pH-metro

Ciao a tutti, piu' per diletto che per reale necessit=E0, mi sono cimentato nella progettazione di un circuito che consente di collegarvi una sonda pH (la classica 59 mV/pH) e leggere il valore su di un voltmetro. Lo schema =E8 abbastanza semplice, due operazionali di cui il primo utilizzato come amplificatore ed il secondo come sommatore. Provando a simularlo, si comporta esattamente come deve, tuttavia volevo anche il vostro parere considerato anche che non ho previsto filtri ne' sull'alimentazione n=E8 sull'ingresso sonda. Lo schema =E8 qui:

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Puo' funzionare?

Grazie, Simone.

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Simone
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Il giorno 6 Feb 2007 05:50:42 -0800, "Simone" ha scritto:

Mah, di solito la sonda di un Ph-meter ha un impedenza di uscita elevatissima, e si usa un opamp a bassissimo bias come inseguitore con una zona di 'active guard' sullo stampato.

Sul tuo schema invece usi un amplificatore invertente con impedenza di ingresso di 1K, non capisco come faccia ad andare, forse usi una sonda amplificata.

-- ciao Stefano

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SB

sima, e

gresso

Ti confermo che la sonda non e' amplificata, purtroppo non ho modo di provarla in quanto non ce l'ho. Da buon niubbo non avevo considerato che cosi' facendo avrei diminuito drasticamente l'impedenza d'ingresso dell'op-amp, in effetti la prima release prevedeva l'utilizzo dell'amplificatore in modalit=E0 non invertente ed un ulteriore buffer invertente dopo il sommatore, prima dell'uscita. Cosi' facendo ero convinto di risparmiare un componente senza problemi...evidentemente sbagliavo!

Grazie, Simone.

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Simone

Il giorno 6 Feb 2007 06:15:00 -0800, "Simone" ha scritto:

Mi pareva strano!

Comunque è una realizzazione abbastanza critica per un niubbo Devi usare un opamp con impedenza elevatissima tipo il LMC662: (Ultra low input bias current: 2 fA)

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Il filo di ingresso dalla sonda dovrebbe essere cortissimo e andare direttamente sul piedino + dell'opamp in configurazione buffer. Se fai bene questa parte la filtratura successiva può essere leggera ma qualcosa ci metterei comunque.

Anche le alimentazioni degli integrati necessitano di condensatori di bypass vicino.

Lascia perdere i simulatori, per usarli bene devi avere bene in testa quello che può succedere e al massimo servono per verificare quello che avevi previsto. Non si può imparare l'elettronica con i programmi di simulazione, quando passi alla pratica molto difficilmente ti funzionerà qualcosa.

-- ciao Stefano

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SB

caspita! un miracolo di elettronica! qualche idea sullo stadio di ingresso per raggiungere un valoro così basso? non credo se la siano cavata con un cascode...

-ice-

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ice

Il giorno Tue, 6 Feb 2007 15:47:17 +0100, "ice" ha scritto:

E' un CMOS quindi usa un MosFet in ingresso, probabilmente con un gate molto piccolo per ridurre la corrente di ingresso.

-- ciao Stefano

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SB

Ehhhh lo so, cosa non si fa per passare il tempo! :-)

Avevo letto qualcosa a riguardo, ho utilizzato il primo opamp che m'e' sembrato "adatto". Grazie per la dritta!

tamente

qualcosa

Quindi posso utilizzare il LMC662 per lo stadio buffer e successivamente anche roba pi=F9 "blanda"? Inoltre, tu eviteresti di utilizzare lo stadio di buffering come amplificatore?

ass

Questa e' una cosa che avevo gi=E0 in mente, grazie per la conferma.

llo che

isto.

o passi

Ho capito via, sar=E0 bene cominciare a scaldare il saldatore allora! Stasera mi rimetto a disegnare qualcosa, poi magari riposto lo schema nuovo.

Grazie per le preziose dritte, Simone.

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Simone

Il giorno 6 Feb 2007 06:53:51 -0800, "Simone" ha scritto:

Non l'ho mica detto per scoraggiarti, semmai per avvertirti delle difficoltà.

direttamente

qualcosa

Un buffer per definizione è uno stadio a guadagno unitario, e quindi amplifica solo la corrente, serve proprio per adattare l'impedenza usando l'uscita come 'active guard', che è appunto una pista ad anello attorno all' ingresso + e collegata ai pins OUT e - in modo che la corrente di perdita sia praticamente nulla.

Inoltre LMC662 contiene 2 opamp e puoi utilizzare l'altro per amplificare il segnale fino all'ampiezza che ti serve.

che

Si, perchè quando una cosa ti funziona in pratica allora funzionerà anche in teoria, mentre il contrario non è affatto detto.

Vedremo se hai recepito ;-)

-- ciao Stefano

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SB

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