diodi di ricircolo

Zalve... domanda forse stupida... ma come funzionano? Ma sopratutto perché si mettono in parallelo al carico ( motore, bobbina di un relé ecc ) e non in serie?

Io sinceramente l'avrei messo in serie, se voglio evitare che la corrente scorra solo in un verso nel motore l'avrei messo in serie... boh!

Ho visto alcuni ponti ( specialmente trifase ) in cui il diodo di riciclo sta parallelo ai transistor e non al carico, è la stessa cosa?

Qualcuno puo' illuminarmi?

-- Il Razziatore, "Lo sviluppo di una nazione si misura anche dallo stato della sua rete ferroviaria". Camillo Benso Conte di Cavour "Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento il capostazione deve usare senno e ponderatezza." Regolamento d'esercizio FS

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Il Razziatore
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Il mio modesto contributo:

I carichi induttivi creano delle extratensioni impulsive legate alla corrente (variabile) che li pilota. E' in base a questo principio che funziona/va uno spinterogeno + bobina per auto, in questo modo si ottiene la extra tensione per le candele. Nel momento della scintilla sulle candele si forma una extratensione anche sul primario della bobina che deve essere annullata, in questo caso si usa un condensatore ma nulla vieta di usare un diodo. Parlando genericamente di un carico induttivo pilotato da un transistor, il diodo serve quindi per evitare che la extratensione generata possa in qualche modo danneggiare il transistor.

Saluti

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fk01

tempo fa mi pare che qualcuno (JUL mi sa) ha fatto delle prove pratiche e le ha monitorate... il risultato fu che il condensatore =E8 molte peggiore per questa applicazione rispetto ad un diodo il meglio =E8 un diodo a recupero veloce

-ice-

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ice

A mio modesto parere il meglio lo decidi in base al carico che hai e a quello che richiedi: per il classico relè probabilmente è meglio un diodo, ma per una piccola ventola potrebbe peggiorare la controllabilità in PWM. A mio parere la miglior cosa è diodo + condensatore

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

Il giorno Thu, 03 Jul 2008 10:26:53 +0200, Il Razziatore ha scritto:

Perchè dissipano le extratensioni da carico induttivo.

Se vuoi motivi di rilfessione c'è questo documento che dice: "Coil Suppression Can Reduce Relay Life"

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-- ciao Stefano

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SB

SB wrote: [...]

articolo interessante...

Ste

--

Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Le extratensioni su primario e secondario sono contemporanee, dello stesso segno e di valore di una strettamente legato a quello dell'altra dal rapporto spire.

In questa applicazione l'extratensione NON deve essere annullata.

Che per=F2 non serve ad annullare l'extratensione, ma solo a rallentarne il fronte di salita, per dare tempo alle puntine di staccarsi senza produrre un arco persistente, infatti si chiama "condensatore spegniscintilla". Nonostante il condensatore l'extratensione, con il fronte rallentato, continua a salire, sia sul primario che sul secondario, fino quando sul secondario la candela scarica. Per la precisione il condensatore non =E8 in parallelo alla bobina ma in parallelo alle puntine.

Mettendo un diodo in parallelo alle puntine, in modo che non conduca a puntine aperte, non avrebbe alcun effetto utile, e probabilmente si guasterebbe subito per le extratensioni inverse cui verrebbe sottoposto. Mettendo un diodo in parallelo alla bobina, in modo che non conduca quando il circuito =E8 chiuso, non ci sarebbero pi=F9 extratensioni alla apertura del circuito, e quindi nemmeno scariche sulla candela.

Ok.

Ciao.

lucky

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lucky

Il giorno Thu, 3 Jul 2008 15:51:28 +0200, "PeSte" ha scritto:

Già... Non si finisce mai di imparare.

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Luigi C.

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