- 2,75 In ... 50 ms - 2 s

- 4 In ... 10 ms - 300 ms

- 10 In ... < 20 ms

-

-

Ciao

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swen_news **_SCHEDA_TECNICA_**

E' quello che mi sto chiedendo pure io. I parametri cambiano ogni volta!

C'è da specificare che il segnale che si usa è una sinusoide pura ad 1 kHz.

Che sarebbe il rumore IEC??

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Stefano
**upid**

- lightfreckles send here:

-

- Il 08 Set 2003, 01:45, "Stefano" ha scritto:

- [.......]

-

- Questo dipende, dallo standard che si sceglie. D'altronde non ha molto senso, testare con 1 kHz un dispositivo che deve funzionare con uno spettro molto esteso e dalla dinamica molto variabile

- Nuova Elettronica mi pare usasse il rumore rosa (pink noise:)) ma non sono sicuro

-
-

- Un loro spettro modificato per assomigliare a un tipico programma musicale medio, viene usato pure per misurare la potenza di programma musicale (program power)

- Nota : il test della potenza continua, che complessivamente dura 300 ore, viene pure chiamato test delle 100 ore di rumore IEC (100-hour IEC noise)

-

Ciao

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swen_news

Ha invece molto senso in fase di progettazione in quanto il dimensionamento non può essere fatto per ogni frequenza.

Sarebbe interessante sapere per quale motivo. Hai per caso qualche link in proposito? (anche se non collegati a nuova elettronica... anzi meglio se non collegati ad essa)

Come sopra sarebbe bello avere qualche informazione in più(link o riferimenti bibliografici).

Ciao

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Stefano

è

finali

allora l'alimentatore consta di un trasformatore 30-0-30V, un condensatore da 10000uF, uno da 100uF e uno da 100nF per ciascuna tensione. Riguardo al finale è quello riportate da alcune persone come risposta al mio post. Spero di essere stato chiaro una volta per tutte e soprattutto spero che mi chiarirai perché ha scelto quei fusibili. grazie

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Giuseppe Gerla

"Giuseppe Gerla" ha scritto nel messaggio news:u%07b.302100$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

due

L'ampli

possiamo

quindi

Spero

Essendo chiaro che la potenza in uscita massima all'uscita dell'amplificatore di potenza(che si spera sia quella vera e cioè quella media) è di 40W per canale, a meno del rendimento, considerando un carico ohmico all'uscita del trasformatore, la massima corrente erogabile (sempre intesa come potenza media... vedi vecchi post sul fatto che chiamarla RMS è un po' improprio) dal trasformatore è di 1,33 A. Poichè sono riportate nelle specifiche dell'alimentatore le correnti massime assorbite che tengono evidentemente conto anche del rendimento di ciò che sta tra l'uscita del traformatore ed il carico, si può utilizzare come riferimento per la corrente massima in uscita dal trasformatore la più grande delle 2 indicate(questo, poichè l'amplificatore deve poter funzionare con entrambi i carichi) cioè 2 A. Adesso rimane un qualcosa di incognito e cioè quello che viene chiamato tempo convenzionale di fusione (o di intervento per gli altri tipi di dispositivi di interruzione) che per utenze civili e per correnti nominali (dei fusibili) fino ad una certa corrente(che in questo momento non mi viene in mente) viene fissato dalle norme CEI in

1 ora. Per cui nota la caratteristica di intervento si sceglie la corrente nominale del fusibile in modo tale che dopo un'ora che permane un eventuale sovraccarico venga interrotta l'alimentazione. Nel nostro caso il funzionamento anomalo si ha sopra in 2A erogati, e prendendo la tabella del produttore OMEGA gentilmente fornitoci da swen : Nota sui fusibili : la nota ditta OMEGA, per la gamma di fusibili 5*20 mm serie SF (rapidi) da 125mA a 6,3A, indica i seguenti tempi di interruzione in funzione della corrente nominale "In":

- 1,5 In ... > 1 h

- 2,1 In ... < 30 min

- 2,75 In ... 50 ms - 2 s

- 4 In ... 10 ms - 300 ms

- 10 In ... < 20 ms

Si ricava la corrente nominale dalla formula: 1,5 In = 2 , quindi In= 2/1,5 = 1,33 A , quindi si è scelto il valore commerciale più prossimo che consenta di mantenere questa corrente e cioè 1,6A. E' da sottolineare che come mi pare ti abbiano già detto i fusibili sono usati in questo caso per motivi di sicurezza e non per tutelare l'amplificatore.

Ciao

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Stefano
**upid**

- lightfreckles send here:

-

- Il 08 Set 2003, 17:12, "Giuseppe Gerla" ha scritto:

- [.......]

-

- 28-0-28, con nucleo a C a grani orientati

- Per una tensione di ingresso esattamente di 220 volt (che invece varia, a seconda delle condizioni di rete), la tensione di uscita con poco carico risulta leggermente superiore a 28 : circa 30 volt; una volta raddrizzata e livellata, e tolta la caduta dei diodi raddrizzatori, raggiunge 40-41 volt; che, all'aumentare del carico, ovvero della potenza assorbita, cala un po', fino a scendere a circa 38 volt sui liveli massimi di potenza

- ..insomma, riassumendo : 40-0-40 volt

- [....]

-

Ciao

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swen_news
**upid**

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-

- Riconferma di correzione al mio precedente messaggio swen_news **\_SCHEDA_TECNICA_\** in risposta a "Stefano" e a "Giuseppe Gerla"

- [.........]

-

- Per gli altoparlanti, non gli amplificatori di potenza

- Mi ero confuso. Vedi il primo avviso di correzione

- [....]

-

Ciao

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swen_news **_Correzione_IEC_**

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