avendo la necessit=E0 di usare una tensione di 250V CC, ho provato a raddrizzare di rettamente la tensione di rete. Quando collego un condensatore da 150 microfarad 400v salta il termico per l'elevata corrente di spunto per caricarsi. Mettendo una resistenza in serie al condensatore risolvo il problema? di che valore la dovrei mettere?
ho fatto un paio di conti col cellulare, se son fatti bene l'impedenza del tuo condensatore dobrebbe essere circa 50 ohm; per una corrente di 6,3A (che non è da poco) che carico devi alimentare con la tensione raddrizzata?? ps: quando raddrizzi la 220 ottieni sui 314 e passa volt!!!! quindi se ti aspetti la 220 in continua sappi cha la tua tensione è ben maggiore
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Davide C.
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"pasquale" ha scritto nel messaggio avendo la necessità di usare una tensione di 250V CC, ho provato a raddrizzare di rettamente la tensione di rete. Quando collego un condensatore da 150 microfarad 400v salta il termico per l'elevata corrente di spunto per caricarsi. Mettendo una resistenza in serie al condensatore risolvo il problema? di che valore la dovrei mettere?
Piuttosto che una resistenza e' meglio usare un condensatore che non scalda, dipende da quanti mA ti servono. Nel sito in firma trovi lo schema di un alimentatore senza trasformatore.
Non capisco che conti hai fatto: se la reattanza del condensatore a 50Hz o a 100 Hz o cos'altro. In ogni caso il problema e` di inrush current, quando viene acceso il condensatore scarico e` temporaneamente un "cortocircuito" e questo fa scattare il magnetotermico (e da` un momento di brivido anche ai diodi :-))
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Franco
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
No, non risolvi il problema. O meglio, risolvi il problema della corrente di spunto, ma a quel punto il condensatore non serve piu` a molto in quanto gli metti in serie una resistenza molto elevata (ventina di ohm) e non filtra piu`. La soluzione e` di usare una ntc sull'alimentazione, direi da una ventina di ohm almeno, dimensionata per
0.5A - 1A di corrente a regime. Puoi mettere una R in serie al condensatore se pero` la cortocircuiti a regime con un rele', oppure una R sull'uscita del ponte raddrizzatore, al solito cortocircuitandola a regime con uno scr.
Con un condensatore da 150 uF e una corrente di uscita di mezzo ampere hai un ripple di circa 30V, con tensione di picco, come ti hanno gia` detto, dalle parti di 310V. TI va bene tutto questo?
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Franco
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Credo che gia` con 30V la resistenza da 100 ohm che alimenta l'integrato scaldi mica poco :-). Sicuro che sia proprio da 100 ohm?
Il circuito, *in linea di principio* puo` funzionare a tensione piu` alta cambiando i transistori, ma farei tanta attenzione ai ritardi per evitare crossconduzioni. Inoltre stai caricando un po' troppo le uscite dell'oscillatore: con 10V di alimentazione e` opportuno non tirare fuori piu` di un paio di milliampere.
Userei un circuito apposito di pilotaggio (tipo famiglia 2110, facendo attenzione alla bassa frequenza). Inoltre attaccarsi direttamente alla rete puo` dare degli scossoni non indifferenti :-).
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Franco
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la reattanza a 50 hz; ma ho dimenticato un 2 :P comunque lascia stare,non ripensavo che è collegato ad una fonte raddrizzata.. mi preoccupava la corrente che poteva attraversare il condensatore (in CA), penso esploderebbe in un tumulto di fuoco e fiamme,no?
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Davide C.
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