Parlo, se non ricordo male, dell'83. Niente cpu, che allora facevano fatica gi=E0 a multiplexare un display, e ovviamente niente dsp. Poco digitale e tanto analogico. Sempre se non ricordo male... In trasmissione oscillatore quarzato, divisore fino alla fondamentale, ulteriore divisore per la modulazione. Filtro passabanda lc sulla fondamentale, filtro passabanda rc attivo sulla modulazione. Quindi fondamentale e modulazione ambedue sinusoidali. Modulazione "di placca" su uno stadio a transistor in classe A, ossia modulando la tensione di alimentazione del finale. Modulazione credo intorno al
30%. In ricezione filtro passabanda lc sulla fondamentale, rivelatore sincrono con cd4066, filtro passabasso rc ativo sulla demodulazione, giusto per eliminare i residui della fondamentale. Il passaggio per lo zero della modulazione in tx liberava un generatore di rampa, il passaggio per lo zero della demodulazione in rx faceva il sample&hold del valore raggiunto dalla rampa, che andava poi ad una uscita analogica. La frequenza di modulazione non poteva essere troppo alta, altrimenti la banda stretta della capsula la appiattiva, e non poteva essere troppo bassa, altrimenti la risoluzione della misura decadeva. Filtri lc e rc richiedevano tarature accurate. Insomma funzionava..., ma che fatica...Ciao.
lucky