Motore ad induzione

Cerco uno schema di regolatore elettronico di velocità per motori ad induzione, perchè ricorrendo al metodo classico del condensatore in serie come si sa, provoca un fastidioso rumore (anche se basso) causato dallo sfasamento. Esiste un progetto adatto per tali motori? Facendo una ricerca non ho trovato niente, tranne il classico commutatore con più condensatori.

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bipe
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"bipe" ha scritto nel messaggio news:bhb16t$n0f$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

provato con regolatori di velocità per motori tipo quelli che si usano per i ventilatori a soffitto?? (dimmer per carichi induttivi specifici per motori sia la RELCO che la TECNEL ne producono nei migliori negozi materiale elettrico) oppure ancora meglio ma ingombrante autotrasformatore universale entri con la 220V e hanno varie uscite a 110/180/200 se ti bastano!! o per finire ricambio VORTICE del regolatore di velocità dei propri ventilatori a soffitto reperibilità vedi sopra ciao paperino

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paperino

Il 12 Ago 2003, 17:30, snipped-for-privacy@libero.it (bipe) ha scritto:

Che io sappia la velocità dipende solo dalla frequenza sui M. a Induzione. Saluti

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Cugino.it

serie

... snip...

Se il motore di cui stai parlando è il classico asincrono a gabbia o rotore avvolto allora le possibili soluzioni sono:

1) azionamento soft-start (come consigliato da paperino). Si varia il valore efficace della tensione di alimentazione. Bisogna fare attenzione che questo sistema in realtà controlla la velocità del motore variandone lo scorrimento; ti puoi trovare a far funzionare il motore con scorrimento vicino a 1 (avviamento del motore). Ciò può essere critico se il motore che hai fra le mani non è progettato per questo scopo. Questo azionamento si chiama soft-start perchè è in grado di ridurre la corrente di avviamento del motore; raggiunto il regime di rotazione l'elettronica viene ** ESCLUSA **. La realizzazione di questo circuito è molto semplice. 2) azionamento tipo V/f. Si varia sia la tensione efficace che la frequenza di alimentazione del motore. Questo tipo di azionamento è il più adatto per il corretto funzionamento del motore per il fatto che agisce sulla caratteristica coppia/velocità della macchina e non sullo scorrimento. Anche in questo caso, a regime di rotazione basso è necessaria la ventilazione ausiliaria. 3) variazione resistenza rotorica. Se il rotore è accessibile, è possibile aggiungere in serie agli avvolgimenti rotorici dei reostati con i quali effettuare la variazione di velocità del sistema. E' chiaro che questi reostati di regolazione si trasformino in stufette durante il funzionamento della macchina.

Se hai bisogno di un azionamento che funzioni in modo continuo, devi scegliere la seconda soluzione (che è anche la più difficile da realizzare :-((( ).

Saluti

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GG

La regolazione dei motori ad induzione puo' essere fatta secondo tecniche differenti, regolare solo la frequenza, ma non la tensione, porta ad una riduzione del flusso magnetico al traferro e quindi una riduzione della coppia, ma se si alimenta un motore ad una frequenza superiore a quella nominale, allora non e' possiblile fornire una tensione tale che v/f sia costante in quanto v supererebbe il valore nominale, quindi sarebbe un disastro, quindi si blocca v = v nominale e si alza ancora f perdendo coppia, ma tenendo costante la potenza, pari a quella nominale, ricordo che vel di rotazione per coppia = potenza nominale. la coppia decresce quadraticamente rispetto alla frequenza, in questa zona di funzionamento. La soluzione migliore e' usare un PWM, ma i costi sono , penso, alti. Il PWM genera in uscita sulle tre fasi dei treni di onde quadre, la cui componente armonica principale ha una frequenza uguale a quella desiderata in relazione alla velocita' e coppia voluta. Il PWM lo si controlla o con i vettori di spazio, o a orientamento di campo.

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toglimi

... Ciao I motori ad iduzione sono i migiori motori possibili....basta non cercare d farli andare a velocita' diverse da quelle di progetto. Per queste esigenze servono ad es. i motori in continua, o quelli detti universali (motori in continua che funzionano anche in AC)o,in certe condizioni, i passo passo.

Esistono poi ancora i riduttori meccanici !!!! :-)

Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

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