Re: Batterie servizi camper in parallelo.

Volevo farvi notare una cosa: io NON mi sono accorto dell'evidente errore di battitura. Il mio cervello l'ha corretto automaticamente a 10,98V. Leggendo i commenti perplessi, sono ritornato indietro a leggere con attenzione. :-P

Infatti si usa mettere i diodi sul circuito di ricarica: li' c'e' una tensione sufficientemente alta, in modo da compensare pure la caduta del diodo che oltretutto, dovendo erogare poche decine di A, non deve nemmeno essere mastodontico (e costoso).

Trovo follemente complicato, nel caso di un camper, usare diodi e controdiodi per mettere insieme 2 batterie al piombo.

Inutile dire che personalmente consiglio di mettere in parallelo 2 batterie AGM nuove, identiche, comprate nello stesso momento... ma a questo punto, spazio permettendo, tanto vale sbatterci una batteria da 120 Ah, anziche' due da 60.

C'e' lo spazio? Il nostro elfo scuro intriso di bonta', non lo sa... e non ha nessuna intenzione di saperlo. Buoni si, ma fessi no.

Fabrizio ;-)

La microcristallizzazione dell'elettrolita che causa l'autoscarica della batteria, si ha per "base nickel" (nicd o nimh). L'autoscarica della batteria al "piombo" e' relativamente contenuta (non ricordo a memoria, ma dovrebbe stare intorno al 30% al mese) ma comunque non rilevante, per una o due batterie SANE in parallelo.

Anche perche' chi allestisce, si fa pagare pro-fu-ma-ta-men-te!

Aspe', quella non e' la batteria dell'avviamento? Quella Sacra et Inviolabile?

Ritirati, finche' sei in tempo... :-P

Fabrizio

:-) visto adesso... sbagliato mira col dito... scusate.

Ciao.

Il tondino, aveva esattamente la resistenza adeguata per stressare la batteria, ma senza farle troppo male.

Averceli.

Fabrizio

Il 04/12/18 21:02, Bowlingbpsl ha scritto:

forse uno d'acciaio un tondino di rame lungo un metro x 10mm di diametro dovrebbe avere una resistenza di circa 25 micro-ohm (estrapolando da una tabella sulla resistenza dei cavi elettrici)

Il 05/12/2018 7.16, not1xor1 ha scritto:

A me viene un valore 10 volte maggiore:

R = rho l / A =

Per l'acciaio sarebbe ancora un ordine di grandezza maggiore, ma penso che cambi poco o nulla, la batteria "vede" comunque un c.c.: per la batteria, data una tensione a vuoto DV = 12 V e una corrente di c.c. ad es. I = 400 A, la resistenza

grandezza maggiore della resistenza del tondino di acciaio.

Ciao

Il 05/12/18 18:54, Giorgio Bibbiani ha scritto:

io...

pensato (senza averlo scritto) che per cortocircuitare una batteria potevano bastare 10cm di tondino (ma forse ce ne vorrebbero 20cm per

"un metro" di cui sopra

infatti

dominante quindi il test serviva essenzialmente a determinare la resistenza interna che se troppo alta per effetto joule portava all'ebollizione dell'elettrolita

considerando la bassa resistenza della barra l'energia dissipata da essa sarebbe comunque abbastanza bassa... con 400A su 20cm di barra di rame si avrebbero solo 8W

il ferro, sia pure con una resistenza in assoluto poco superiore,

quindi per l'ennesima volta ho scritto una fesseria grazie per avermelo fatto notare :-)

Il 06/12/2018 6.47, not1xor1 ha scritto:

Ecco, 1 m mi sembrava un po' tanto...;-)

...

Premesso che non so esattamente come si svolga questo test (immagino che gli elettrauto usino strumenti ad hoc), se ipotizziamo che il carico abbia resistenza piccola rispetto a quella interna R della batteria, allora la potenza dissipata (principalmente nella batteria)

al crescere di R.

Ciao

Beh, si, esistono "cosi" che fanno i test, ne ho comprato uno su aliexpress. Mi pare che ne parli il Buchmann: sono test variegati, fanno test di scarica, con sovrapposta una corrente alternata oppure non ricordo bene io.

Ma la "barra" sulla batteria, e' nota da decenni: ha una resistenza molto bassa (ma "quanto", non so), mette in stress la batteria: se l'elettrolita fa le bolle, significa che l'elemento e' poco efficiente e, quindi, sara' il primo che cede (quante batterie recuperate dopo la desolfatazione...ECCETTO un fottuto elemento, ho letto su forum americani). Mi hanno anche detto che il surriscaldamento controllato, tende a sbriciolare e far cadere l'eventuale solfatazione, recuperando quindi la batteria (in fondo, e' il principio dei desolfatatori), il tutto da farsi con ovvio criterio. In ogni caso, se "cede" qualcosa, non e' degno di essere usato per avviare un'auto.

Fabrizio

Non si sa neppure cosa e dove sia... :-(

Scappa a gambe levate: questi tizi, portano una sfiga colossale A TE, appena tocchi il camper... quello esplode!

Fabrizio

Gli elettrauto usano un carrello pieno di resistenze, opportunamente ventilate. Dotato fra l'altro di voltmetro ed amperometro, in grado di fornire indicazioni sul "cedimento" della tensione e sul livello di

batteria da avviamento e spesso poco pubblicizzato).

Servono solo a mettersi in pericolo. Esplosione (per sviluppo d'idrogeno), incendio e/o ustione manovrando l'arnese sono solo i primi che mi vengono in mente. A mio modo di vedere, meglio evitare e considerarle solo come invenzioni di qualche buontempone in vena di scherzi...

Il 06/12/2018 21:41, Drizzt do'Urden ha scritto:

precauzione, prima di fare affermazioni pericolose. E le barre tendono a saldarsi, scaldandosi. Poi, ognuno usi la propria testa (e prudenza!). Ciao.

Sono un convinto sostenitore delle norme di sicurezza, ma vivaddio... se ne vedono, di cose pazze o semplicemente sceme. Ho recentemente detto su Facebook ad alcune massaie, che sono pazze a mescolare candeggina ed ammoniaca.

Se vuoi qualcosa che fa veramente paura, cerca "poor's man charger". Un caricabatterie "universale" per qualsiasi numero di batterie in serie... PER FORZA: usa un solo condensatore in serie alla rete, un ponte e niente altro. Io l'ho fatto, raramente l'ho usato... e mi fa una paura d'inferno.

Non dovrebbe stare su internet? Dai un'occhiata al sito. Non mi pare nemmeno che ci siano tanti avvisi di sicurezza.

Fabrizio

O forse... gli e' gia' esploso.

Fabrizio 3:-)