Differenza tra stabilizzatore e un gruppo di continuità

Buongiorno, come da oggetto vorrei sapere la differenza tra uno stabilizzatore ed un gruppo di continuità, soprattutto se il secondo può sostituire il primo ed in quali casi. Infine, dire "500VA" significa 500 Watt ?

Grazie, Emilio

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Emilio
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nella mia profonda ignoranza uno stabilizzatore è, in prima approssimazione un filtro e basta....se va via la corrente....si spegne tutto.

Il gruppo di continuità è un sistema munito di batterie ed inverter che si pone in serie tra rete e utilizzatore...la rete alimenta il gruppo e il gruppo alimenta il carico. Se va via corrente il gruppo continua ad alimentare il carico usando le batterie e il carico non si accorge che non c'è corrente

Guarda "potenza attiva" e "potenza apparente" qui sotto

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Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

=F2

Lo scopo =E8 chiaramente diverso Lo stabilizzatore dobrebbe servire a fornire all'utilizzatore una tensione AC con un valore efficace che varia di poco anche a fronte di pi=F9 forti variazioni della tensione di ingresso, dovrebbe eliminare dalla forma d'onda disturbi e microinterruzioni. Il gruppo di continuit=E0 invece ha la funzione di sopperire alla mancanza di tensione per un certo tempo in modo di consentire di superare eventuali brevi interruzioni di corrente (intervento di qualche interruttore termico) oppure in caso di interruzioni lunghe di effettuare uno spegnimento controllato delle apparecchiature a valle. E' dotato di un gruppo di batterie che in genere ne fanno un oggetto abbastanza pesante. Di solito nei gruppi di continuit=E0 migliori c'=E8 anche un modulo di stabilizzazione della tensione di uscita. Ma mi sentirei di affermare che che i due oggetti non sono intercambiabili. Al limite un gruppo di continuit=E0 pu=F2 essere usato come stabilizzatore, ma a parit=E0 di potenza costa di pi=F9

Se il carico =E8 puramente resistivo si (lampadina, stufetta elettrica ecc) altrimenti occorre valutare il coseno dell'angolo di sfasamento tra tensione e corrente cos(fi). La potenza in alternata si calcola come V*A*cos(fi), se il carico =E8 puramente resistivo l'angolo fi =E8 0 per cui il suo coseno =E8 1, quindi

500 VA corrispondono a 500W, altrimenti =E8 minore Ciao Fausto
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Fausto

"Emilio" ha scritto nel messaggio news:47992574$1$17951$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

Lo stabilizzatore ha tensione di uscita costante al variare di quella di ingresso entro limiti normalmente più ampi rispetto ad un ups (almeno questo vale per stabilizzatori seri e costosi). Può essere elettromeccanico, elettronico oppure un mix delle due soluzioni (parte elettromeccanica per regolazione "grossa" e parte elettronica per quella fine) L'ups dovrebbe comprendere stadio di filtro per i disturbi provenienti dalla rete, stabilizzatore e batterie per alimentare il carico anche in assenza della rete di alimentazione. Esistono varie denominazioni inventate dai produttori per fare ancora più confusione. Comunque sostanzialmente esistono tre grandi famiglie:

Off-line: con rete presente il carico è direttamente alimentato dalla rete, con rete assente (o ampliamente fuori parametri) il carico viene commutato (in un tempo inferiore ai 10 ms) sull'alimentazione da batterie (tramite inverter). La tensione di uscita -in funzionamento batteria- ha forma step-wave (seghettata simile alla sinusoidale). Di solito hanno batterie piccole. Quindi autonomia breve ed inoltre, essendo soggette a grosse correnti di scarica, hanno normalmente vita abbastanza corta. Sono i più scarsi ed i più economici.

Line interactive: idem come sopra ma stadio di filtro in ingresso, tensione in uscita mantenuta costante tramite correzione, tensione di uscita sinusoidale, tempo di commutazione molto più breve (4 ms tipicamente). Batterie meglio dimensionate. Sono il giusto compromesso IMHO per la maggior parte delle applicazioni

On line (oppure "doppia conversione" oppure "ON line doppia conversione"): Concettualmente la rete alimenta le batterie e queste, tramite l'inverter, alimentano il carico. In caso di black out non c'è tempo di commutazione (zero). tensione di uscita sinusoidale, filtri migliori, ecc. Di solito si trovano dai 1000 VA in su. Sono i migliori per applicazioni critiche, ma hanno rendimento inferiore al precedente (c'è doppia conversione CA-CC CC-CA).

si per usi normali (pc, audio video casalingo, ecc). Basta però scegliere modelli line interactive

no la potenza in VA è quella apparente, quella in W è quella attiva. Guarda il link wikipedia che ti hanno dato oppure, per una spiegazione "terra-terra", prova a guardare se questo messaggio che avevo scritto

4745459f$0$17954$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it ti può aiutare. Il testo si riferisce ad un generatore, ma è applicabile allo stesso modo anche per l'ups.

ciao giorgio

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gs

Buongiorno, scrivo questo messaggio per "chiudere" il POST e ringraziare sinceramente PeSte, Fausto e gs per la preziosa collaborazione.

Emilio.

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Emilio

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