Disturbi caldaia

Salve gente, ho costruito una scheda con pic a bordo e l'ho installata nei pressi di una caldaia. Mi succede che quando la caldaia va in accensione la scintilla generata a 20 KV tra due elettrodi mi manda in palla il pic. Collegando l'oscilloscopio trovo sulla linea dei 5V un disturbo con ampiezza picco-picco fino a 60V e durata di circa 200 nS. Il disturbo mi sembra di tipo irradiato e non condotto in quanto ho provato a togliere tutti i cavi compresa alimentazione e facendo partire la caldaia misurando sempre tra i 5V mi ritrovo pari pari il diturbo quindi la scheda capta queste extratensioni anche da spenta. Ora come posso tutelarmi? ho provato a mettere la scheda in un contenitore d'acciaio e ho collegato sia la carcassa a terra come anche il negativo di alimentazione ma non cambia niente. Consigli per immunizzarmi in qualche modo?

Gaetà

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gaetà
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Il giorno Thu, 18 May 2006 09:12:29 +0200, snipped-for-privacy@tiscali.it (gaetà) ha scritto:

I disturbi si fremano con schermi e filtri. Se gli schermi non bastano occorre filtrare.

Devi cercare di capire da dove entrano i disturbi, di solito dei fili, e mettere dei filtri appropriati su questi ultimi.

Ce ne sono di molti tipi.

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in particolare gli EmiFil servono al tuo scopo.

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Questo maturalmente presupponendo che tu abbia fatto un buon pcb con bypass sugli integrati e zone di massa.

-- ciao Stefano

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SB

gaetà ha scritto:

60V mi sembrano veramente un'esagerazione. Dovresti aver bruciato tutto. Lasciami fare una domanda stupida: Sei sicuro che non sia la sonda dell'oscilloscopio a raccogliere gli spikes? Hai provato a mettere qualcosa tipo Transzorb, Zener, MOV, in parallelo all'alimentazione?

Ciao. Giuliano

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JUL

JUL ha scritto:

Solitamente si aggira tra gli 8Vpp e i 35Vpp ma arriva a picchi di 60Vpp. La domanda non mi sembra stupida anzi me l'ero posta anche io. Bè il pic ha funzionamenti anomali quindi qualcosa succede ma a questo punto come faccio a discriminare il disturbo che ho sulla scheda da quello che capta la sonda? Ho provato a mettere un zener in parallelo ai 5V ma non cambia nulla, ho provato con una bobina in serie da 160 microH e neanche. Metto una foto di una misura fatta sul circuito alimentatore con tutto il resto della scheda tagliata via (così so che le altre piste non mi influenzano con loop o roba varia escludendo anche le linee I/O)

Guarda l'immagine cliccando

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gaetà

gaetà ha scritto:

Beh, la prima cosa che farei sarebbe di misurare fra negativo e negativo, ossia pinzetta di massa e puntale collegati insieme sul negativo del 5V. Se vedi la stessa cosa, allora è la sonda, altrimenti è un disturbo indotto. Ma come? Non posso credere che arrivi via etere, deve per forza arrivare da un filo che esce dalla scatola. Non ho la sfera di cristallo e quindi non posso fare supposizioni su come il tutto sia in relazione con la caldaia. Nel senso che non so se il PIC è anche collegato o solo vicino alla caldaia. Pensa che un normale accendino piezoelettrico provoca una scintilla simile, ma il PC che ho davanti non si è mai bloccato per quello. (Spero). E dire che di scintille ne faccio tante!

Giuliano

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JUL

JUL ha scritto:

La misura tra negativo e negativo l'avevo fatta e mi ritrovo pari pari il disturbo, quindi significa che è la sonda che capta il segnale! Ecco spiegato perchè mi ritrovavo il disturbo sulla linea 5V anche con la spina di alimentazione staccata. E allora come faccio a discriminare il disturbo reale sulla scheda da quello che capta la sonda e quindi a risalire da dove entra il disturbo se non lo vedo sull'oscilloscopio?

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gaetà

gaetà ha scritto:

Che tipo di sonda usi? E' una con cavo schermato e attenuazione 10 a 1? Hai per caso un ingresso a 50 ohm? Come è collegato il PIC alla caldaia? Usi il watchdog? Non sono un esperto di PIC, ma so che, se usi il watchdog, in caso di "salto" o blocco del programma, puoi ripartire dall'inizio.

Giuliano

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JUL

Il giorno Thu, 18 May 2006 15:26:05 +0200, snipped-for-privacy@tiscali.it (gaetà) ha scritto:

Non puoi vedere disturbi asincroni di quel tipo con un oscilloscopio, l'unica cosa che puoi fare è filtrare bene tutti i fili in ingresso alla scheda e mettere una scatola metallica (meglio il ferro dell'alluminio) in modo da avere solo i connettori passanti e filtrati.

-- ciao Stefano

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SB

Il giorno Thu, 18 May 2006 16:37:52 +0200, SB ha scritto:

dimenticavo, scatola messa a TERRA

-- ciao Stefano

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SB

JUL ha scritto:

Uso la sonda originale Tektronix, schermata e con attenuazione a 10.

Spiegati meglio

Non è collegato, è nei paraggi. L'unica cosa in comune è la 220V di alimentazione

Non uso il wacthdog da quando dagli ST6 sono passato ai pic. Il problema non è solo il fatto che a volte si inchioda il programma o che lo segue a salti non contigui ma c'è anche che questo disturbo mi porta tutti i dati contenuti in EEPROM a 255 con conseguente perdita di impostazioni e dati.

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gaetà

SB ha scritto:

Perchè non potrei vedere il disturbo seppur asincrono con l'oscilloscopio?

avere

Il problema mi si presenta anche con gli I/O disconnessi e a meno che non entri dalla 220V di alimetazione non credo che sia dovuto ai cavi. Il contenitore della scheda è in lamiera di acciaio ed è messa a terra e non presenta aperture significative.

Ho fatto una prova: ho messo i terminali della sparascintille (solo i terminali non la scheda che genera l'alta tensione)in un contenitore di ferro e l'ho collegato a terra. Sull'oscilloscopio vedo il solito segnale anche se molto più debole mentre la scheda non ha più problemi. Quindi c'è qualche anomalia sulla terra della caldaia, devo approfondire. Ma come si può fare in modo che la sonda non "capti" il disturbo ma legga solo il segnale sulla scheda?

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gaetà

gaetà ha scritto:

I cavi della 220V sono uno dei più probabili mezzi per la conduzione dei disturbi! La maggior parte dei problemi dovuti a disturbi che ho incontrato erano dovuti ai cavi di alimentazione.

E' fondamentale per le apparecchiature a microcontrollore alimentate a

220V un filtro sulla linea. Si trovano anche già fatti e non costano molto. Di solito sono composti da un varistore in parallelo alla linea, due induttanze in serie sui 2 cavi seguite da un condensatore di classe X2 in parallelo alla linea. Le induttanze sono avvolte su un supporto di ferrite (un toroide) in modo da annullare le correnti di modo comune. A volte ci sono anche 2 condensatori più piccoli di classe Y2 tra fase e terra e tra neutro e terra.

Ciao

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Francesco Sacchi

gaetà ha scritto:

Quindi il problema principale mi sembra risolto. Per quanto riguarda l'oscilloscopio è probabile che i disturbi arrivino dalla 220 (230). Hai mai visto quei cilindri di ferrite, grossetti, che vengono usati su PC, monitor, scanner, e simili, che si dividono in due parti e si possono chiudere attorno ad un cavo? Visto che in passato ho risolto problemi simili con vari tipi di ferrite, potresti provare a chiuderne uno intorno al filo di alimentazione dell'oscilloscopio, o anche dell'alimentatore della caldaia.

Ciao. Giuliano

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JUL

Mettine una da 390 µH o li intorno seguita da condensatore in parallelo da

2200 µF. Per il diodo uno veloce o un TVS. Cmq i pic sono famosi per inchiodarsi...

coals

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coals

Il giorno Thu, 18 May 2006 18:38:00 +0200, snipped-for-privacy@tiscali.it (gaetà) ha scritto:

E' probabile che entri dalla rete a 200V, esistono filtri rete progettati appositamente come questi:

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Hai schermato la sorgente, le conseguenze sono ovvie.

Molte caldaie lo fanno, probabilmente sono fuori norma, ma mi sembra di ricordare che abbiano normative specifiche con limiti di emissione diversi.

La sonda capta il disturbo essenzialmente perchè il collegamento di massa crea una spira chiusa e questo induce un disturbo sulla sonda. Per ridurre il problema devi accorciare il più possibile il filo di massa (io ne ho uno di 3cm che a volte uso proprio per quello) e mettere il coccodrillo molto vicino a dove andarai a misurare il segnale. Con un filo corto sei praticamente obbligato a collegare la massa vicino, al limita salda un reoforo sulla zona di massa della scheda per il coccodrillo, che poi alla fine toglierai.

-- ciao Stefano

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SB

SB ha scritto:

Durante le prove ho usato questo filtro sia sulla mia scheda che sulla caldaia che da come leggo sul libro "lezioni di compatibilità elettromagnetica" dovrebbe funzionare sia per i disturbi di modo comune che per quelli in differenziale (quante cose si imparano :) ) ma senza ottenere migliorie. Anche se ora mi sorge un dubbio: ma se la terra sulla caldaia non va bene allora il filtro non lavora appieno.....

Guarda l'immagine cliccando

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gaetà

Il giorno Fri, 19 May 2006 09:23:10 +0200, snipped-for-privacy@tiscali.it (gaetà) ha scritto:

Il filtro va benissimo, fai attenzione però al fatto che i distubi possono accoppiarsi tra i fili prima e dopo il filtro se non c'è uno schermo efficiente con la terra tra le due parti.

Se per esempio metti il filtro ma metti insieme e vicini i fili prima e dopo il medesimo, (ho visto una cosa del genere con tanto di fascette con i miei occhi) l'effetto di filtratura che otterrai sulla linea sarà scarso.

-- ciao Stefano

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SB

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