- un tondino di metallo largo come una moneta e alto 2 cm
- una bobina di rame alta 1 cm con 1000 spire
- una bobina di rame alta 1 cm con 100 spire
Le 2 bobine "abbracciano" il tondino metallo, ovviamente il filo delle bobine e' smaltato (le spire non fanno corto circuito) quindi ai capi delle bobine abbiamo 2 circuiti separati.
Sappiamo che se diamo corrente ad una bobina avvolta intorno ad un nucleo metallico creiamo un campo magnetico, sappiamo che quando il campo magnetico cresce o decade (es. durante l'inversione di fase di una corrente alternata), una bobina avvolta sul medesimo nucleo
trasformatore*** .
Ora: la bobina da 1000 spire e' nella base ed e' collegata al
220, nella base dello spazzolino c'e' il tondino e l'altra spira: quando lo spazzolino e' in sede si "forma" un trasformatore, il
*** spero tu capisca l'inglese, in questo vecchio filmato viene spiegato molto bene il principio base del trasformatore (al minuto 1:40)
possibili forme, la piu semplice e' il "tondino" che ho descritto nell' esempio.
le due bobine devono essere sullo stesso tondino, come fa a funzionare se qui i tondini sono due e separati? Oppure lo piastra di appoggio li mette i n comunicazione?
Allora se trattasi di onde radio, in teoria non ci sarebbe neanche bisogno che il globo con i led fosse direttamente a contatto con la piastra del car icabatterie.
Stiamo sempre in semplice, ma ti ho fatto l'esempio del tondino per
in ogni caso:
Al 99% in quel "piolo" che spunta dalla base di ricarica c'e' il ns famoso tondino, la bobina e' nella base dello spazzolino e quando si accoppiano ecco il nostro trasformatore :)
Osservazione pertinente. In effetti lo spazzolino e' l'esempio del trasformatore quasi perfetto. In realta' funziona anche se le spire non sono immerse nel campo ma, ovviamente, con una efficienza molto minore. Ed e' questo il sistema usato per i cellulari, la cosiddetta "ricarica wireless".
Baxandall) tra altre cose trovi anche filmati della trasmissione di energia wireless... tipo lampade che si accendono a distanza senza contatto diretto, ma grazie a bobine avvolte in aria parallele tra loro
In quello che ho smontato io il generatore andava a 125 KHz (la stessa dei RFID, onde lunghe) e il dispositivo raddrizzava e caricata tramite un banale LM317.
Beh insomma, il campo decade con l'inverso del quadrato, piu' e' vicino piu' energia si trasferisce. Nel mio caso erano a contatto, per la verita' l'utilizzatore era appeso al generatore tramite una calamita.
Poi ci sono i sistemi che captano l'energia dispersa della rete ENEL, si chiamano energy harvesting, ma non ho esperienze dirette.
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