Forse influisce la componente resistiva?
Forse influisce la componente resistiva?
Ho due strumenti, uno misura l'induttanza a due frequenze, 30kHz e 400kHz, l'altro a circa 500kHz.
Ho un'induttanza in aria e ottengo una misura di 95uH o 150uH a secondo della frequenza, mentre 150 col secondo strumento;
entrambe le frequenze e anche con il secondo strumento.
seconda le misure sono tutte identiche?
con una misura incontri la frequenza di risonanza dell'induttanza e con l'altra no. Come prova ulteriore, potresti mettere le induttanze in serie e vedere se ti restituisce la somma dei valori con entrambe le misure.
tanto si confonde. Quando il fasore ha una componente resistiva non piccola vedo che non riesce a capire se considerare l'oggetto connesso una resistenza o una reattanza e il display "balla" tra le icone di resistenza e L/C.
poi se Alvin ha l'HP quello sublime (non ricordo il
prova si capirebbe quasi subito cosa accade.
-- The man who invented autocorrect is dead. May he roast in piss.
induttanze commerciali sono misurate giuste entro il 10%.
Ora ho fatto un'altra prova. Le due induttanze avevano una differenza che forse spiega la questione: una era avvolta a mano, la piccola, e la seconda era fatta a macchina con le spire ordinate.
Adesso ho aggiunto uno strato di filo che per quanto ordinato rimane ondulante, inoltre non ha lo stesso spessore dell'avvolgimento che sta prima. Era 0.3 uH, adesso misuro:
0.44uH in bassa frequenza, 0.48 in alta, 0.55uH con l'altro strumento. Devo anche aver fatto una stupidata ad avvolgere sopra il nastroE' una situazione frustrante.
Il 03/11/2019 18:38, Alvin ha scritto:
Alvin, giusto per evere un'idea, di che strumenti parli. Cinesini, vecchi strumenti nostrani, surplus oppure roba professionale? Ciao
-- https://www.avast.com/antivirus
Il 04/11/2019 08:15, Gab ha scritto:
Il 03/11/2019 21:49, Alvin ha scritto:
l'ho scritto.
delle volte; al massimo gli manca il poter misurare altri parametri come per es. il Q che sicuramente cambia fra una bobina avvolta a mano
scartare gli errori, ma devo dire che quei cosini da 10 dollari che misurano un po' tutto mi hanno sorpreso non poco per l'accuratezza.
relativamente bassa; anche con le induttanze, basta che cambi la temperatura ambientale per variarne il valore. Se serve un valore preciso, almeno in partenza e derive a parte, l'unica secondo me
Prese intermedie, nuclei mobili ecc. sono tutte soluzioni possibili.
ed economico.
Il 03/11/2019 21:49, Alvin ha scritto:
Abbi pazienza ma che strumento usi? se si spende troppo poco non si puo' poi predendere la precisione..
realmente possibile costruire strumenti stratosferici
sbalordito, sembra davvero che non ci siano limiti.
certificare misure oppure in casi proprio come questo,
pare la nobilitate di un Agilent di classe rispetto a un coso da 10 euro.
che i riferimenti di tensione da qualche centesimo di euro possono sostituire quelli da rack in quasi tutte le applicazioni. Ovviamente non avrei mai detto che l'Elettronica sarebbe arrivata a questo.
Ora vorrei avere la giunzione Josephson dai cinesi a 50 euro, e credo che tra non molto ci arriveremo :D
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Il 04/11/2019 11:28, asdf ha scritto:
poi per valutare l'effetto ci voglio ore di rilevazioni strumentali e di
un'esperienza da professionisti. Certe volte i guai li vado a cercare.
In data novembre 2019 alle ore 18:38:26, Alvin ha scritto:
mi permetto di ripartire da capo la 2nda induttanza,ha volutamente un numero di spire maggiore per ottenere =
300 uH o ha solo il filo + grosso,e c'=E8 da capire perch=E8 con lo stesso numero = di spire risultino 300 uH?-- Questa email =E8 stata esaminata alla ricerca di virus da AVG. http://www.avg.com
Quale gruppo?
Il 04/11/2019 13:12, blisca ha scritto:
Sono due diverse.
Al momento propendo a pensare che l'avvolgimento disordinato abbia a che fare con la questione. Bisognerebbe sapere come fa lo strumento a determinare il valore per capire se rimane influenzato dal Q.
maggiore o minore.
"Strumentazione da laboratorio: riparazione, vendita, consigli e molto altro", ci stanno diverse tra le menti
dell'elettronica...
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Lo so, ci sono passato con lo Zverev (mentre i miei coetanei compravano "le ore" in edicola io giocavo con
abbastanza spazio per lasciare sulla basetta-basona spazio per condensatori e induttanze di compenso.
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alfio ha spiegato il 03/11/2019 :
questo pero' genera la domanda successiva: perche' fare un apparecchio misuratore di induttanza che permette di scegliere 2 frequenze molto diverse per fare la misurazione?
Alvin ha scritto:
Non potrai avere risposte sensate se non fornisci dati sensati:
1) dimensioni geometriche 2) numero di spire e diametro del filo4) supporto (basta essere sicuri che non ci sia niente di magnetico).
Non azzardo ipotesi. Quelle che ho letto mi sembrano fantasione, tranne (forse) quella di
dati che ho chiesto.
-- Elio Fabri
Il 04/11/19 12:54, Archaeopteryx ha scritto:
intendi i multimetri cinesi da 5 euro
e basta seguire qualche thread sul gruppo di metrologia di eevblog per rendersene conto
BTW ancora oggi dopo decenni lo stato dell'arte sono gli zener "sepolti" (in contenitore stagno ceramico o meglio metallico) sia come
tutte le altre tecnologie proposte successivamente non sono state all'altezza
i riferimenti da pochi centesimi sono bandgap che sbandano
termica sono migliori (e costano)
-- bye !(!1|1)
Il 04/11/2019 18:03, Elio Fabri ha scritto:
Strano che tu abbia bisogno delle dimensioni, spire e strati (da cui ti puoi ricavare il diametro del filo) per capire come mai cambia la misura al cambiare della frequenza.
bobina su supporto di plastica (o anche senza, non fa differenza) e non qualcosa di inusuale, che altrimenti avrei specificato. In aggiunta ho parlato di molto altro nei msg successivi e ce ne sarebbe abbastanza; quindi non capisco che informazione aggiunga il numero di spire, essendo 50 o 90 non vedo come possa influire sul fatto che una varia e un'altra (fatta a macchina) no. Mi sono spiegato?
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