misurare il consumo reale di un PC

non ho mai usato una pinza amperometrica quindi scusate la domanda=20 potenzialmente stupida

una pinza amperometrica economica tipo:

usata sui singoli cavi in uscita dalla PSU, potrebbe dare misure=20 affidabili (diciamo entro un 5% di tolleranza) del consumo reale di un=20 PC (ovviamente dalla sommatoria delle correnti) ?

la vicinanza degli altri cavi (fuori dal loop) o la difficolt=E0 di=20 centrare e tenere fermo il cavo potrebbe creare problemi?

toccando il cavo oggetto della misurazione questa viene alterata?

muchas gracias

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1
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ha scritto:

no, il consumo reale (io intendo quello sulla 230) sarà maggiore. c'è di mezzo l'efficienza dell'alimentatore che cambia relativametne alla situazione di carico. la pinza in questione non ha problemi s ela tocchi sui cavi (è isolata) e in buona sostanza non è influenzata da cavi vicini. kk

--
Bacio
Cai
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Claudia

Secondo me l'OP intende proprio il consumo dei componenti al netto dell'efficienza del trasformatore, per questo vuole misurare a valle di esso.

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Andrea D'Amore

Il 14/12/2011 12:10, Claudia ha scritto:

alla

forse mi sono spiegato male per _consumo_reale_del_ PC_ intendevo il consumo dei componenti=20 _escluso_l'alimentatore_

altrimenti sarebbe bastata una pinza amperometrica comune (quelle che=20 vanno solo in alternata) su uno dei due cavi della rete a 230 V che=20 alimentano la PSU (o uno degli economici misuratori di potenza=20 digitali che si trovano nei centri commerciali e misurano anche cos-fi)

a) e

so bene che =E8 isolata, ma quello che misura =E8 il campo elettrico e=20 visto che questo =E8 inversamente proporzionale al quadrato della=20 distanza quello che volevo sapere =E8 se nelle misure pratiche ci=20 potessero essere interferenze

da quanto leggo su wikipedia

deduco che potrebbe funzionare senza problemi (interessante anche=20 l'idea di creare dei loop per moltiplicare la sensibilit=E0)

comunque grazie per l'interessamento

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

Il 14/12/2011 17.23, not1xor1 ha scritto:

ciao per leggere l corrente continua la tua pinza amperometrica la vede, ma la sensibilità è un po pochina, 40A portata minima in DC va bé che è un

3999 di lettura ma il 2% di errore +3 digit ti porta imprecisioni dell'ordine di 80-100 mA vedi tu.... poi considera che nei pc gli assorbimenti NON son lineari ma tipicamente impulsivi.

ciao primula

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primula

Di un "coso" che per prima cosa prende l'alternata e la raddrizza?

a) e

Il campo elettrico fra che cosa? Tra il filo e la pinza (isolata dal resto del mondo)?

Ma i loop (le "spire") aumentano il "campo elettrico"? Funziona anche negli elettromagneti?

Saluti e TA.

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Tomaso Ferrando

"not1xor1" ha scritto nel messaggio news:4ee8dec6$0$1382$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

Presumo tu stia valutando l'acquisto di una pinza, altrimenti quello che chiedi l'avresti già provato per conto tuo. Imho sprecheresti tempo e soldi, i consumi di periferiche ottiche e magnetiche li trovi tra i dati tecnici, sui datasheet del produttore, mentre quello dell'hardware direttamente connesso alla scheda madre non lo puoi misurare con precisione perchè non hai modo di discriminare il consumo della scheda madre stessa da quello della periferica connessa (questo vale anche se la periferica è dotata di alimentazione ausiliaria esterna, come le schede grafiche). In più come saprai, CPU e schede madri, video, audio hanno assorbimenti estremamente irregolari e variabili, con picchi massimi che normalmente non vengono nemmeno mai raggiunti.

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Nox

Si spera che i fili siano isolati!

Saluti a contatto.

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Tomaso Ferrando

Il 14/12/2011 18:53, primula ha scritto:

e =E8

3 digit fanno 30 mA... comunque le correnti sui rail della PSU ATX=20 sono nel miglior dei casi pi=F9 di 1 A ... quindi +/-20 mA di errore +=20 30 mA... circa +/- 5% su 1A

per migliorare la precisione potrei riunire i vari cavi di pari=20 voltaggio eventualmente moltiplicando la corrente con dei loop=20 (dipende dalla lunghezza dei cavi se la cosa =E8 possibile o meno)

con la pinza impostata in corrente continua gli assorbimenti=20 dovrebbero essere livellati, mentre per il lato software le misure si=20 fanno in idle e full load cercando di disabilitare i servizi che=20 possono dare picchi di assorbimento poi

poi ovviamente come per tutte le misure si fanno le medie scartando i=20 valori anomali

in alternativa potrei realizzare un carico variabile con qualche=20 decina di 2N3055 per realizzare una serie di curve di efficienza=20 dell'alimentatore... una stufa... :-)

oppure potrei comprare una coppia di molex maschio/femmina e fare un=20 circuito di interfaccia che provochi cadute limitate di tensione=20 (qualche decina di mV al massimo) amplificandole con un amplificatore=20 operazionale e misurando quindi la tensione con un tester...

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

Il 14/12/2011 19:19, Tomaso Ferrando ha scritto:

)

rispondevo che se avessi voluto misurare l'assorbimento totale (PSU +=20 componenti PC) avrei potuto usare una pinza amperometrica in AC su uno=20 dei due cavi della 230V oppure uno degli economici misuratori di=20 potenza digitali

ovviamente per misurare l'assorbimento totale il misuratore di potenza=20 =E8 a monte della PSU quindi misura anche lo sfasamento tra la tensione=20 e la corrente assorbita dalla PSU

ata) e

un lapsus ... intendevo il campo magnetico generato dalla corrente=20 elettrica queste figure spiegano meglio quello che intendevo:

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

Andrea D'Amore ha scritto:

rispondo qui perchè al reply dell'op non posso acceder..... comunque il consumo che trova a ceh situazione si riferisce? intendo dire il pc non è che lavora in maniera continuativa anceh se a chi vi sta davanti potrebbe sembrare.... il consumo varia abbastanza....HHDD acceso o no, ottico in funzione o meno....insomma secondo me col tempo che ci vuole a fare le varie misure e con la pinza che vuole usare potrebbe trovare un valore ma anche il doppio...ceh senso ha un'indagine così!. kk

ps..la pinza amperometrica poi sarà semsibili al magnetico non all'elettrico!

--
Bacio
Cai
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Claudia

Il 14/12/2011 19:20, Nox ha scritto:

ovvio che non si tratta di misurare il consumo di una lampada a=20 incandescenza, ma i consumi reali di un PC sono spesso molto=20 differenti da quelli teorici e con un alimentatore sovradimensionato=20 spesso si sprecano decine di watt di corrente

le certificazioni 80+ sono per consumi tra il 20% e il 100% della=20 potenza nominale e molti PC moderni in idle (condizione in cui passano=20 la maggior parte del tempo se vengono impiegati per internet o lavoro=20 di ufficio) consumano 20-50 watt (a valle della PSU)

non mi interessa discriminare tra consumi di CPU e GPU, tanto pi=F9 che=20 ormai si troveranno sempre pi=F9 spesso integrate nello stesso die

le misurazioni si fanno in determinate condizioni software e hardware poi le misure in corrente continua non vengono influenzate pi=F9 di=20 tanto da picchi e nei test si fa la media di pi=F9 misure scartando=20 quelle che si discostano troppo

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

Il 15/12/2011 00:08, Claudia ha scritto:

re il

ta davanti

e e

hai presente l'hardware del PC? dischi ottici, a stato solido e "classici" hard disk hanno tutti linee=20 di alimentazione separate che non influirebbero sulle misure fatte sui=20 cavi che alimentano la motherboard (poi, ammettendo per assurdo l'impossibilit=C3=A0 di separare le misure d= ei=20 dischi dal resto, si pu=C3=B2 avviare da CD o chiave USB una distribuzion= e=20 linux che si carica tutta in memoria e scollegare il CD poi scollegare=20 la memoria di massa prima dei test)

diverse sezioni dell'hardware possono anche essere disabilitate via=20 bios o messe in standby via software

hai presente linux? puoi avviarlo senza X, impostare da riga di comando il processore alla=20 minima frequenza disattivando tutti i servizi che non servono e cos=C3=AC= =20 puoi fare un set di misure (di cui poi farai la media) del consumo minimo=

allo stesso modo puoi impostare da riga di comando il processore alla=20 massima frequenza e lanciare pi=C3=B9 istanze di programmi per il burn-in= =20 del processore si pu=C3=B2 approssimare il full load della cpu

non conosco programmi linux che sovraccarichino la gpu, ma presumo ci=20 sia qualcosa sul sito phoronix che permetta di stressare anche la gpu=20 volendo

volendo si possono anche fare test sui dischi nelle diverse condizioni=20 di lavoro (standby, idle, scrittura/lettura/randomizzata/sequenziale)

p.s. ho sbagliato a scrivere campo elettrico

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

Il 15/12/2011 07:21, not1xor1 ha scritto:

i

intendevo: si pu=F2 avviare da CD o chiave USB una distribuzione linux che si=20 carica tutta in memoria, scollegando poi la memoria di massa (CD O=20 chiave USB) prima dei test

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

quello che dicevo io =E8 che i picchi non sono istantane ma dipendono fortemente dall'attivit=E0 di quel momento del pc. anceh in idel mode ci sono molti programmi residenti che lavorano anceh s enon ne danno segnale. kk

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Claudia

s=EC s=EC capisco ma a cosa ti serve capire il consumo della parte in DC anche in questo caso...se vuoi minimizzare i consumi devi pursempre pagare la roba che prelevi dalla ac (e quidni di conseguenza compreso lo spreco dell'aimentatore) io faccio test per Energy star ecolabel e compagnia varia...ma , ripeto...si lavora (come normale) sulla 230!

kk

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Claudia

Il 15/12/2011 13:02, Claudia ha scritto:

C

per vedere quanto possano incidere sui consumi alcuni accorgimenti=20 (downvolt/downclock/impostazioni software) o per determinare=20 l'efficienza di diversi alimentatori (tramite differenza tra consumo=20 alla presa e all'uscita), cose di cui si dibatte in it.comp.hardware=20 dove la maggior parte dei poster consiglia di comprare alimentatori da=20

5-600 W per PC che nella peggiore delle ipotesi arriverebbero a=20 150-200 W di consumo a pieno carico CPU/GPU

l'alternativa sarebbe quella di fare un carico variabile per misurare=20 l'efficienza dell'alimentatore, sistema che adottano i tipi di=20 xbitlabs.com se non ricordo male

immagino una tensione di riferimento che alimenti tanti circuti di=20 transistor di potenza NPN collegati tramite i collettori alle uscite=20 della PSU (semplificando in maniera rozza giusto per dare un'idea di=20 quello che intendo)

non ho idea di quanto costino al giorno d'oggi i 2N3055... penso che=20 solo di dissipatori di alluminio si spenderebbe un bel po'

imprecisioni poi ci sarebbero per il fatto che gli assorbimenti delle=20 varie uscite - nell'applicazione reale - potrebbero essere differenti=20 da quelli dei test e determinare qualche variazione di efficienza

insomma la pinza amperometrica mi pare tutto sommato la soluzione pi=F9=20 semplice

--=20 bye !(!1|1)

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not1xor1

Dopo dura riflessione, not1xor1 ha scritto :

ma non sarebbe piu' semplice misurare la corrente a monte dell'alimentatore? faresti una misura unica che terrebbe in conto anche dell'efficienza dell'alimentatore.

Adriano

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adriano

Scriveva not1xor1 giovedì, 15/12/2011:

perche' con 5-600W hai un certo margine. Ho visto pc non reggere con alimentatori scrausi da 600W e andare perfettamente con alimentatori di marca da 480W. La scheda video (se ricordo bene una ATI all'epoca di fascia medio alta) dichiarava un assorbimento di 30A solo lei.

si, ma se vuoi fare misure cosi' di dettaglio da valutare le variazioni di assorbimento per esempio disattivando qualcosa da bios, sei sicuro che un apparecchio economico possa offrirti misurazioni che siano almeno un minimo affidabili? e comunque le stesse variazioni non dovrebbero ritrovarsi anche all'ingresso dell'alimentatore?

Adriano

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adriano

"not1xor1" ha scritto nel messaggio news:4ee988a9$0$1388$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

Stai sbagliando. La certificazione di cui parli certifica (...appunto) l'efficienza nella conversione AC->DC dell'alimentatore. La misurazione viene effettuata in 3 punti, applicando un carico fittizio che assorba il 20, 50 e 100% della potenza massima erogabile dall'alimentatore. Il grafico che ne risulta è una curva che vede l'efficienza di conversione raggiungere i valori più alti attorno al 50%. Quindi un alimentatore lo si dimensiona correttamente quando la potenza che è in grado di erogare è doppia rispetto alla potenza media richiesta dal PC durante il funzionamento normale (e di certo la condizione di idle non rientra nel "funzionamento normale"), a patto che la potenza massima erogabile sia sempre superiore alla massima assorbibile dal PC. Ergo se hai un Pc in grado di assorbire 300 ipotetici W e lo lasci tutto il giorno in idle assorbendo 30W, non puoi mettergli un alimentatore da 60W, perche manco lo avvii... Il mio PC può assorbire dalla rete al massimo 600W~ durante l'esecuzione di OCCT, durante l'uso che ne faccio per la maggior parte del tempo l'assorbimento è attorno ai 250-350W, quindi la scelta è caduta su un alimentatore da 620W Se l'uso che fai del tuo PC è lasciarlo acceso e a riposo tutto il tempo, io comincerei a pormi delle domande se fossi in te :)

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Nox

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