"Mauro72" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@z14g2000cwz.googlegroups.com... Salve a tutti , vorrei sapere se c'è cualcuno che può spiegarmi come può funzionare (a livello elettronico) un correlatore di fase.
1) posta in ascii puro, altrimenti Outlook non quota
2) supponi di avere un paio di segnali: s1(t)=Asen(wt) s2(t)=Bsen(wt+fi) I due segnali rappresentano due sinusoidi a frequenza 'wt', di cui una è sfasata di un angolo 'fi'. Puoi pensare che siano i segnali in uscita dal tuo ampli, una volta che metti in ingresso una sinusoide (ovvero, un tono) a frequenza nota. Il tuo strumento misura lo sfasamento 'fi'.
Per farlo, una delle strade possibili è moltiplicare i due segnali fra loro. Esistono integrati appositi, (per esempio AD835), che permettono di effettuare una moltiplicazione analogica tra due segnali con una banda anche molto estesa, ben oltre quella audio. Quando moltiplichi due segnali del tipo indicato, per le note proprietà trigonometriche ottieni:
s3(t)=s1(t)*s2(t)=(AB/2)[cos(fi)+cos(2wt+fi)]
Ottieni, cioè, una sinusoide a frequenza doppia (AB/2)cos(2wt+fi), più un segnale in continua (AB/2)cos(fi). Poichè questo termine è proporzionale a 'fi', essendo A e B note, o comunque misurabili, ti è sufficiente isolare questo termine per ottenere una misura dello sfasamento tra i due segnali originali. Per fare questo, in genere, è sufficiente un filtro passabasso, che elimini il tono a frequenza '2wt'.
Il problema si pone quando 'fi' è molto piccola, poiche la funzione coseno ha una pendenza piatta nell'intorno dello zero, e dunque la funzione cos(fi) varia molto poco al variare di 'fi'. In poche parole, hai un sistema con scarsa sensibilità. In tal caso si usa un trucco, sfasando uno dei due segnali di 90°, prima della moltiplicazione.
Se dunque consideri:
s2'(t)=s2(t)|sfasato di 90°=cos(wt+fi)
e lo moltiplichi per s1(t), ottieni:
s4(t)=s1(t)*s2'(t)=(AB/2)[sen(fi)+sen(2wt+fi)]
Dopo il filtraggio, hai un segnale continuo (AB/2)sen(fi) che è proporzionale a fi, e che presenta una variazione lineare con 'fi' stesso nell'intorno dello zero, come si dice. Ovvero hai un sistema con massima sensibilità quando 'fi' assume bassi valori. Infine, quindi:
fi=(2/AB)arcsen(s4(t)|filtrato)
Il tuo circuito deve essere in grado di implementare questa funzione e rappresentare il risultato su uno strumento, o su un display.