moltiplicare per 10 una frequenza

volevo moltiplicare per 10 una frequenza(al di sotto dei 100hz) per visualizzare su un normale frequenzimetro i decimi di hz,c'è un'integrato che lo può fare?

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amistad
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amistad ha scritto:

Non mi risulta si possa fare con un solo integrato. Però avevo montato un circuito preso da Elektor che funzionava molto bene. Se ti interessa lo riesumo.

Giuliano

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JUL

"JUL" ha scritto nel messaggio news:fan30q$baq$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

si grazie giuliano,usa molti integrati?per favore mandalo qui se puoi:vof snipped-for-privacy@yahoo.com

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amistad

Di solito non e` una buona idea, ma con certe limitazioni si puo` fare usando un PLL (ad esempio 4046 e un divisore per 10). Va bene se la frequenza e` poco variabile.

Le soluzioni generali sono: misura per un tempo piu` lungo (10 s, poco pratico) oppure misura il periodo (magari su alcuni cicli) e trova il reciproco (soluzione standard)

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

non ho capito l'ultima soluzione,puoi spiegarmela meglio?grazie

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amistad

amistad ha scritto:

Se la tua mail è esatta, hai posta.

Giuliano

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JUL

"JUL" ha scritto nel messaggio news:fan5p6$j73$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

vof snipped-for-privacy@yahoo.com?

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amistad

amistad ha scritto:

Si, ho controllato. Fammi sapere.

Giuliano

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JUL

"JUL" ha scritto nel messaggio news:fan6k8$la1$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

grazie giuliano,adesso me lo studio per bene

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amistad

E' molto semplice. Un frequenzimetro classico misura la frequenza di un segnale contando quanti impulsi sono presenti in un intervallo di tempo prefissato. E' ovvio che se l'intervallo di tempo =E8 di 1 secondo, la massima precisione che si puo' ottenere con questo metodo =E8 di 1 Hz, non potendo contare "mezzi" impulsi. Per ottenere una precisione dell'ordine di 0,1 Hz, bisogna fare la misura in 10 s, cosa che puo' risultare scomoda. Se la frequenza =E8 molto bassa, puo' essere invece molto pi=F9 preciso misurare il periodo del segnale, ovvero cronometrare quanto tempo trascorre fra due impulsi e poi ottenere la frequenza prendendo il reciproco del periodo. Strutturalmente, i circuiti necessari sono molto simili (a parte il calcolo del reciproco). Un frequenzimetro =E8 formato da un contatore e da un oscillatore di riferimento che attiva il contatore per un periodo di tempo preciso e prefissato mentre il segnale da misurare =E8 applicato all'ingresso del contatore. Un periodimetro =E8 formato sempre dal solito contatore, che =E8 pero' collegato direttamente all'oscillatore di riferimento, mentre il segnale da misurare controlla il periodo durante cui il contatore =E8 in funzione.

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Darwin

E' molto semplice. Un frequenzimetro classico misura la frequenza di un segnale contando quanti impulsi sono presenti in un intervallo di tempo prefissato. E' ovvio che se l'intervallo di tempo è di 1 secondo, la massima precisione che si puo' ottenere con questo metodo è di 1 Hz, non potendo contare "mezzi" impulsi. Per ottenere una precisione dell'ordine di 0,1 Hz, bisogna fare la misura in 10 s, cosa che puo' risultare scomoda. Se la frequenza è molto bassa, puo' essere invece molto più preciso misurare il periodo del segnale, ovvero cronometrare quanto tempo trascorre fra due impulsi e poi ottenere la frequenza prendendo il reciproco del periodo. Strutturalmente, i circuiti necessari sono molto simili (a parte il calcolo del reciproco). Un frequenzimetro è formato da un contatore e da un oscillatore di riferimento che attiva il contatore per un periodo di tempo preciso e prefissato mentre il segnale da misurare è applicato all'ingresso del contatore. Un periodimetro è formato sempre dal solito contatore, che è pero' collegato direttamente all'oscillatore di riferimento, mentre il segnale da misurare controlla il periodo durante cui il contatore è in funzione.

se uso un microprocessore come generatore di clock?la formula poi sarebbe tempo/numero di cicli?

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amistad

Usando un micro, puoi fare tutto quello che vuoi. Anni fa, avevo adottato proprio questa tecnica su un 68HC11. Devi conoscere il periodo del tuo orologio di riferimento, contare il numero di cicli di riferimento in un periodo del segnale da misurare. Si tratta di solito di cose che i microcontrollori di oggi fanno piuttosto facilmente. Come da definizione, la frequenza =E8 l'inverso del periodo.

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Darwin

Usando un micro, puoi fare tutto quello che vuoi. Anni fa, avevo adottato proprio questa tecnica su un 68HC11. Devi conoscere il periodo del tuo orologio di riferimento, contare il numero di cicli di riferimento in un periodo del segnale da misurare. Si tratta di solito di cose che i microcontrollori di oggi fanno piuttosto facilmente. Come da definizione, la frequenza è l'inverso del periodo.

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quindi facendo partire il clock del micro in un dato istante e poi arrestandolo si misura il tempo trascorso ed i cicli misurati ottenendo l'intero più il decimo di hertz di quel momento?

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amistad

Non mi era chiaro, ci ho pensato un po' e il fatto dei mezzi impulsi (o frazioni) l'ho capito. Se allargo il periodo di dieci però i mezzi impulsi per dieci vengono contati e poi dividendo (per dieci) arrivo al decimo, giusto?

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Andrea D'Amore

Non si tratta proprio dell'orologio principale del microcontrollore, che deve essere sempre attivo perch=E9 il tutto possa funzionare. In quasi tutti i micro (pic, hc11...) c'=E8 un contatore che puo' essere pilotato in qualche modo dall'orologio principale e che puo' assolvere la funzione della misura del periodo in maniera molto comoda.

P=2ES. come gi=E0 fatto notare, fai attenzione al quoting.

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Darwin

Si. Pero' hai bisogno di aspettare di pi=F9 per fare ogni misura. 10 s, per esempio, iniziano ad essere scomodi in certe applicazioni.

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Darwin

"Darwin" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@r23g2000prd.googlegroups.com...

Non si tratta proprio dell'orologio principale del microcontrollore, che deve essere sempre attivo perché il tutto possa funzionare. In quasi tutti i micro (pic, hc11...) c'è un contatore che puo' essere pilotato in qualche modo dall'orologio principale e che puo' assolvere la funzione della misura del periodo in maniera molto comoda.

ah si pardon,intendevo lo start del contatore software dei cicli,però ancora non ho capito la tecnica del periodimetro per arrivare a scrivere il software del pic

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amistad

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