misurare alta tensione(sopra 50 kV)

ciao a tutti ho realizzato un generatore di alta tensione(penso sui 50 o 60kV, la scarica in aria libera è di circa 3/4 cm) e però adesso mi si è presentato il problema di riuscire a misurare la tensione di uscita. Lo stadio di uscita del generatore è costituito dal triplicatore di una vecchia televisione. Io ho pensato di utilizzare un partitore costituito da 10 resistenze di valore elevato (esempio 820k) e da una undicesime resistenza di valore basso(esempio 820 ohm). Mi basta misurare col multimetro la tensione ai capi della resistenza da 820 ohm e moltiplicarla per 10*(820k/820) cioè 10^4 per conoscere la tensione reale che è applicata alla serie. La resistenza equivalente che il multimetro vede tra i suoi terminali è circa 820 ohm(o sbaglio???) (considerando che ha una R di ingresso di qualche Mohm non altera la misura). Il problema è che ai capi delle 10 resistenze da 820k mi trovo circa 1/10 della tenione ai capi di tutta la serie ciò vuol dire che se ho in ingresso

50kV mi trovo 5kV ai capi delle resistenze. Volevo sapere se delle normali resistenze sono in grado di sopportare tale tensione. Qualcuno ha qualche idea di come poter misurare tale tensione??? Altrimenti pensavo di farlo con uno spinterometro ma sui testi di fisica e elettrotecnica ci sono valori discordanti sulla rigidità dielettrica dell'aria. Lo stadio di uscita è costituito dal triplicatore di una televisione. Che corrente posso riuscire a prelevare?? qualche milliampere??? ciao e grazie
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Freno Pasqualino
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Freno Pasqualino ha scritto:

La vedo molto dura. Supponiamo che usi il tuo partitore: Ai capi di ogni resistenza avresti 5000V, e quindi la corrente che scorre nel partitore sarebbe di 5000/820000=6mA. Che potenza deve dissipare ogni resistenza?

5000x0.006=30W! Ricomincia da capo, usando la Legge di Ohm. Aumenta il numero delle resistenze, fino a 50-100, e poi rifai i calcoli.

Per quanto riguarda la corrente disponibile basta che calcoli quanta potenza ti occorre sul primario. Supponiamo siano 100W, sul secondario avresti nel migliore dei casi 100/50000=2mA. In realtà molto meno.

Ciao. Giuliano

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JUL

Normali resistenze no, probabilemnte scoccherebbero degli archi o comunque l'effetto corona farebbe circolare più corrente del previsto.

Non dimenticare anche che P = V^2 / R, 5k^2 / 820k = 30W :)

Ciao,

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 Daniele Orlandi                                                        ???
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Daniele Orlandi

Io direi che non va bene una struttura con una lunga serie di resistenze di elevato valore ed una di basso valore alla fine. Come ti hanno già detto rischi degli archi elettrici. Usa una struttura a scala. Per esempio prevedi un primo stadio che riduca a metà la tensione, poi la dividi per 10, poi ancora per 200 e arrivi sui 15V. Devi dimensionare le resistenze in modo che il primo attenuatore non carichi troppo la sorgente oppure falsi la misura. Se poi la tensione è alternata con una serie lunga di resistenze rischi cammini capacitivi che le bypassano completamente, visto l'alto dV/dt. Vai di Thevenin e Norton. Buon divertimento.

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andreafrigo

ciao esistone delle resistenze apposite per HV (anche 20KV cadauna...)si trovano anche su RS e Distrelec.il multimetro ha circa 10M come impedenza di IN e su una R di 820K il segnale viene caricato e varia, se non vuoi caricare la sorgente devi avere una R circa 100 volte + piccola di quella di IN del multimetro.in tutti i casi occhio alle P che devi dissipare......... emilio

--
emilio punto rapezzi chiocciola brasimone punto enea punto it
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emi

Freno Pasqualino ha scritto:

ica

e di

A spannometro, intorno ai 40 kV (di solito si considera 1 kV/mm)

Quindi corrente minima.

Non =E8 abbastanza elevato, come ti hanno gi=E0 fatto notare. A parte le considerazioni di potenza, devi assorbire una corrente trascurabile perch=E9 la misura non venga troppo alterata dal carico. Direi che ~100 microA =E8 il massimo (assorbi comunque intorno ai 5 watt) e che meno ancora sarebbe meglio.

10 resistenze sono davvero poche, la caduta di tensione su ognuna non dovrebbe superare il valore indicato dal fabbricante, ma fino a ~500 V direi che ti puoi fidare.

Tornerebbe, alla fine, un centinaio di resistenze ognuna intorno al mega, con in fondo una da ~100k in parallelo al multimetro. Sarebbe consigliabile che la serie di R venisse messa in tubi di plexiglas.

No, e non solo per la potenza dissipata.

ti

Dipende da tantissimi fattori tipo temperatura, umidit=E0, precedente ionizzazione eccetera, quindi si va molto a capocchia. Ma non =E8 detto con l'accrocco di cui parliamo le cose andrebbero molto meglio. Io mi accontenterei dello spinterometro.

Hai pensato, eventualmente, a un elettrometro? Carico trascurabile, misura della reale tensione a vuoto, eccetera; per=F2 temo che calibrarlo sia non banale.

he

Molto ottimisticamente, e comunque con una considerevole caduta.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Freno Pasqualino ha scritto:

Qui un esempio di realizzazione:

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Paolo

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pieffe

ciao a tutti vi ringrazio per le informazioni. devo proprio ammettere che la potenza dissipata non l'avevo considerata (la rima non era voluta). Adesso guardo cosa riesco a fare. ciao a tutti e grazie

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Freno Pasqualino

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