[OT ma su isf non arriva] schermo oscilloscopio

Ho notato che lo schermo del mio oscilloscopio e' leggermente luminoso al buio, anche se e' spento e scollegato da tutto. Sapete dirmi a cosa puo' essere dovuto questo fatto e se mi devo preoccupare (dato che lo tengo sotto al letto)?

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zoidberg
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fosforescenza residua? tipo le lancette degli orologi....non la vedo pericolosa

Ste

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Feynman sarebbe riuscito a spiegare la meccanica quantistica a una
gallina, ma non sarebbe stato superficiale. [cit. Boiler, i.h.e. 21.01.2006]
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PeSte

PeSte ha scritto:

Dipende. Negli anni 30 si utilizzava il radio, per eccitare i fosfori. Il vantaggio era che la fluorescenza era praticamente continua, lo svantaggio era che il tutto era leggermente radioattivo. Antoine de Saint Exup=E9ry cita 'le radium des indicateurs' nel suo mitico 'Vol de nuit', in cui gli aviatori in quegli anni si servivano delle lancette fosforescenti per poter leggere l'indicazione degli strumenti anche nel buio pi=F9 completo. Rimettendo i piedi per terra, per l'oscilloscopio, non c'=E8 problema, invece. I fosfori sono eccitati leggermente dalla luce ambiente e rimane un piccolo residuo quando questa viene spenta. Succede esattamente lo stesso con un tubo catodico di una televisione, se ci fai caso. Temo che faccia molto peggio una chiaccherata con un cellulare :-)

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Darwin

ecco...questa non la sapevo ;-)

[...]

su questo non v'è dubbio

Ste

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Feynman sarebbe riuscito a spiegare la meccanica quantistica a una
gallina, ma non sarebbe stato superficiale. [cit. Boiler, i.h.e. 21.01.2006]
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PeSte

Darwin ha scritto:

E la luminosit=E0 residua decresce esponenzialmente in funzione della temperatura. Sfruttando questo principio si fanno dei termometri a fibra ottica, utili per misurare temperature in zone *ostili* dal punto di vista dei disturbi elettrici (interno cavit=E0 a microonde o trasformatori ad altissima tensione).

A presto, Eugenio.

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Eugenio

Eugenio a =E9crit :

Molto interessante questo. Vediamo se ho capito: hai una fibra ottica ed in cima c'=E8 una cavit=E0 con un po' di fosfori, che =E8 messa nella zona in cui si deve effettuare la misura. Si eccitano i fosfori con un impulso luminoso e si misura l'andamento della luminosit=E0 residua, che dipende dalla temperatura. E' cosi'?

Anni fa, ho fatto delle misure (in volume) della durata di fluorescenza di un vetro drogato all'erbio, pero' non ricordo se questa dipendesse dalla temperatura. Si tratta di un fenomeno normale, oppure per misurare la temperatura si usano dei fosfori appositi?

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Darwin

Darwin ha scritto:

Non so esattamente la data di produzione, ma e' sicuramente successiva di almeno 60 anni :-)

Comunque grazie a tutti per le risposte.

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zoidberg

zoidberg ha scritto:

E poi, il problema era con le lancette degli orologi e degli strumentini, non certo per gli schermi CRT!

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Darwin

Darwin ha scritto:

Negli anni 30? Come ho già detto tempo fa, ho un orologio subacqueo Festina, comprato agli inizi degli anni 60, che è talmente radioattivo da far impazzire il mio contatore Geiger. A 45 anni di distanza!

Giuliano

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JUL

JUL ha scritto:

Si cess=F2 di usare il metodo intorno a quegli anni, avendo trovato correlazioni tra malformazione fetale e uso di orologi radio-fosforescenti. Non credo si siano preoccupati di ritirare quanto era gi=E0 stato prodotto o messo in commercio.

Mi pacerebbe sottoporre al tuo Geiger i pennelli antipolvere (con pasticca al polonio) di uso comune negli USA per la pulizia di superfici ottiche (obiettivi, negativi...). In Italia smisero di importarli (mi pare) negli anni '70.

Tullio

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Tullio Mariani

Darwin ha scritto:

Esatto.

Penso che tutti i materiali fluorescenti esibiscano una dipendenza dalla temperatura del tempo di decadimento della luminosit=E0. Immagino che certi materiali abbiano coefficienti maggiori di altri, ma di pi=F9 non so.

I produttori di questi dispositivi sono pochi e se li fanno pagare (svariate migliaia di euro per quattro canali). Uno di questi =E8:

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A presto, Eugenio

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Eugenio

Eugenio ha scritto:

Grazie delle informazioni.

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Darwin

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