[OT] Domanda per chitarristi-elettronici

Il 14/12/22 09:34, sandro ha scritto:

Ma a parte che sono d'accordo sulla questione della roba costruita fai da te o dai cantinari, ma mi dici come fa la tensione anodica ad arrivare alla massa dello strumento... no perchè son curioso di capire in che mondo se hai un tensione riferita ad un telaio e corti il positivo al telaio folgori l'utente piuttosto che guastare immediatamente l'apparecchio per cortocircuito, una folgorazione del genere può avvenire solo se ti arriva la fase sul telaio e non hai la messa a terra.

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Gremlin
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la EF86 è una valvola stronza ma non troppo difficile ... che problemi hai ?

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Gremlin

Il 12/12/2022 13:15, blisca ha scritto:

OK, confesso... è stato solo culo O:-). Avevo sentito il nome due giorni prima, e per puro caso: un ex ragazzo di mia figlia era un pianista e chitarrista jazz, mi era capitato un link a proposito di chitarristi, l'ho seguito per curiosità, e il nome mi era rimasto impresso :-D

Personalmente sono un polistrumentista: so suonare il campanello della bicicletta, quello del citofono, quello di casa, il klaxon dell'auto e pure quello della moto, con tanta passione :-), ma con la chitarra non me la cavo bene.

Bye, G.

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Paperino

Ma io parlavo di griglia, non di massa. Non ho mica detto che sia facile, anzi è quasi impossibile, ma imho non impossibile del tutto.

Questo è vero ma, ahimè, in Italia fino a pochi decenni fa la messa a terra era del tutto opzionale negli impianti elettrici, almeno in quelli non industriali.

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asdf

se avessi una griglia a cui arriva l'anodica la valvola si guasterebbe e l'amplificatore non suonerebbe di certo, è impossibile che questo sente che l'amplificatore suona e piglia la scossa, per altro dovrebbe essere il primo triodo di ingresso, tipicamente una ECC83 con 220k di carico anodico e 68k di gridstop in serie alla scarica verso il segnale dello strumento, la bobina del pickup per altro è circa 2k di resistenza DC quindi senza far conti la tensione che si formerebbe dentro lo strumento e non sulla massa sarebbe di circa 2/3volt anche partendo da un'anodica di 400. Quindi non può verificarsi folgorazione dagli strumenti per colpa della tensione anodica del circuito, ma solo per mancato isolamento del trasformatore di alimentazione che potrebbe affliggere anche un'amplificatore a transistor.

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Gremlin

Il 16/12/2022 14.39, Gremlin ha scritto:

Hai centrato uno dei punti del caso: per rincorrere la "pulizia" sonora i faidateisti sollevano spesso i telai dallo "sporco" impianto di terra, dal momento che ciò gli evita di impazzire per evitare le ronze, offrendo questa strategia una soluzione efficace.

Ma c'è da dire che anche i blasonati costruttori di mezzo secolo fa non erano da meno. Peraltro, alcune apparecchiature hanno un comando per svolgere tale funzione. Però sono in contenitore a doppio isolamento oppure, semplicemente, sono ben costruiti...

sandro

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sandro

Il 16/12/2022 14.32, Gremlin ha scritto:

Normative che sono arrivate solo mezzo secolo fa. Casa di mia madre, costruzione romana degli anni 50, non ce l'aveva nemmeno l'impianto di terra...che se ne sarebbe fatto un utente di quegli anni, con un apparecchio che pure fosse dotato di tale connessione?

Guarda la produzione fino agli anni '80... dimmi se trovi un telaio a terra, soprattutto tra i grandi produttori americani che nemmeno ci avevano la presa adatta, col terminale di terra...

sandro

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sandro

Il 17/12/2022 11.02, Gremlin ha scritto:

Ma quelli che costruiscono a transistor non hanno i problemi di ronza di quelli che costruiscono a valvole, e mettono telai a terra senza alcuna difficoltà... :P

sandro

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sandro

Il 17/12/22 16:33, sandro ha scritto:

Anche quelli a valvole non ronzano se son fatti bene, dipende da chi li ha costruiti e i telai sono messi a terra per normativa CE se no non potrebbero commercializzarli e mi pare ovvio che in questo discorso non si possono prendere in considerazione apparecchi vintage... in ogni modo la ronza in un'amplificatore da chitarra deriva più che altro dallo strumento che magari è una chitarra senza doppia bobina e prende su il mondo, anche se se l'amplificatore è a transistor visto che devi amplificare un segnale che è qualche decina di millivolt... Restando cmq sulla chitarra la distorsione del finale a valvole non è così semplice da imitare a stato solido e i chitarristi cercano il suono del valvolare perchè è li che è nata la chiatarra elettrica, gli amplificatori a transistor sono dei scoreggini e basta.

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Gremlin

Il 17/12/22 16:20, sandro ha scritto:

Non si può prendere come esempio dei problemi di una data tecnologia la roba costruita dai cantinari, se un cantinaro assembla qualcosa a transistor ci sarebbero gli stessi problemi se non fosse che le cose a valvole sono molto + tolleranti ai maltrattamenti rispetto quelle a transistor, nel senso che polarizzi male o carichi male una valvola questa va lo stesso e magari dura solo meno. Se polarizzi male o sovraccarichi un transistor questo in 1 millisecondo si brucia e qui si spiega perchè la maggioranza dei cantinari fa cose a valvole, però non fa testo, una roba se è costruita male è per colpa di chi la ha costruita e non della tecnologia utilizzata. Se vedessi certi preamplificatori rack da studio di registrazione lo staccamento della terra da interruttore è molto diffuso, che sia a valvole o che sia a operazionali, il problema è che a volte con tutti i cavi tra i vari strumenti e il mixer si innescano groundloop che introducono ronzii quindi a volte li risolvi staccando la terra o al contrario attaccandola ma se fai un'apparecchio con una funzione del genere devi avere anche il trasformatore con doppio isolamento.

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Gremlin

Il 17/12/22 16:24, sandro ha scritto:

Si va bene nel 1920 usano gli interruttori a coltello con le 2 este che potevi toccare tranquillamente e le prese delle 220 trifase con 3 boccole dove potevi infilare le dita. Tu pensi che se io oggi costruisco un'amplificatore a valvole lo costruisco con i criteri del 1950? o se non io se lo fa marshall, fender o brunetti... quindi di cosa stai parlando? vai affermando che un'apparecchio di 70 anni fà sia più pericoloso di uno di 20 anni fà non perchè ha 70 anni ma perchè è a valvole? stai cagando fuori dal vaso...

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Gremlin

Il 16/12/2022 14:36, Gremlin ha scritto:

Si potrebbe stare più tranquilli se nel wiring della chitarra si aggiungesse un condensatore da 400V come nell'ultima foto in fondo a questa pagina ?

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E se no, sarebbe meglio passare ad un sistema wireless e vivi felice...meglio perdere un pò di dinamica che la pelle

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nando

Il 17/12/22 23:54, nando ha scritto:

Non ho mai messo mano ad una chitarra, solo agli amplificatori. Sicuramente schermare tutto non fa male, però penso che avere un condensatore in serie alla massa possa creare problemi di aumento del rumore. Mi sembra un'approccio sbagliato al problema, si dovrebbe verificare la sicurezza dell'amplificatore piuttosto che cercare di difendersi da esso... Se hai un'amplificatore vintage puoi farti riavvolgere un nuovo trasformatore di alimentazione con isolanti freschi e moderni invece che la carta che ha preso umidità per 50 anni che trovi in quelli d'epoca, oppure puoi adottare un trasformatore di isolamento da porre tra la presa di corrente e l'amplificatore. Cambiare il cordone di alimentazione con uno tripolare e collegare a terra il telaio etc...

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Gremlin

Il 17/12/2022 19.04, Gremlin ha scritto:

Ci si capisce...

sandro

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sandro

Il 17/12/2022 19.17, Gremlin ha scritto:

Stai calmino, mentre riassumo i tuoi post precedenti.

Sei entrato a gamba tesa nella discussione, a farti un paio di marchettoni gratuiti sulle le tue pregevoli costruzioni, ma ora facciamo che finisce la pubblicità e ricomincia il film sul mondo reale.

Il mondo reale è che tutta la roba che hai nominato e stigmatizzato, a dispetto del fatto che è stata costruita 50 anni fa è ancora in giro non solo, perfettamente funzionante, ma anche custodita gelosamente da orgogliosi proprietari. Inoltre, ancora oggi c'è qualcuno convinto che gli impianti di terra devono stare ben lontani da certe gemme preziose dell'audio.

Ma questo non c'entra nulla con me, visto che sono nato elettrotecnico eppoi votato alla fonica, salgo sui palchi televisivi da più di 35 stagioni, e mi sbatto per fare arrivare ai miei preamplificatori qualcosa di meglio che non sia "tracce di suono trasportato dal ronzio". Spero che, chiarito questo, non ti sgarbi il fatto che l'inutile pippone lo rispedisco dritto al suo mittente.

Ora, mentre costruisci i tuoi sensazionali amplificatori, se è il caso, cerca di imparare una pillola di educazione e umiltà, che in giro c'è sempre il rischio di incontrare qualcuno che è peggio di te. In un modo o nell'altro.

sandro

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sandro

Il 18/12/22 17:26, sandro ha scritto:

Non ho mai citato il nome della mia attività e nemmeno mi interessa farlo

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Gremlin

No perchè tu dai la colpa dei problemi di un'apparecchio che ha problemi perchè è vecchio alla sua tecnologia e non perchè è vecchio. È vecchio e ha problemi perchè all'epoca le cose erano costruite con meno cura e da problemi ed è pericoloso perchè è vecchio non perchè è a valvole.

Se i chitarristi li conservano gelosamente è perchè magari hanno un suono che li soddisfa e che non ritrovano in apparecchi moderni. Io ho sentito il suono di certi amplificatori da chiatta a transistor e anche di uno con dentro un computer DSP che doveva imitare il suono di diversi altri amplificatori storici valvolari ma la realtà è che il vero risultato ascoltato era orrendo e messo a confronto con un valvolare vero non c'era storia... e te lo dico da tecnico riparatore prima di tutto di hifi che non sa nemmeno tenerla in mano la chitarra, la differenza nel suono era evidente e i valvolari era molto meglio. Detto questo far oggi valvolari moderni sicuri e che non ronzano non cè nessun problema e se ci sono persone che vanno in giro con catorci arrugginiti vecchi di 70 anni il problema è loro non puoi andar dicendo che è la natura delle cose a valvole essere così. Se tu allestisci i palchi potresti anche collegare i loro valvolari arcaici sotto un trasformatore di isolamento.

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Gremlin

Il 18/12/2022 19.00, Gremlin ha scritto:

Vero, ma hai ribadito più volte le tue "credenziali", come se questo bastasse per attribuire una certa autorevolezza alle tue affermazioni.

Manco a volerlo ricordare, in questo campo di costruttori artigianali di grande professionalità in giro ce ne sono molti, ma tanti di più sono prevalentemente dei perfetti imbecilli o, per lo meno, sono dei gran paraculi che vendo all'audioscemo di turno manufatti che hanno più mistica che tecnica.

Quindi, siccome ogni affermazione va presa per buona ma sempre col beneficio del dubbio, prima di mandare a cagare qualcuno in pubblica piazza (ti rammento che non è una discussione a due ma letta da chiunque), ci penserei due volte onde evitare sputtanamenti del caso.

sandro

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sandro

Il 18/12/2022 19.10, Gremlin ha scritto:

Non è vero. Ho, e ho avuto, in casa apparecchi di decine di anni fa, alcuni dei quali anche "ritoccati" proprio per questioni di sicurezza.

Il mio impianto audio attuale è composto da telai che hanno quasi 40 anni e, se proprio vuoi saperlo, nonostante il peso e l'ingombro, non lo sostituirei con nulla di attuale, moderno, digitale, leggero, ed anche meno energivoro.

D'altra parte, il problema del sollevamento della terra è un fatto che conosco molto bene, perché ai telai sopra citati l'alimentazione arriva da un UPS che ha qualche difficoltà a mantenerli ben vincolati all'equipotenziale, e se sfiori il metallo dei frontalini avverti la presenza di una certa tensione. Ciononostante, visto che non raramente arriva da fuori qualche rogna indesirata, e vista la presenza di qualche rarità, preferisco proteggere tutto col suddetto UPS piuttosto che indispettirmi su una terra ostinatamente connessa. Conosco il problema, è un rischio mio nel perimetro di casa mia, penso di potermi permettere questo arbitrio.

Se il signor Fender e il signor Marshall ancora costruiscono coi tubi, ci sarà un motivo. Un audiofilo puoi prenderlo anche per il culo e vendergli cavetti da 1keuro al metro, ma un musicista no...

Ma non ho scritto esattamente questo. Piuttosto, ho scritto che è facile per un costruttore aggirare il problema della ronza liberandosi del vincolo di terra.

Peraltro, come c'è gente che corre appresso ai pantheon delle varie deità, esistono anche i teorici dell'audio che la terra non la vogliono proprio vedere.

Almeno per questi soli due motivi, con l'aggiunta dell'incompetenza, non è affatto raro che trovi elettroniche "pericolose".

E infatti è quel che facciamo da sempre...perhcé un chitarrista fulminato poi c'ha i parenti che ti denunciano... ;)

sandro

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sandro

Il 21/12/2022 09:25, sandro ha scritto:

ma questo trasformatore di isolamento e il trasformatore di uscita di un ampli a valvole sono la stessa cosa ?

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nando

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