corrente in quadratura?

in campo elettrotecnico si parla spesso di corrente in quadratura in anticipo (condensatore) o in ritardo (induttanza). Tuttavia si presuppone sempre di essere nel caso delle onde perfettamente sinusoidali. Nella fattispecie la corrente ha la stessa forma d'onda della tensione ma =E8 sfasata nel tempo. Che cosa succede per=F2 se si alimenta un condensatore o una induttanza in corrente alternata non sinusoidale (forma qualsiasi)? La forma d'onda della corrente avr=E0 sempre la stessa forma d'onda della tensione, ma risulter=E0 solamente sfasata nel tempo, oppure entrano in gioco altri fenomeni e le cose cambiano?

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emdio
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emdio ha scritto:

In generale quando hai a che fare con segnali non sinusoidali credo valga sempre il metodo (eventualmente aspetto smentite) di trattare il segnale con Fourier ed analizzare il comportamento del circuito per ogni armonica. L'uscita sarà la trasformata inversa delle armoniche condizionate dal circuito stesso.

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Marco Trapanese ha scritto:

Certo, vale sempre!

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Fabio G.

Fabio G. wrote in news: snipped-for-privacy@4ax.com:

Almeno finchè è un sistema lineare.

AleX

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AleX

Sei sicuro?

Se butto un'onda quadra in un filtro passa basso (che è lineare) non esce un'onda quadra.

Se parli di singole componenti va bene, ma qui si tratta di una forma d'onda generica.

Ciao,

--
Daniele Orlandi
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Daniele Orlandi

AleX ha scritto:

Certamente! Cmq. si stava parlando di condensatore o induttanza.

Ciao!

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Fabio G.

Daniele Orlandi ha scritto:

Certo!

Certo, che c'e' di strano?

...che puo' essere scomposta mediante trasformata (o serie, se e' periodica) di Fourier.

Un'onda quadra con duty cycle 50% e' composta solo da armoniche dispari:

1-3-5-7-9.... , con una certa ampiezza decrescente.

Se prendi la fdt di un filtro RC (che ovviamente non e' un passa basso ideale) e la applichi in modulo e fase a tutte le infinite armoniche di un'onda quadra otterrai in uscita il classico segnale esponenziale che misureresti con l'oscilloscopio...

Nella vita vi sono poco certezze, ma fidati, l'applicabilita' della serie di Fourier per i sistemi lineari e' una di quelle ! ;-))

Ciao!

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Fabio G.

Daniele Orlandi wrote in news:d7t3bh$u70$ snipped-for-privacy@scotty.uli.it:

Si.

Certo che no. Infatti è quello che ha scritto Marco e che ha sostenuto Fabio. Io ho sottolineato quale è la condizione. Che non dipende dal segnale ma dal circuito.

Se hai una forma d'onda generica la scomponi con Fourier e poi tratti il circuito con la sovrapposizione degli effetti (per ciascuna componente sinusoidale ragioni in termini di impedenza) ottenendo lo spettro d'uscita (e, antitrasformando, l'andamento temporale del segnale di uscita).

Ma, *se*, il circuito è *non lineare* (ad esempio ci sono diodi), una volta scomposto con Fourier *non* puoi più applicare la sovrapposizione degli effetti.

AleX

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AleX

Fabio G. wrote in news: snipped-for-privacy@4ax.com:

Certo, per me era chiaro. Ma, C.V.D. dal post successivo, era bene sottolinearlo... ;-)

Ciao AleX

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AleX

Oops... scusa... ho saltato un passaggio del thread. Pensavo ti riferissi al "a forma d'onda della corrente avrà sempre la stessa forma d'onda della tensione, ma risulterà solamente sfasata nel tempo".

Ciao,

--
Daniele Orlandi
Reply to
Daniele Orlandi

Daniele Orlandi wrote in news:d7t535$uqc$ snipped-for-privacy@scotty.uli.it:

No problem :-) Mi ero immaginato ci fosse stato un equivoco del genere. Ma, a scanso equivoci, sono entrato un po' più nel dettagli a beneficio dei lurkatori.

Ciao AleX

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AleX

Non si ha la stessa forma. Per i segnali periodici ti e` stato risposto con le serie di fourier. Per quelli aperiodici (o anche con quelli periodici), la corrente che passa in un condenstore e` uguale alla derivata (velocita` di variazione) della tensione sul condensatore moltiplicato per la capacita` del condenstore. Ad esempio se hai una tensione ai capi del condensatore che aumenta di 2V al millsecondo, e il codensatore e` da 2.2µF, la corrente che passa e` di 4.4 mA.

Per le induttanze la tensione ai capi dell'induttanza e` pari alla velocita` di variazione della corrente attraverso l'induttanza moltiplicata per L.

Se fai il disegno, punto per punto, della pendenza di una sinusoide, trovi un'altra sinusoide sfasata di un quarto di periodo.

--

Franco

Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick.
(H. Heine)
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Franco

Appunto! La forma d'onda generica ha le sue componenti!!!

"Daniele Orlandi" ha scritto nel messaggio news:d7t3bh$u70$ snipped-for-privacy@scotty.uli.it...

d'onda

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Pierluigi Pollano

Per i segnali aperiodici si puo' semplicemente usare la trasformata di Laplace, in cui l'impedenza di un condensatore e' 1/(s*C) e quella di un induttanza s*L. Si risolve e si fa la trasformata inversa stando attenti alle condizioni iniziali.

Scola

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nicola scolari

Certamente! ma in generale un segnale aperiodico e` difficile da trasformare, le condizioni iniziali implicano delle delta, e l'antitrasformata e` ancora peggio della trasformata :-), e a giudicare dal tono della domanda iniziale, mi pare piu` comprensibile il concetto di pendenza rispetto a quello di trasformata.

Ciao

--

Franco

Um diesen Satz zu verstehen, muß man der deutschen Sprache mächtig sein.
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Franco

Si, scusa, ma e' una mia tendenza a pignoleggiare ;-) E' chiaro che per un segnale aperiodico qualunque il discorso della TdL non si puo' fare. Quello che intendevo e' per segnali semplici, tipo impulso quadrato, esponenziale decrescente, ecc. ecc..

Ciao Scola

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nicola scolari

nicola scolari wrote in news:42a43e8c$ snipped-for-privacy@epflnews.epfl.ch:

LOL :-)

Mi ricorda quella volta, all'univ., quel professore che, indicando una formula che aveva appena scritto, lunga quanto la lavagna (e si che erano lunghe...) si voltò e disse: "si giunge quindi a questa comoda forma..."

:-)))))

AleX

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AleX

Non fasciatevi la testa! Ritornate al quesito iniziale. Se si alimenta un circuito lineare (come quello da cui si è partiti) con un segnale periodico ma non sinusoidale, ogni sua componente (del segnale in ingresso) verrà trattata in modo diverso, in particolare l'ampiezza verra modificata in accordo con il modulo della risposta in frequenza calcolata alla frequenza dell'armonica considerata, il ritardo temporale dipenderà dalla fase della risposta in frequenza sempre calcolata alla frequenza dell'armonica considerata. In definitiva in uscita si avrà in generale un segnale diverso da quello in ingresso. Le condizioni iniziali di cui qualcuno parla intervengono solo durante il transitorio e non vengono contemplate nella risposta a regime, che, come noto, si distingue dalla risposta libera che tende a zero nei sistemi stabili (come quello considerato!).

Reply to
Pierluigi Pollano

No, emdio ha parlato di "corrente alternata non sinusoidale", il che non vuol dire periodica. Se il segnale non e' periodico hai due opzioni, o la trasformata di Fourier o quella di Laplace. Quella di Fourier ha il piccolo difetto di non poter essere calcolata per un segnale a potenza finita non nulla.

Scola

Reply to
nicola scolari

C'e' qualcosa che mi sfugge: che differenza c'e' tra segnale alternato e periodico ? Ovvero: come puo' essere fatto un segnale alternato non periodico ?

Ciao Paolo

Reply to
paolo

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