"kfm" ha scritto nel messaggio news:iorr3n$8a8$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...
Qui c'è un armadietto in ferro sotto ad un palone, coperto di rovi, quando un qualche omino TI o similia vule accederci viene a casa mia a cercare un falcetto per farsi largo nella macchia ;)
no non ci passa , a dire il vero da quello che ricordo io non ci passava nemmeno un modem a 56k gli utenti si lamentavano che il modem a 56k va a 9600. il multiplex era stato inventato per la telefonia quando ci si trovava nella situazione di far stare piu utenti su un cavo anni 60 che serviva zone rurali con poche abitazioni , poi le case sono spuntate come funghi e nessuno aveva l'intenzione di spendere per cavi nuovi, in citta non veniva mai usato. poi dipendeva molto dal multiplex usato , in certe situazioni si mettevano in parallelo piu canali del multiplex . ti parlo di inizio anni 2000. oggi non so che soluzioni si adottino .
In linea di principio il modem poteva anche arrivare a 19200, ma forse c'era troppo rumore perché ci riuscisse. Oltre, se ben ricordo, ci vuole più banda e non va.
E no, l'adsl non ci passa, la banda per l'upstream sarebbe occupata, e oltretutto dovrebbe essere condivisa fra più utenti :)
E vero che sui cavi si inseriscono delle bobine per filtrare il segnale? Di preciso come funzionano questi filtri? Non si potrebbero semplicemente mettere all'inizio o alla fine del cavo? Ciao grazie
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Come si vede nell'articolo citato nel link, la pupinizzazione era indispensabile nei lunghi collegamenti in B. F. ; pero' con l'introduzione dei sistemi in alta frequenza e poi in PCM e' stato necessarie eliminare le bobine in quanto non permettono il passaggio delle frequenze superiori a quelle foniche.Piero
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tecnico ad un capo del cavo , altro tecnico a l'altro capo. cuffia telefonica in testa , ( qualcosa di simile ai telefoni da campo militatri ) collegati ad un doppino , facile da individuare . e poi coppia per coppia aiutandosi con l' ohmetro e parlando all'altro tecnico . si faceva cosi con i cavi piombati che dentro aveno i fili isolati con anonima carta color giallo marroncino , e d erano identificabili solo con trattini , righette, punti , stampati sulla carta .
queste cose si fanno proprio quando le ruspe tranciano il cavo . esiste sempre la possibilita di isolare il cavo in centrale . il cavo principale entra dai soterranei della centrale , e sale fino ad una rastrelliera , dove ordinatamente viene cablato qui sono presenti gli scaricatori , qui si puo anche interrompere il collegamento con dei semplici cunei da inserire in un apposita contattiera . si puo fare anche da software , agendo sulla centrale ( una volta non si poteva e lo si faceva fisicamente ) ecco la foto di una sala telecom dove i cavi esterni vengono cablati e collegati con la centrale da questo lato arrivano i cavi esterni
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da questo lato i doppini che vanno alla centrale
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qui puoi vedere gli armadia che ospitano una centrale siemens EWSD digitale gestisce sia linee isdn che pstn
Io personalmente chiamo un tecnico che lo sa fare! Il tecnico conosce lo schema del cavo, se ben ricordo quello che mi spiegarono tempo fa dei giuntisti Telecom si pare a contare le terne dal centroe queste poi si susseguono con uno schema preciso. La stessa cosa vale anche per i vecchi cavi, quelli con i fili avvolti in carta bianca o marroncina. Quindi niente cuffia come dice qualcuno, ma solo conoscenza dello schema, del resto ti immagini cablare un cavo a 1000 coppie urbano battendo i segnali con la cuffia? Quanto ci si mette? La cuffia serve quando ci sono dubbi o se si cerca un guasto, non per identificare le coppie. Insomma come per tutto serve conoscere lo schema, è un po' come il codice colori di resistenze e condensatori.
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