Ok il discorso delle lampadine, recepito! :-) ..a parte che il minimo taglio che ho è 15W... :-/vedrò di recuperare il necessario. il secondario: allora, fo le prove e leggo, ad esempio, che ha una tensione di uscita (sotto carico blando) di ..26v. A questo punto compro un trasformatore 220 -> 26, sostituisco all' originale
110 ->26 e sono a posto..o no? Le batterie sono da 1,6 Ah, e vengono caricate in un'ora. Con un trasf da 3A dovrei starci....secondo me... Sbaglio?
Funziona solo con alcuni tipi di UPS, con uscita a presa centrale (che si puo' appunto pensare ad un bifase, con la presa centrale, in genere collegata alla massa - non la terra! - come neutro). Normalmente gli UPS economici (quelli che si acquistano per PC) hanno l'uscita monofase e quindi la tua idea non puo' funzinare direttamente. Pero' l'ingresso del trasformatore e' in genere una presa centrale, ma a 12V nominali, provenienti dalla batteria. Come esercizio intellettuale (senza alcun risvolto pratico), potresti pensare di "prelevare" la corrente alternata bifase 12VAC da quel punto, passarlo attraverso un trasformatore a doppio nucleo ed ottenere 110V+110V. Ma a questo punto fai prima ad acquistare un trasformatore 110V-220V.
Lascia perdere, la soluzione piu' pratica (anche per il portafogli) e' un TF
110V/220V. Un'autotrasformatore costa anche meno.
Se usi abitualmente il trapano in trasferta (per lavoro ?) e devi caricare li' il cordless, prendi un piccolo TF 110V-220V (credo che 10-20W bastino, leggi il valore di targa sul caricatore).
Se invece usi il trapano solo a casa o in ogni caso non porti mai via da casa il caricatore, prendi in considerazione una visita al rottamatore. A parte trovare qualche vecchio stabilizzatore TV (che ti da' anche l'uscita a 110V con ingresso 220V) se hai fortuna trovi qualcosa di grosso da portare via per poche decine di euro. E cosi' puo' acquistare tranquillo dagli USA anche roba grossa :-)
Io ho un autotrasformatore da 3kW (costato praticamente niente) che uso sia per fornire 110V quando mi servono, sia per ottenere 380V per far funzionare, con il condensatore, attrezzi da 380V trifase. Infatti molti non sanno che per far funzionare correttamente con la monofase un motore trifase 220V, non basta solo il condensatore, ma ci vuole anche la tensone giusta. Infatti i motori per uso con il monofase 220V sono in realta' motori trifase a 130V. Se quindi volete usare un motore 220V trifase con il monofase 220V dovete, oltre che aggiungere il condensatore, aumentare la tensione per un coefficiente radice quadrata di 3, cioe' portarla a 380V.
Ehhh??!? Ma l'UPS non è mica staccato dalla rete? Magari stai misurando una tensione con alta impedenza in serie dovuta ai filtri antidisturbo. Vedrai che se ci attacchi una lampadina non si accende.
non puo funzionare, nella rete elettrica , puoi prelevare corrente tra una delle 3 fasi e terra semplicemente perche la terra fa da conduttore comune , se nella cabina di trasformazione un capo del trasformatore non andasse a terra il circuito non si chiuderebbe. tanto per fare un esempio molto semplice , prendi un generatore portatile di quelli con motore a scoppio, lo accendi e lo tieni isolato da terra , se ha un morsetto di terra non lo adoperi, poi prendi un filo e lo metti a contatto con una fase, lo colleghi ad una lampadina che a sua volta andra a terra, la lampadina non si accendera perche il circuito non e chiuso , altro discorso se il generatore e messo a terra .
In teoria si', il tuo caricatore potrebbe variare le tensioni di uscita. Idem con i motori elettrici (che hanno meno coppia e questo potrebbe portare a surriscaldamento). In effetti non ho ancora capito perche', agli inizi, in europa hanno deciso di standardizzare la frequenza a 50 Hz (diminuendo l'efficienza di trasmissione e di funzionamento dei trasforamtori di un
15%), proposta dalla AEG con i suoi prodotti. Ed anche gli inglesi, perche' hanno ceduto il 60 Hz dopo la seconda guerra mondiale ?
Puoi pensare ad un trasformatore ove l'avvolgimento primario e' usato anche per il secondario (con risparmio di rame). Ha il vantaggio/svantaggio (dipende dai punti di vista) di non isolare la rete secondaria da quella a monte. Questo e' utile, ad esempio, se si vuole usufruire degli impianti di protezione a monte (differenziale). Questo e' uno svantaggio se invece si vuole che l'impianto a valle sia completamente isolato da quello a monte.
Solo in un punto e possibilmente elettroliticamente (o come cavolo lo scrivete in italiano). Anche il neutro e' collegato a terra. Ma il collegamento lo deve gestire il fornitore di energia. Non si devono aggiungere nuovi collegamenti faccendo "ponti" a casa propria. Ho l'impressione che ti devi studiare tutta la teoria di come si metta a massa e a terra, oltre a nozioni sulla schermatura elettromagnetica.
In ogni caso, per togliere ogni dubbio al lettore, gli dico di collegarsi direttamente ai capi in uscita dal trasformatore (cosi' non si sbaglia). E con queste osservazioni su masse/terra capisce che non e' un banale sfizio.
Come autotrasformatore puoi anche usare un trasformatore di recupero, con qualsiasi tensione di uscita, che abbia il primario a 110 + 110 V. Trasformatori di questo tipo erano usati con un cambiatensione (un ponticello mobile) per far funzionare l'apparato in cui era montato sia a
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