Fusibile che salta alla disconnessione del carico

Sto riesumando svariati vecchi alimentatori, che utilizzavo quando ero ancora uno studente di chimica squattrinato con l'hobby dell'elettronica, con lo scopo di sbarazzarmene e di cui sto effettuando una cernita per valutare quali indirizzare verso l'ecocentro e quali verso ebay.

Uno in particolare (che devo ancora aprire), mi ha incuriosito per il problma che presenta. E' un 15V-0-15V 8A lineare con massa in comune, realizzato con 2 circuiti di regolazione indipendenti sui 2 rami di un secondario a presa centrale. Uno dei due rami quando si *scollega* il carico (5A) fa saltare il fusibile da ben 16A a protezione del singolo ramo. classica domanda: Che potrebbe essere successo?? :D

Ribadisco, devo ancora aprirlo e metterci le mani ma l'impazienza di riuscire a ritagliarmi un po di tempo da dedicargli mi spinge a portarmi avanti!

ai suoi tempi alimentava i mini-mainframe Diablo della serie 30, roba da museo dell'informatica!

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Nox
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Se il carico fosse induttivo, lo scintillone quando lo stacchi potrebbe generare una bella botta, e con i condensatori presumibilmente con

all'interno mietendo vittime. E' anche possibile che il regolatore stesso si trovi male con la linea di feedback instabile che segue il carico a razzo, sempre per colpa dei condensatori. Se poi ci fosse all'interno una protezione per extratensioni vecchio

Probabilmente basta un classico recapping.

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asdf

Il 15/01/2020 00:06, asdf ha scritto:

l'alimentatore con carico elettronico (serio, no accrocchio fatto in fai-da-me). Perplesso dal risultato ottenuto ho schiaffato dentro un fusibile nuovo riprovato con una lampadina solo per ritrovarmi con un altro fusibile bruciato di scorta.

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Nox

Il 15/01/20 00:06, asdf ha scritto:

in ogni caso anche il miglior alimentatore presenta sbalzi di tensione al variare del carico, anche se puramente resistivo, per il semplice ritardo della rete di controreazione

i migliori alimentatori commerciali hanno sovratensioni dell'ordine

rilevanti per ridurre queste sovratensioni

nelle migliori condizioni, un classico alimentatore con uA741 e 2N3055

e con condensatori in ordine con sovratensioni dell'ordine di frazioni di V

in presenza di condensatori in pessime condizioni tali picchi possono facilmente arrivare a diversi V e quindi essere sufficienti per fare saltare il fusibile

dopo aver scritto quanto sopra mi sono accorto che hai specificato che l'alimentatore era in uso in un computer (con google non ho trovato niente in proposito)

difficilmente ci sono ua741 e 2N3055 comunque il discorso del ritardo della rete di retroazione rimane valido...

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not1xor1

Bei tempi. Quello che mi feci nel lontano ottantaqualcosa non ne vuole sapere di rompersi. Vorrei una scusa per cambiarlo, ma lui niente: posso

Classico schema con 741 e coppia di 2n3055, se ricordo bene pilotati dal

emettitori ad equilibrare il beta e limitare la corrente a qualche A. Fa un po' di ronzio per via del trasformatore antico e sulle apparecchiature audio per qualche condensatore ormai rinseccolito,

avevo misurati una manciata presi da un fondo di laboratorio risalente probabilmente agli anni 70, e funzionavano tutti alla grande: ESR

di trasformatorone toroidale (ne ho a secchiate) + altra coppia di 3055 (anche loro vintage ed autentici, mi pare SGS o Motorola, col cavolo che prendo i tarocchi online), uno strumentino digitale e qualche ammennicolo

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asdf

L'alimentatore da apparato che avevo fatto 'nta anni fa, col 723 e un MJ802 come finale mi brucio' un finale, avevo fatto un corto. O forse era per lo scintillone.

Dopo aver messo un diodo tra i due poli di uscita, il problema non si e' piu' ripresentato. Magari e' questione di protezioni ed hai un condensatore sulle boccole di uscita di generose dimensioni. Vedi anche il perche' dei diodi di protezione del 317.

Fabrizio (hope it helps)

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Bowlingbpsl

Il 15/01/2020 10:47, not1xor1 ha scritto:

Tanto per dire: Oggi son riuscito a ritagliarmi un oretta per aprirlo. Devo dire che

buona fabbricata in USA, Germania dell'ovest e Italia. Bello quando i cinesi stavano ancora tutti nelle risaie.

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essere una cosa positiva se hanno ritenuto quei due condensatorini assiali sia tutto cio che serve. Comunque non avendo molto tempo mi sono limitato a verificare lo stato delle due lattine di redbull da 33000 uF che livellano l'uscita del raddrizzatore prima dei fusibili dei due rami, visto che se son andate quelle mi costa meno buttar via tutto. Sorpresa sorpresa, l'oscilloscopio sembrerebbe del parere che le lattine siano ancora in ottima forma e conservino 37900 e 38800uF,

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Nox

Il 16/01/20 22:53, Nox ha scritto:

utta

che la resistenza equivalente di questi aumenti di 1 ohm per far aumentare di 4-5 volte i picchi alla sconnessione del carico

e ti metti i guanti spessi in neoprene per aprirlo? :-)

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not1xor1

Il 16/01/20 22:53, Nox ha scritto:

bello prima dell'avvento dei turbo-liberisti (a partire da Reagan e

successo a cavallo tra l'800 e il 900) di creare monopoli e oligopoli

a furia di acquisizioni sono spariti molti produttori di componenti e a forza di inseguire il profitto immediato e ad ogni costo (con esiti a volte criminali come boeing con aerei pericolosi, con crack nelle

molte linee di produzione diminuendo l'offerta di componenti e aumentando i prezzi

molti componenti in contenitore metallico e ceramico semplicemente non

persone con le competenze necessarie per effettuare riparazioni che

regole capestro dei fornitori ad aspettare l'assistenza autorizzata con mezzi che rimangono bloccati per mesi

perfino gli agricoltori americani comprano trattori vecchi di 30-40

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not1xor1

Il 17/01/2020 06:24, not1xor1 ha scritto:

Sono quelli spalmati di neoprene da meccanico. Non mi andava troppo di sporcarmi le mani e dovermele lavare con l'acqua gelida del garage :D

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Nox

C'entra di sponda ma leggevo l'altro ieri che ormai attorno a un'automobile ci sono circa cento milioni di linee di codice, ampiamente al di sopra delle missioni

anni che mi restano di guida. Non ho nessuna intenzione o almeno non vorrei, dover andare da chi dice il produttore, quando, come e soprattutto alle sue condizioni.

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- Che splendida coppia, da quanto siete sposati? 
- Io tre anni, e lui cinque.
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Archaeopteryx

Il 17/01/20 14:32, Archaeopteryx ha scritto:

tranquilli :-D

scherzi a parte riguardo le auto l'insensatezza maggiore dopo le tante precedenti idiozie politiche ambientali (promozioni di biocarburanti che hanno portato alla deforestazione e ad un aumento di emissioni complessivo superiore a quello dei carburanti fossili, stufe

venga presa alcuna misura per scoraggiare la diffusione dei SUV

auto in caso di incidente (sia per le dimensioni che per l'energia

di un notevole incremento delle emissioni da trasporto privato (non

l'articolo) cui va aggiunto il particolato da usura asfalto e pneumatici (per esempio nel mare della California il 60% delle microplastiche viene proprio dagli pneumatici) e le maggiori spese (e inquinamento) causate dal conseguente aumento di frequenza di manutenzione delle strade

e ora nel nome della salvaguardia dell'ambiente e della riduzione delle emissioni di gas serra cosa fanno le case automobilistiche? propongono SUV elettrici da 2-300hp... o almeno questi sono quelli che vengono pubblicizzati dai giornalisti (ignoranti, stolti e foraggiati dai produttori) di vari quotidiani

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not1xor1

E' una causa persa; a me quando ne vedo passare uno sorge l'identica sensazione che qualcuno stia saccheggiando una serie di beni letteralmente vitali che appartengono anche a me. Ma se vedi il NG di auto o i miei amici su FB appassionati di 'ste robe, alla minima osservazione

tutto legittima per sentirsi rispondere che se uno si sente sicuro a guidare in autostrada a 200 all'ora nessuno deve poterglielo contestare e che "i mezzi di oggi lo permettono con elevata sicurezza". Pagata, se mai questa sicurezza non fosse del tutto illusoria, al prezzo di un enorme impatto ambientale.

Come sempre l'offerta segue la domanda e se anche pagassero i giornalisti per spingere verso mezzi meno impattanti credo che il risultato cambierebbe poco.

La questione ambientale, per me viene a breve distanza dopo quella fiscale e familiare. Quasi vorrei che funzionasse la PNN di Laureti per andare su un altro pianeta con non oltre 500 milioni di abitanti :D

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- Io tre anni, e lui cinque.
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Archaeopteryx

Il 18/01/20 09:18, Archaeopteryx ha scritto:

i

(poi ci sono altri fattori tipo attrito rotolamento, efficienza motore, ecc.)

lo stesso vale per l'energia cinetica: 1/2mv^2, quindi una macchina che va a sbattere a 200 all'ora deve dissipare un energia 100 volte superiore rispetto ad una macchina che va a sbattere a 20 all'ora

ecc.

negli ultimi anni hanno sperimentato un paio di sistemi non inerziali che apparentemente sembravano promettenti poi hanno capito che c'erano solo errori di misura

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not1xor1

Il 17/01/2020 06:24, not1xor1 ha scritto:

Alla fine credo di aver risolto, dopo aver provato fuori circuito ogni singolo componente, fatto prove sostituendo i transistor, ecc e non trovando nulla di guasto, mi sono reso conto della cappellata che avevo fatto...

sovratensioni tarato in maniera oltremodo sensibile.

Decenni fa dopo l'ennesimo fusibile interno legittimamente bruciato per sovraccarichi o cortocircuiti accidentali devo essermi rotto le palle di aprire tutte le volte l'alimentatore per cambiar fusibile, quindi l'ho innocentemente portato all'esterno su un portafusibili da pannello allungando di conseguenza di una 20ina di centmetri la tratta di cavo che separa l'elettronica dei +15 dal suo condensatore di livellamento che evidentemente non livella solo l'uscita del raddrizzatore ma ha anche un ruolo fondamentale nell'attenuazione dei transienti. In sostanza come da "profezia" il lieve aumento di resistenza dei cablaggi sommato all'inevitabile lieve aumento dell'esr del condensatore

fare innescare di continuo l'SCR.

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Nox

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