Dubbio su dissipatore

Ho un piccolo dubbio. Supponiamo di avere un componente che scalda da dissipare, per esempio un TO220. Supponiamo inoltre che tale componente, per ragioni mistiche, sia già avvitato su una piastrina metallica piana e che sia nota la Rja=Rjc+Rca.

Non potendo svitare il TO220 dal suo dissipatore piano ed essendo la Rja troppo alta per garantirne il funzionamento, è necessario applicare un ulteriore dissipatore montandolo direttamente su quello già esistente.

Domanda: essendo nota la Rth_D del nuovo dissipatore, come mi comporto per il calcolo della nuova Rja? Faccio Rca_new=Rjc + Rca//Rht_D ? Sostituisco Rth_D e scrivo Rja_new=Rjc + Rth_D?

Grazie Ste

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Feynman sarebbe riuscito a spiegare la meccanica quantistica a una
gallina, ma non sarebbe stato superficiale. [cit. Boiler, i.h.e. 21.01.2006]
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PeSte
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Celsius wrote: [...]

avevo pensato ad una ventolina, ma preferivo avere il suffragio di qualche numero

di principio direi che non è male...la tengo come ultima risorsa se non ne vengo fuori con i numeri ;-)

Ste

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Feynman sarebbe riuscito a spiegare la meccanica quantistica a una
gallina, ma non sarebbe stato superficiale. [cit. Boiler, i.h.e. 21.01.2006]
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PeSte

la butto lì, tanto per parlarne... l'ultima volta (con l'aiuto di Massimo Ortolano) la conclusione sul discorso dei 2 componenti ed 1 dissipatore era questa:

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Rha < (T1max-Ta-(Rjc1+Rch1)*P1)/(P1+P2)   *e*
Rha < (T2max-Ta-(Rjc2+Rch2)*P2)/(P1+P2).
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ice

"PeSte" ha scritto nel messaggio

Io ci metterei una ventolina cosi' eviterei di rompermi la testa con tutti quei calcoli che probabilmente, all'atto pratico, risulterebbero imprecisi. Normalmente per dimensionare le mie alette uso il sistema del dito, se mi scotto metto un'aletta piu' grossa, sara' un sistema rozzo ma funziona egregiamente (salvo scottature).

Ciao Celso

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Celsius

mah...mi viene da pensare una cosa del genere...il componente (e quindi il flusso di calore) non "vede" quanti dissipatori ci sono collegati...il calore vede il letto di un fiume e ci si butta dentro...il livello dell'acqua (temperatura) dipende dalle dimensioni del letto....se avvito un secondo dissipatore sul primo, ammesso di fare una giunzione a resistenza termica nulla, realizza alla fine un tuttuno...pertanto mi sto convincendo che sostituire la resistenza termica del nuovo dissipatore a quella vecchia non è una cattiva idea...bisogna al limite inserire un termine dovuto alla giunzione tra i due.

Ste

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Feynman sarebbe riuscito a spiegare la meccanica quantistica a una
gallina, ma non sarebbe stato superficiale. [cit. Boiler, i.h.e. 21.01.2006]
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PeSte

Io mi comporterei come se la piastrina metellica piana non esistesse, penso che al limite faccia calare la resistenza totale.

Quindi farei tutti i conti come se dovessi montare il TO220 direttamente sulla nuova aletta, penso che la presenza della piastrina, se il nuovo dissipatore è grosso, passi inosservata o al limite diminuisca la Rja totale.

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Francesco Sacchi

Francesco Sacchi wrote: [...]

Si, me ne sono convinto anche io...mi prenderò un po' di margine per via della giunzione tra i due dissipatori.

Grazie Ste

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Feynman sarebbe riuscito a spiegare la meccanica quantistica a una
gallina, ma non sarebbe stato superficiale. [cit. Boiler, i.h.e. 21.01.2006]
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PeSte

Bella domanda - ma tu con 'sti dissipatori checci fai!?

Ti scrivo come penso si potrebbe calcolare; credo, però, che se vuoi essere sicuro di ciò che capita l'unica sia fare una misura.

A occhio (attenzione che so' guercio) direi che nessuna delle due equazioni che hai scritto possa essere considerata valida e, a naso, scriverei così:

Rja = R_j-h1 + (R_h1-h2 + R_h2-a)//R_h1-a

dove

R_j-h1 = R_jc+R_c-h1 è la resistenza termica tra giunzione e il primo dissipatore

R_h1-h2 è la resistenza termica tra i due dissipatori - secondo me questo può essere un termine imporante: quanto bene riesci a fare aderire, senza lasciare vuoti, un dissipatore con l'altro?

R_h2-a è la resistenza termica tra il nuovo dissipatore e l'aria - secondo me, però, questa resistenza è un po' più alta di quella che tu hai chiamato Rth_D.

R_h1-a è la resistenza termica tra il nuovo dissipatore e l'aria - anche in questo caso, secondo me, questa resistenza è un po' più alta della Rja che hai indicato tu.

Ciao, Massimo

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Massimo Ortolano

i "ciàrighì" (a Brescia uova occhio di bue, pota) ;-)

si, mi sono convinto che è questo il punto delicato...farò in modo che le facce siano belle planari, metterò "il dentifricio" e stringerò bene il tutto!

Ste

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Feynman sarebbe riuscito a spiegare la meccanica quantistica a una
gallina, ma non sarebbe stato superficiale. [cit. Boiler, i.h.e. 21.01.2006]
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PeSte

Un bel giorno PeSte digitò:

Suppongo che per Rjc tu intenda la resistenza dell'interfaccia termica fra dissipatore e componente, e per Rca quella fra dissipatore e ambiente.

Secondo me la resistenza totale sarà Rjc+Rjc2+Rth_D, dove Rjc2 è la resistenza dell'interfaccia fra i due dissipatori, che dipende da questioni geometriche che prescindono dalle informazioni che hai dato (e che trovo alquanto difficile da determinare analiticamente).

--
asd
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dalai lamah

Nessuno dei due. La resistenza totale e` data Rjc+Rth_D + la resistenza di conduzione del vecchio dissipatore, che tipicamente e` abbastanza minore di Rca del vecchio dissipatore.

Se il vecchio dissipatore e` una lamina, con il transistore su un lato e il dissipatore nuovo sull'altro, puoi (sovrastimando la resistenza di conduzione), calcolare la resistenza termica di un blocchetto del metallo del vecchio dissipatore con lunghezza pari al suo spessore e sezione pari a quella del TO220. Non consideri gli effetti di bordo, che non credo siano troppo grandi. Devi anche considerare il fatto che il contatto fra il nuovo dissipatore e quello vecchio ha una resistenza e che sarebbe opportuno mettere della pasta termica.

Se metti un disegno quotato si puo` provare a fare un conto approssimato.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

ah, ecco svelato l'arcano...mi mancava il concetto di resistenza di conduzione...vedo di cercare qualche info a riguardo.

[...]

si, si...era già in conto una bella spatolata di "dentrificio"

Allora, posso descriverlo di massima _dimensioni in mm 50 x 50 x 3 _materiale alluminio Da una parte c'è l'elemento che scalda e dall'altra voglio fissare il nuovo dissipatore.

Grazie

Ste

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Feynman sarebbe riuscito a spiegare la meccanica quantistica a una
gallina, ma non sarebbe stato superficiale. [cit. Boiler, i.h.e. 21.01.2006]
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PeSte

Supponendo un TO220, con opportune semplificazioni la resistenza termica di conduzione viene al max 0.1 K/W (in realta` dovrebbe essere minore). Poi c'e` quella di contatto con l'altro dissipatore, che dovrebbe essere dello stesso ordine di grandezza.

Da notare che il dissipatore nuovo presentera` una resistenza termica un pochino piu` bassa di quella dichiarata dal costruttore, perche' il calore che lo raggiunge proviene da un'area piu` grande rispetto al singolo transistore. In pratica il nuovo dissipatore e` piu` spesso, e quindi migliora (marginalmente) la sua capacita` di dissipare.

Ciao

Franco

Adesso devo cercare di capire perche' non si vede la firma

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Franco

grazie mille Franco.

Happy Easter (ma si dice così? mah)

probabilmente Wittgenstein è già in ferie ;-)

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PeSte

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