Linee trifase, come le unisco? Problemi di fasatura?

Dunque, se io ho due pozzi con due pompe che spingono acqua su due tubazioni diverse, potrei con una banale congiunzione ottenere una tubazione più grande con una portata che è somma dei pozzi.

Adesso io mi chiedo: E' possibile fare la stessa cosa con l'elettricità?

Se io avessi 2 contatori indipendenti da 50 Kw l'uno e dovessi far funzionare una macchina che ne assorbe 70, esiste una soluzione analoga a quella dell'acqua?

Ho pensato di unire le fasi in parallelo, solo che mi è venuto il seguente dubbio: provo a far girare separatamente un motore trifase piccolo da entrambi i contatori indipendentemente e trovo la sequenza corretta dei fili che lo fanno girare allo stesso modo da entrambi i contatori. Segno quindi la sequenza corretta così: L1A, L2A, L3A + L1B, L2B, L3B essendo A e B i due contatori. Adesso unendo i tre fili ed estraendo una linea unica, dovrei avere 100Kw distribuiti al 50% sui due contatori. Ma se L1A è fasato diversamente da L1B, cioè, se quando il potenziale di L1A è a

380V il potenziale di L1B è diverso (per qualunque motivo: cabine diverse, centrali diverse), che succede?

Altro quesito: se i contatori fossero diversi? Esempio: 30Kw e 50Kw?

Mi scuso per l'ot (qui si parla di elettronica, questa è elettrotecnica) ma non ho trovato un Ng adatto.

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Krauss
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NON FARLO

A parte i problemi che potresti avere tu, immagina cosa potrebbe succedere quando l'ENEL toglie alimentazione a una delle due linee e tu la alimenti di ritorno.

NON FARLO

Ciao.

lucky

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lucky

Insomma non esiste soluzione (a parte la cabina al 15'000)? Neppure con rifasatori o diavolerie elettroniche?

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Krauss

Pensandoci bene questo non dovrebbe essere un gran problema, perchè quando la linea enel viene alimentata di ritorno da un contatore da 50Kw questo subirebbe un picco di assorbimento che comunque lo farebbe sganciare.

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Krauss

"Krauss" wrote in message news:sMK7b.309007$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it

NON FARLO

La linea alimentata di ritorno potrebbe essere completamente senza carico, e quindi nessuna protezione di massima corrente interverrebbe. Poi uno sventurato omino dell'ENEL potrebbe diventare l'unico carico... Ci sono soluzioni possibili per evitare questa situazione, ma devono essere portate a conoscenza e autorizzate dall'ENEL (caso di impianti privati di generazione di energia elettrica).

NON FARLO

Comunque tutti i tuoi dubbi sono fondati, e te ne dovrebbero venire altri approfondendo la questione.

Le spiegazioni che seguono sono a puro titolo accademico e non devono incoraggiare la sperimentazione. Bastano piccole differenze di fase o tensione tra una linea e l'altra per provocare grossi travasi di potenza attiva e reattiva tra le due linee. Ciò potrebbe facilmente farti raggiungere i valori di massima corrente anche senza alcun carico collegato. Tra l'altro i contatori ENEL non 'girano indietro' e quindi da una parte paghi e dall'altra non scali. La fase e la tensione di ogni linea dipendono da tutto quello che di costruttivo si trova lungo di essa. Ed inoltre la fase e la tensione di ogni linea dipendono dai carichi ad essa collegati e quindi sono variabili nel tempo. La fase e la tensione di ogni linea potrebbero già essere costruttivamente incompatibili con la connessione in parallelo, ad esempio per diversi schemi di collegamento dei trasformatori (stella, triangolo, zig-zag) o per diversi rapporti di trasformazione degli stessi. O potrebbe divenire costruttivamente incompatibile successivamente, in seguito a lavori ENEL. O potrebbe divenire incompatibile anche solo in seguito al variare dei carichi applicati a ciascuna linea nel tratto ENEL. In ogni caso non avresti nessun controllo e nessuna certezza di come il carico si ripartisce tra le due linee, e come già detto potresti addirittura avere travasi di potenza attiva e reattiva tra le due linee. Le spiegazioni sopra riportate sono a puro titolo accademico e non devono incoraggiare la sperimentazione.

NON FARLO

Scusa, ma non puoi chiedere più potenza all'ENEL?

Ciao.

lucky

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lucky

Conosci siti o enti di riferimento per trarre informazioni al riguardo? (adesso solo a titolo informativo visto che abbiamo risolto)

Più potenza non ce l'hanno voluta dare, obbligano alla cabina di trasformazione. Per questa ci vuole più di un anno e a noi serviva subito, Occorre "regalare" 12mq di terreno all'enel. Privatamente ci vogliono + di 50'000 euro e sempre un anno.

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Krauss

"Enrico" ha scritto nel messaggio news:bjqm98$93k$ snipped-for-privacy@newsread.albacom.net...

stabile,

La fase è un parametro indipendente dalla frequenza ( v(t)=V*sen(wt+phi) dove phi è la fase della tensione) ed è legata alla linea che alimenta il contatore (dal trasformatore MT/BT compreso in poi) e dalla corrente dei carichi che alimenta, cioè:

V=Val+Zl*Ial

dove V è la tensione al contatore del nostro amico, Zl è l'impedenza di linea e Ial è la corrente che attraversa la linea di alimentazione. Tutte le grandezze sono fasori (formate da parte reale ed immaginaria). Con l'operatore + si intende la somma vettoriale. Quindi la fase del fasore V dipende un po' da tutto ciò che c'è a monte.

Saluti

-- GG

Ogni giorno, ogni ora ti cambia: ma mentre negli altri la rapina del tempo è piú evidente, in te invece non è manifesta poiché non avviene sotto i tuoi occhi - Seneca

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GG

"GG" ha scritto nel messaggio

Quindi in pratica stai dicendo che c'è uno sfasamento causato dalle componenti reattive del circuito? Se è così allora ho capito... grazie.

Ciao,

Enrico.

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Enrico

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