contatto termostato caldaia

ciao!

ho una caldaia a cui ho aggiunto un termostato esterno

in pratica nella morsettiera della caldaia ci sono 2 poli che vanno tenuti in corto se si vuole che la caldaia funzioni sempre (misura la temperatura di mandata e si regola con questa) oppure si toglie il ponticello e si fa comandare la caldaia on/off dal termostato esterno

è lo schema classico insomma

per curiosità ho misurato la ddp tra i contatti... 125V~ (la corrente che circola quando si contattano i 2 poli è cmq irrisoria)

non vi sembrano tanti 125V~? di sicuro non fanno capo ai pin del micro...

-ice-

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ice
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ice:

Perché no? Basta ci sia in serie una resistenza di valore sufficientemente alto e i diodi di protezione del micro potranno smaltire la corrente risultante senza problemi.

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F. Bertolazzi

ice ha scritto:

di solito, in questo caso, fa capo al circuito che comanda la pompa di mandata. quando parte ,fa attivare un pressostato che comanda il bruciatore a gas,ecc....(almeno cosi è la mia Vailant di 20 anni fa, che va ancora in modo egregio). nella mia l'unico micro e quello che viene fatto commutare dal pressostato :-)

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emilio

F. Bertolazzi ha scritto:

ok su questo sono d'accordo; volevo capire perchè hanno fatto questa scelta in fase di progetto

cioè in prima battuta pensavo che avessero usato un pin del micro per comandare lo stadio di potenza (triac?) e controllare la pompa di ricircolo poi un altro pin del micro dedicato alla logica e che lo stato del pin chiedesse al micro di azionare o meno la pompa

dalla spiegazione di [emilio] mi sono convinto che quel pin in qualche modo legga solo lo stato del contatto; il contatto a tutti gli effetti chiude l'alimentazione della pompa

resta però da chiarire come mai la corrente sia bassa... se azionasse direttamente la pompa penso che qualche ampere servirebbe, no? che la pompa abbia un remote-control?

(è una baxi)

-ice-

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ice

ice:

Secondo me dovremmo specificare cosa intendiamo per "micro". Io intendevo "microcontroller", emilio penso intendesse "microinterruttore".

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F. Bertolazzi

F. Bertolazzi ha scritto:

intendevo microcontroller

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ice

lo

Probabilmente il circuito grossolanamente e': Fase 230V, res 100K, diodo4007, fotoaccoppiatore, neutro. Il micro legge lo stato del fotoaccoppiatore e se serve aziona i vari rele' (pompa, deviatrice ecc.), essendo il micro collegato alle sonde ntc fissate sui tubi dell'acqua, e' isolato dalla 230V tramite trasformatore. Immagina se, nudo sotto la doccia, si verificasse una dispersione della 230V attraverso una sonda 8-(

mandi

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cabernet berto

Il 23/01/2010 16.08, ice ha scritto:

puoi riportare le scritte che trovi sulla scheda elettronica, oppure una foto ?

saluti

--=20 lowcost

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lowcost

cabernet berto ha scritto:

quindi uno dei 2 contatti disponibili per il termostato è collegato alla serie resistore-diodo e l'altro contatto al neutro

le ntc vengono usate per conoscere la temperatura di mandata e di ritorno immagino; quindi la pompa gira sempre?

-ice-

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ice

lowcost ha scritto:

la scheda elettronica non è accessibile senza rimuovere i sigilli di garanzia; la caldaia è ancora in garanzia (e cmq non ha problemi)

dall'esterno è accessibile solo la morsettiera fusibili e i 2 morsetti a cui collegare il termostato

-ice-

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ice

a

Scusa, tutti in serie, ad esempio: Fase 230V, res 100K, diodo4007, contatto1 (ponticello o eventuale termostato) contatto2, fotoaccoppiatore, neutro

Si

No, e' la scheda (il microprocessore) che decide tutto in base alla richiesta di calore, potrebbe avviare la pompa anche solo come antigelo se dalle sonde legge una temperatura troppo bassa. Quando le caldaie avevano solo l'elettronica, ma non un display che indicasse il guasto rilevato, erano cavoli ripararle.

mandi

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cabernet berto

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