Direttive ed organismi notificati

Buongiorno a tutti,

il mio dubbio riguarda il rispetto delle direttive e marcatura CE di cui, ammetto, ne so poco.

Mi chiedo, se l'ente che deve verificare il rispetto della direttiva di riferimento non =E8 un "organismo notificato" (ma poi da chi si riceve questo titolo?) per quel tipo di direttiva, il fascicolo tecnico che questa produce che valore ha ?

Caso concreto: devo marcare CE un oggetto. Mi rivolgo ad un laboratorio che non =E8 "organismo notificato" ma garantisce che il fascicolo tecnico da loro prodotto permette, nel caso i test siano superati, di poter marcare CE l'oggetto. E' vero questo ?

Spero di essere stato sufficiente chiaro,

saluti.

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Alexis
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Alexis:

Generalmente il marchio CE è un'autocertificazione, ovvero sarai comunque tu responsabile per eventuali emissioni o folgorazioni.

In alcuni casi, tipo per il marchio "E" dell'automotive o il £timoncino" degli apparati navali, devi invece rivolgerti ad un laboratorio autorizzato ("organismo notificato") che emetterà la certificazione sotto la sua responsabilità, con ben altri costi (oserei dire 10 volte tanto).

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F. Bertolazzi

ue

Grazie.

I risultati del laboratorio (terza parte in causa) sono solo da supporto tecnico alla mia possibile "autocertificazione" ma quindi, se ho ben capito, non hanno valore legale. Mi spiego, fidandomi dei risultati applico il marchio CE. Sfortuna vuole accada qualcosa, il responsabile sono io o chi mi ha garantito che il prodotto =E8 a norma ?

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Alexis

ue

Grazie.

I risultati del laboratorio (terza parte in causa) sono solo da supporto tecnico alla mia possibile "autocertificazione" ma, se ho ben capito, non hanno valore legale. Mi spiego, fidandomi dei risultati applico il marchio CE. Sfortuna vuole accada qualcosa, il res

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Alexis

ue

Grazie.

I risultati del laboratorio (terza parte in causa) sono solo da supporto tecnico alla mia possibile "autocertificazione" ma quindi, se ho ben capito, non hanno valore legale. Mi spiego, fidandomi dei risultati applico il marchio CE. Sfortuna vuole accada qualcosa, il responsabile sono io, giusto ?

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Alexis

Alexis:

Sì e no. Se venisse fuori che ci sono problemi che i test del laboratorio non hanno evidenziato, avresti comunque più facilità a difenderti e, nel caso perdessi comunque la causa, potresti a tua volta rivalerti sul laboratorio.

Il modo di procedere è di far valutare il prototipo, fare i test, mettere in produzione l'oggetto e "completare" (leggi "rifare", se però ti metti d'accordo prima col laboratorio vai a spendere meno) i test sull'oggetto di produzione.

L'emissione di EMI ricade nel settore "magia nera" e quindi anche una minima modifica nel circuito o nel contenitore (ricordo di trasmettitori radar che non funzionavano perché inscatolati in contenitori fatti con lamiera accidentalmente magnetizzatasi) possono dare origine ad effetti imprevisti.

Se poi andiamo sul pratico, se il tuo apparato va in continua < 50V, assorbe poco, non maneggia alte frequenze, ha un'alimentazione ben filtrata ed è in un contenitore metallico, ti puoi risparmiare il laboratorio.

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F. Bertolazzi

Nel suo scritto precedente, Alexis ha sostenuto :

hanno valore per il campione testato , nonper l'intera produzione...ceh capisci bene....sta a te tenere di qualità e conforme al testato.

se si parla di qualcosa di produzione...beh l aresponsabilità è di chi ha firmato l'attestato di conformità ovvero un rappresntate legale dell'azienda che commercializza o produce l'oggetto! Bacio Cai

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Cai
(Pisa)
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Claudia

F. Bertolazzi scriveva il 18/02/2010 :

solo se stiamo aprlando del prodotto testato direttamente in laboratorio.....

esatto ...e così comquneu hai solo un'indicazione di come stai producendo l'oggetto....diciamo una garaniza in più ma non la sicurezza matematica. comquenu i test per le verifiche di conformità a posteriori (in caso di parapiglia) sono su più campioni

oddio se ti sente Audone!!! :/ comuqneu diciamo ceh ha talmente tante variabili che a volt può sembrare magiua nera e del tutto aleatoria!

esatto....nessun produttore fa ricertificare i prodotti (per risparimare) cambiando i componenti di assembleaggio.....ma a volte servirebbe una lettura critica del circuito e del progetto per capire quando sarebbe necessario dare una controllatina... si quante volte i costruttori dicono * questi due apparati sono uguali* solo perchè inscatolati nello stesso case? e quando gli fainotare ceh i circuiti son diversi, ceh i componenti son diversi ......cadono dalle stelle e ..ammettono di non aver controllato l'effettiva uguaglianza.... per quetsi ed altri fattori è impossibile ceh vi sia un qualcuno esterno all'azienda produttirce o importatrice ceh si prende la responsabilità di dire *sì questo apparecchio e tutti quelli ceh vengono costruiti con stsso nome o sigli* sono CE..... l'unico che lo può fare...è ceh ilo costruisce...ovviamente assumendosi la resposnsabilità di fare di tutto perchè la produzione sia conforme al campione testato.

sinceramente.....no. ho avuto fra le mani un circuitino, bellino piccolo e apparentemente innocuo...che incorporava un microcontrollore....a cui l'onda quadra del clock faceva fare un sacco di emissioni indesiderate...eppure...era piccolo, andava a 12V e nessuno mai avrebbe detto ceh avrebbe saputo fare quel bosco di spurie visto con un'antenna a 3 m!!! la spesa di una certificazione la si può pure fare.....così da avere la coscienza a posto! e come hao detto millemila volt....meglio farsi amico un laboratorio (se nnon ha nome altisonante è meno burocratico e qualceh dritta via via la dà!) :oÞ Bacio Cai

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Cai
(Pisa)
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Claudia

Grazie per i preziosi consigli.

Riassumendo l'iter potrebbe essere:

- produzione di diverse tipologie di prototipo

- tra le diverse tipologie di prototipo individuare quale =E8 quello rispondente alle direttive (chiaramente dopo averle individuate) in merito tramite l'aiuto di un laboratorio

- sul device cos=EC individuato avviare la pratica di autocertificazione

- produrre in maniera quanto pi=F9 "fedele" al prototipo

oppure...

- inviare un prototipo ad un ente notificato e farsi fare tutto da loro (marcatura CE compresa)

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Alexis

Alexis ha detto questo giovedì :

no, meglio prototipo con varsatilità ovvero qualceh parte nel CS dove previsto ma non montato filtro o similare (tipo piazzole cortocirciutate per collementi tra massa analogic ae digitale, pronti per poter incorporare al bisogno ferritina, induttanza o capacità

esatto. il laboratorio può aiutarti ad inquadrare il prodotto (direttive da seguire, test da fare ecc)

puoi fare anche perove di precompliance...non è che devi per forza mandare un apparecchio in laboratorio olo ed esclusivamente a fare le prove ceomplete!!!!

beh in parte te la trovi già fatta ovvero collezioni il fascicolotecnico con caratteristiche e certificazioni dei componenti usati, schemi di progettazione del dispositivo ecc....unisci anche i test report del laboratorio e sei quasi in fondo!!

esatto e qui ....sta la abilità...

esatto ma...loro vorranno pure un controllo sulla produzione (e i costi leevitano) Bacio Cai

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Cai
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Claudia

Claudia:

Te pareva non aveste una scappatoia...

Alexis, ti presento Claudia, che lavora in un laboratorio prove.

Quello che dice è quindi Vangelo, salvo quando dice

Nel senso che ha perfettamente ragione, ma solo perché, scommetto, il circuito era stato disegnato da un somaro.

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F. Bertolazzi

F. Bertolazzi scriveva il 18/02/2010 :

shhhhhhhhhhhhhhh non si deve sapere in giro se no la gente poi crede a quel ceh dico! :oÞ :')

esatto...perch spesso mi incarto con le spiegazioni! :/

beh ....sì e no...nel senso che spesso per emissioni assurdamente fuori, basta un collegamento di massa o uno smorzamento o una soluzione piccola e banale....per essere a posto, non semrpe è colap del layout... ;-) . Bacio Cai

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Cai
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Claudia

F. Bertolazzi ha usato la sua tastiera per scrivere :

beh più che scappatoia poi...è un pararsi.......il contrario richiederebbe dover essere il mago Telma non credi? ;-) che ne sa il laboratorio che dopo certificato un prodotto nn lo stravolgano e lo vendano comuqneu per buono!!!??? credi che non ci sia mai capitato che clienti fanno quel che gli pare e poi..... si lamentano??? senti questa.... testiamo un apparato, tutto ok, qualche modifica e rientra in quanto richiesto dalla normativa. dopo un annetto buono chima il produttore (che non era un cliente occasionale) e si lamenta che le emissioni *condotte* , di un apparato di quel modello, testate da un controllo , risultano fuori..... ci domanidamo cosa può essere successo (ebbene sì nemmeno noi ci trinceriamo dietro un ....boh vedi te che noi abbiamo la nostra ragione).....cominciamo a fare domande...e veniamo a scoprire che.... tataaaaaaaaaaaaaaaaaa nel corso della produzione avavano cambiato....nientemeno che ...l'alimentatore....... ora...non è che avevano cambiato il colore....avevano cambiato l'alimentatore...ovvero il maggior responsabile di reiezione o creazione del rumore condotto di un apparato!!!! (sfiga ha voluto poi che il nuovo alimentatore, per essere più economico, avesse anch equalche lacuna di pulizia :/ 8-o)

cioè della serie....ti faccio testare una ferrari , gli cambio il motore perchè ne trovo uno della 500 ceh costa meno e poi vengo a lamentarmi con te perchè la macchina così costruita non ha potenza :/ :/ :/ :/

Bacio Cai

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Cai
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Claudia

Alexis ha scritto:

Tu sei COMUNQUE (fino a prova del contrario) responsabile di quanto immetti sul mercato. Prima di tutto per effetto dei codici civile e penale.

Poi, per poter applicare il marchio CE ad un qualsiasi prodotto dovrai essere sicuro che lo stesso rispetti le normative vigenti.

E qui potrebbe essere utile avere un laboratorio terzo che esegua i test necessari. Sempre che tu non sia, che so? la IBM. In quel caso, magari hai attrezzature e personale necessari. In effetti, IBM usa laboratori terzi, ma non si sa mai: un marchio CE si appone sulle travi in calcestruzzo così come sugli alimentatori dei cellulari... i test possono essere piuttosto vari! E magari la tua azienda è l'unica in grado di farli.

Ma in generale, non è sempre necessario avvalersi di laboratori di prove. Ciò che è necessario è sapere quali sono le normative cogenti da rispettare ed aver verificato che in ogni caso vengano rispettate. Dove la parte importante della frase è 'in ogni caso'...

Un esempio stupido, ma per illuminarti su cosa voglio dire: ogni phon ha, all'uscita del cavo di alimentazione dall'apparecchio, un gommino guida-filo. Questo gommino è oggetto di specifici test di snervamento, ritenuti critici per la sicurezza elettrica del dispositivo. :-o Ogni stampante per pc, ha un numero di serie. Anche questo è un provvedimento importante ai fini della sicurezza elettrica.

Quando avrai determinato le tue esigenze, potrai stabilire se t'occorre un laboratorio prove esterno. A quel punto, puoi decidere di rivolgerti ad un organismo che fa parte del sistema nazionale d'accreditamento o meno. I vantaggi sono che quando farai la certificazione qualità (se già non sei certificato iso 9001), avrai la possibilità di eseguire in autonomia alcune prove sulla produzione, con notevoli risparmi (tempo e soldi). Se invece non avrai utilizzato un laboratorio parte del sistema d'accreditamento nazionale, probabilmente dovrai rifare (e ripagare) i test. Fai tu...

Ecco un link utile per fare più di un preventivo. I mercato funziona anche qui... ;-)

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Cordy

Scriveva Cordy giovedì, 18/02/2010:

il discorso può essere valido se si parla di sicurezza o macchine...il problema si complica per test EMC... la camera semianecoica non è cosa ceh le aziende si costruiscono e poi tengono inutilizzata purtroppo...per non parlare di ricevitori, generatori , antenne e tutto l'ambaradan ceh serve per la marcatura di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

vabbè manon è ceh gli enti notificati ti regalano la certificazione....nè che il costo si limita alla sola certificazioen di tipo..... considerando tutto ....direi che il conto non è così banale e semplice. Bacio Cai

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Cai
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Claudia

Si =E8 parlato di "individuare le normative cogenti". Questo =E8 un altro punto che vorrei capire meglio. Individuare tutte le normative cogenti =E8 un lavoro che pu=F2 essere demandato al laboratorio o che -come credo sia giusto- =E8 un obbligo del progettista ? se voglio raccogliere tutte le normative in merito a chi posso rivolgermi ? nel campo elettrotecnico, ad esempio, al CEI ?

E nel caso invece io voglia importare prodotti finiti ? ad esempio, compro dei frigoriferi dalla cina / india che voglio certificare CE con delle prove fatte qui in Italia. Il produttore cinese non mi rilascia alcun tipo di certificato, come faccio a capire quali sono le "norme cogenti" nel settore ?

Questo punto mi =E8 importante poi per capire come chiedere un preventivo ad un laboratorio. Credo ci sia differenza nel chiedere:

- ho un frigo vedi se =E8 a norma

- voglio prove di emissione radiata / condotta secondo la normativa...

saluti a tutti

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Alexis

Alexis ha spiegato il 18/02/2010 :

non ti conviene..costano care, e soprattuto caombiano ogni alito di vento :'( :'( :'( gli albi degli ingegneri le hanno per consultazioen ai propri soci mi pare...

semplicemtne le fai fare portando un campione del prodotto. rimane ancora a te però essere sicuro ceh quelli che importerai siano conformi a quello testato! in quel caso è l'importaore (chei mette sul mercato) che ha responsabilità sul prodotto.

ripeto individua un laboratorio ceh ti pare...amico....chiacchiera con loro e vedrai ceh nn sei solo nel vasto mondo della certificazione!!

in genere....se ad un laboratorio (di quelli ceh non hanno la puzza sotto il naso) fai una descrizione del tuo prodotto e della tau situazione ....e ti lasci aiutare, giungerete ad un accordo (che si concluderanno con l'accopppiata offerta e ordine) Bacio Cai

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Cai
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Claudia

Claudia:

Ad esempio, in un oscillatore, è bene portare il ritorno dei condensatori (o il terminale centrale del risuonatore ceramico) direttamente all'alimentazione negativa dell'integrato che funge da oscillatore e solo lì collegarsi al resto della massa. Ti assicuro che, se l'avesse disegnato così, non sarebbe uscito nulla.

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F. Bertolazzi

Alexis:

E' un obbligo del progettista che, se non sa cosa sta facendo, si rivolge prima al laboratorio per sapere quali standard sono applicabili.

La prima che hai detto. Che non basta. Dove lo userai, il frigo? In funzione di ciò il laboratorio dovrebbe segnalarti secondo quali norme effettuare quali prove.

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F. Bertolazzi

Claudia:

Che ogni anno vanno ricalibrate, con notevole esborso e fermo lavori.

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F. Bertolazzi

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