Dunque la formula si puo' dire corretta infatti la reattanza e': Xl=w*L dove w=2*pi*f f=freq. di lavoro, pi=p greco
ovviamente si fa riferimento a segnali sinusoidali...se applichi un'onda quadra (che per fourier si puo' scomporre in sinusoidi) ottieni che ogni componente risente di una reattanza diversa.
Formalmente l'impedenza Zl associata e': Zl=j*Xl (j=unita' immaginaria per tener conto dello sfasamento ta I e V)
Supponendo di trascurare la componente resistiva della tua induttanza puoi cercare di ottenere una stima di L in questo modo:
- Applica una tensione SINUSOIDALE a L
- Misura col tester il valore efficace di V ai capi di L
- Misura col tester il valore efficace di I che attaversa L
si ha Xl=V/I per cui
L=V/(I*w)=V/(I*6.28*f)
cmq per avere un minimo di precisione in piu' l'ideale sarebbe disporre almeno di un oscilloscopio (visto che un impedenzimetro lo possiedono in pochi:))
Quindi l'idea di generare una frequenza fissa con un quarzo, poi con un normale tester digitale misuare la reattanza, e fare un rapido calcolo con la calcolatrice è da scartare ?
La mia idea era proprio quella, solo che non so come generare un onda sinusoidale a una certa frequenza (fissa) e nota.
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