Problemi di messa a terra

"Tomaso Ferrando" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@q69g2000hsb.googlegroups.com...

No, hai detto che il differenziale non serve se non c'è l'impianto di terra, e per quanto riguarda il differenziale da 30mA, questo non è vero.

Certo, ma se anche tutto fosse perfettamente isolato, appena la persona tocca la carcassa e nel suo corpo circola una corrente superiore a 30mA l'interruttore apre il circuito. Se invece hai la terra ma non hai il differenziale, verso terra passerà una corrente più elevata (se l'impianto è fatto bene), ma una parte di corrente circolerà anche nel corpo di chi tocca una qualsiasi massa o massa estranea connessa a terra (immaginati che bello toccare i rubinetti in tensione in un ambiente umido ed in cui spesso ci si trova senza scarpe come il bagno).

Esatto, ma il differenziale con taratura minore o uguale a 30mA è previsto dalle norme anche come protezione addizionale dai contatti diretti.

Non fare lo spiritoso, quello che ti ho scritto non era per "sgridarti" o peggio, era per dirti che su certi argomenti fare il trafficone può anche andare bene se metti a rischio solo la tua pelle, ma se dai consigli azzardati senza conoscere bene la materia puoi creare pericolo per chi segue il tuo consiglio. Consigliare di non provare il differenziale perchè è più importante la terra è un consiglio decisamente azzardato, punto.

Saluti Fabio

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-Fabio-
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Ma qualcuno ha letto quello che ho scritto? La ciabatta è a posto. E così pure l'alimentatore del PC. Era la spina a tre (forse non si chiama così... quella a forma di T) che causava il problema e mi metteva in corto la fase con la massa.

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Ivano

Si`, ho letto, ma non ho capito molto di quello che hai scritto.

Spina a tre vuol dire tripla o spina a tre spinotti?

Poi dicevi che avevi sulla terra della ciabatta la fase, anche quando la ciabatta era spenta. Mi pare un guasto di quelli tragici, e dovrebbe comunque scattare il salavavita (o il magnetotermico differenziale).

Non e` che per caso la ciabatta ha dei filtri integrati, e per qualche motivo non c'era il collegamento di terra?

Cosa capita se inverti la polarita` della spina della ciabatta (la spina che alimenta la ciabatta): sulla terra della ciabatta hai ancora tensione?

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

-Fabio- ha scritto:

erra,

No, ho detto che il test del differenziale puo' essere anche poco sigificativo, visto che puo' essere effettuato anche senza che ci sia collegato nulla in uscita e che e' molto piu' sicuro un differenziale accompagnato ad un adeguato impianto di terra che consente al differenziale di realizzare una protezione preventiva contro i contatti accidentali.

Abbi pazienza, ma ogni volta che ti e' capitato di "prendere la scossa" e' scattato il differenziale? Io credo proprio di no, almeno quello da

30 mA.

ianto =E8

tocca

lo

si

Si spera che anche l'impianto di terra piu' schifoso presenti una resistenza inferiore a quella che potrabbe presentare il corpo umano tale che non sia la sola corrente che attraversa quest'ultimo a far scattare il differenziale.

sto

he

gue

Io non ho dato consigli ne' ho detto che il differenziale ti "salva" comunque dal "prendere la scossa"...

Provare il differenziale da solo non e' assolutamente una prova che dia sicurezza totale. Supponi che l'oggetto abbia perso sensibilita' e che anziche' scattare a 30 mA intervenga, per un suo guasto intrinseco, magari a 300 mA e che la resistenza attarverso cui effettui il test, anch'essa per una causa sconosciuta si sia abbassata tanto da essere assimilata ad un corto. Il test sicuramente funziona, ma credi che ti "salvi la vita" in caso di contatto accidentale?

Fai il test mettendo un'opportuna resistenza tra fase e terra sulle varie prese e, se il differenziale non scatta, ma interviene quando fail il test col pulsantino, dai una controllata all'impianto di terra.

Saluti.

P=2ES.: le norme ti dicono come procedere per limitare al massimo i rischi ed i pericoli, ma le apparecchiature ed i circuiti che decidono di guastarsi non lo fanno secondo le prescrizioni IEC e quindi non bastano le norme per escludere tutti i pericoli.

Nuovamente.

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Tomaso Ferrando

"-Fabio-" wrote in news:f5d4ar$k7j$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it:

Il problema è che il differenziale non limita la corrente a 30mA: per la durata del tempo di intervento del differenziale la corrente circolante può essere anche superiore.

Ciao, AleX

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AleX

Ivano wrote in news:stkk73dbalnf3a46ohpn240h67hf024u2b@

4ax.com:

Controllala meglio. Probabilmente non ti metteva niente in corto (hai infatti scritto che i tre contatti erano isolati), ma non riportava la terra.

Ciao, AleX

Reply to
AleX

Ivano ha scritto:

Io credo di no, perche' se cosi' fosse ci sarebbe anche qualche periferica con riferimento sulla case del PC che potrebbe risultare "defunta"...

Saluti.

Reply to
Tomaso Ferrando

AleX in data 21/06/2007 scrisse:

Verissimo, ma interviene interrompendo il circuito appena la corrente supera i 30mA. Non è possibile in alcun modo realmente praticabile (ed economico) ridurre la corrente a livelli non pericolosi (nei sistemi TT), l'importante è che ci sia qualcosa che toglie tensione immediatamente appena si verifica il guasto.

Ricordo che si parla sì di correnti superiori ai 30mA ma tempi di apertura dell'interruttore nell'ordine dei 20-40ms, ecco perchè la legge, a buon senso, prescrive l'installazione di un differenziale inferiore o uguale a 30mA per i vecchi impianti nei quali non è possibile realizzare un impianto di terra.

Il differenziale _deve_ essere abbinato ad un buon impianto di terra.

Io per lavoro verifico impianti e ti assicuro che trovo tanti collegamenti di terra interrotti e altrettanti differenziali guasti, per questo siccome non si può consigliare a tutti di prendere un tester e controllare tutte le prese e le apparecchiature collegate, preferisco consigliare di tenere provato il differenziale (cosa molto più facile, molto più veloce e sicuramente utile).

Quello che contesto è l'affermazione di dare più importanza all'impianto di terra che alla verifica del corretto funzionamento del differenziale; ci sono situazioni in cui è più importante l'impianto di terra ed equipotenziale (sistemi TN con propria trasformazione da MT a BT) che i differenziali ma non si può generalizzare.

Ciao Fabio

Reply to
-Fabio-

Tomaso Ferrando in data 21/06/2007 scrisse:

Non per altro il mio consiglio è stato di verificare che ad interruttore differenziale aperto non ci siano più apparecchiature alimentate. :-)

Questo è fuori discussione, ma non ti ho mai detto il contrario, semplicemente ho risposto alla tua poco condivisibile contestazione dicendoti che _se_proprio_si_deve_scegliere_, nei sistemi TT è più importante il differenziale funzionante che la terra.

Come mai credi di no?

Certamente se non l'hai mai provato e non funziona, non scatta :-)

Non voglio distruggere le tue convinzioni, ma i differenziali definiti ad "alta sensibilità" (10-30 mA) sono nati proprio per fornire una protezione addizionale dai contatti diretti. Con un buon impianto di terra, se non ci sono prescrizioni particolari, non vi è motivo che impedisca di usare differenziali a taratura maggiore (sempre che sia coordinata con il valore della terra) garantendo comunque la protezione dai contatti indiretti. Con un differenziale da 300mA hai un valore di terra massimo ammesso di 166Ohm, valore che è decisamente facile da raggiungere in condizioni ordinarie.

La CEI 64-8 nelle abitazioni prescriveva il differenziale da 30mA solo in certe condizioni per il locale docce/bagni, nell'ultima variante invece hanno inserito l'obbligo per tutta l'abitazione, ti sei chiesto il perché?

Non lo dico io ma lo dicono le norme, il differenziale ad alta sensibilità è riconosciuto come protezione ADDIZIONALE contro i contatti diretti, quante volte devo ripeterlo? CEI 64-8 412.5.1

Ti ricordo che tu hai iniziato contestando una mia affermazione con una risposta poco condivisibile e io ti ho semplicemente portato elementi (di legge) a contestazione del fatto che nel sistema TT sia più importante l'impianto di terra che il differenziale, stop.

Tutto condivisibile, per carità, però ho come l'impressione che tu ti stia arrampicando sugli specchi per non ammettere che hai inutilmente contestato un mio giusto consiglio (che non toglieva nulla ai giusti consigli di verificare la terra, ma aggiungeva in sicurezza e praticità).

Verifico centinaia (a volte migliaia) di differenziali al mese e la maggior parte di questi o funziona oppure no, i casi in cui interviene ad una corrente errata sono molto molto rari, possibili ma rari e come tali vanno presi in considerazione; a parte tutto io sostengo che SIA NECESSARIO il coordinamento tra terra e differenziale ma che se dovessi scegliere tra uno di questi due preferirei essere certo del funzionamento del differenziale.

N.B. Quando capita che un differenziale non intervenga alla corrente nominale di solito interviene pochi mA sopra il valore di taratura non certo ad un valore 10 volte superiore.

Hai visto troppi film :-))) Oppure si tratta sempre dell'arrampicata?

Il circuito di prova, vado a memoria, deve far circolare una corrente MASSIMA pari a 2,5 volte quella nominale di intervento.

Pensi di saperne di più di chi ha scritto la CEI 64-8? Pensi di essere solo tu a ragionare? Io sostengo che sia buona cosa conoscere bene la normativa e chiedersi il perchè di certe decisioni/imposizioni, ragionando con la propria testa.... però le normative bisogna conoscerle non desumerle.

Ti ripeto, per l'ultima volta, che non ho mai affermato che si possa fare a meno dell'impianto di terra, mentre tu hai affermato che il differenziale è di secondaria importanza, ed invece non lo è, questi sono i fatti e non c'è altro su cui discutere.

Io ho un caratteraccio, ma mi fa piacere essere corretto quando dico inesattezze (capita a tutti), mentre mi indispone molto (e reagisco di conseguenza) essere corretto quando dico una cosa corretta e sensata oltre che riconosciuta dalla vigente normativa.

Saluti Fabio

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-Fabio-

E quindi? la devo buttare o no?

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Ivano

-Fabio- wrote in news: snipped-for-privacy@news.tin.it:

Beh, questo avviene se c'è anche la terra (ecco perchè è importante che ci sia). In assenza di terra il differenziale toglie tensione quando è l'utente con il suo corpo a chiudere il circuito di guasto.

Sono d'accordo, sempre meglio che niente. Solo che in alcune situazioni può essere, indirettamente, pericoloso lo stesso. (Es. utente in posizioni di equilibrio precaria)

Quoto.

Certo, solo che la diagnostica del differenziale è indipendente dal corretto funzionamento dell'impianto di terra, quindi l'unica cosa che testi in quel modo è che nessuno ci rimanga attaccato ("e ti par poco?", mi dirai). Ma se l'impianto di terra è difettoso, così rimane. (Come nel caso del primo messaggio, dove era colpa, tanto per cambiare, di una spina tripla).

Diciamo che in un TT è più difficile fare un buon impianto di terra che permetta l'intervento *sicuro* delle protezioni non differenziali.

Coordinata con un differenziale invece anche una terra da un migliaio di ohm è ancora "buona".

Ciao, AleX

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AleX

Ivano wrote in news:0o7n731mfscbv6227f2sp4tkf7sdp4vhbd@

4ax.com:

Si,a devi buttare.

Ciao, AleX

Reply to
AleX

AleX in data 22/06/2007 scrisse:

Tutto esatto, concordo.

Per quanto riguarda la possibilità di garantire la protezione dai contatti indiretti nei sistemi TT con interruttori magnetotermici l'ultima variante della CEI 64-8 ha fatto un passo indietro dicendo che si devono comunque usare i differenziali e non è più possibile proteggere con i soli interruttori magnetotermici coordinati con l'impianto di terra.

Ciao Fabio

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-Fabio-

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