Rotazione di fase nei filtri (crossover)

Premetto (viste le accese discussioni degli ultimi tempi) che sono molto basso come conoscenze, appena ai primi esami di elettricità. Riporto questo argomento in un nuovo messaggio, perchè nel thread dei "Cavi audio alta fedeltà" oltre ad essere OT era anche poco visibile. Io sto cercando di costruirmi dei crossover per un impianto a 2 vie in auto. L'amplificatore che sto autorealizzando, è il classico basato su TDA7250, alimentato da un inverter anch'esso autocostruito. Mi si suggeriva, per evitare i casini delle fasi, di usare un "filtro numerico" e la multiamplificazione. A parte che costruire due amplificatori è una grossa fatica, e che il trasformatore che ho fatto fare per l'inverter andrebbe cestinato perchè non abbastanza potente, mi chiedo: cos'è un filtro numerico? Forse un crossover digitale? Io sarei per l'autocostruzione, e credo che un tale strumento sia fuori della mia portata. Quindi la domanda: come evitare o almeno rendere tutte uguali le rotazioni di fase indotte dai filtri? Grazie Claudio

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Claudio Carbone
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di solito un programma che esegue tanti conti sui campioni numerici del segnale.

non si puo`

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Franco

Um diesen Satz zu verstehen, muß man der deutschen Sprache mächtig sein.
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Franco

Che se metto un primo ordine come passa alto, e un secondo ordine come passa basso, le due rotazioni di fase sui canali alto e basso non saranno uguali. E questo dovrebbe incidere negativamente sul risultato finale, no? Ciao Cla

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Claudio Carbone

Ahem...

Poni caso io abbia due filtri, un 1° e un 3° ordine. Se io applico lo stesso segnale in ingresso, e lo mando a due diffusori uguali, i due segnali sono (pressappoco) in opposizione di fase. Risultato: sonorità (come livello) inferiore, e frequenze, alle quali l'opposizione è esatta, annullate. Quindi perchè mi dici che non cambia un tubo? Cla

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Claudio Carbone

Se mandi lo stesso segnale (esempio tono continuo a 800Hz) a due altoparlanti, senza filtri, proprio in parallelo, e poi ti sposti con la testa, avvertirai nettamente i punti in cui le emissioni dei due altoparlanti (pur essendo originariamente perfettamente in fase) ti arrivano all'orecchio in fase e controfase. Invertendo i collegamenti di uno degli altoparlanti noterai solo che si spostano un po' i punti di fase e controfase. Lo stesso anche con un solo altoparlante in un ambiente con pareti non ben fonoassorbenti (onde stazionarie causate dalle riflessioni).

Ciao.

lucky

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lucky

"lucky" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mygate.mailgate.org...

Guarda, il tuo discorso non fa una piega, ma con un solo altoparlante... con più di uno (con range di emissione diversi) il problema si pone nei punti di incrocio. Prendi una stanza e metti un sub insieme alle casse... prova ad invertirne la fase e senti cosa succede nel punto di incrocio tra casse e sub.... alcune frequenze scompaiono... ti rimangono sicuramente le ultrabasse e dai mediobassi in su !!! Per me la fase è importante nel calcolo di un crossover !!! Se i filtri avessero avuto un taglio netto... nessun problema, ma sai benissimo che nella realtà le cose sono ben diverse... quindi la fasa ha il suo ruolo...

E te lo dice uno che è totalmente contrario ai cavi "esoterici" e tutte le varie buffonate aifai..... ;)

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Mario Busana

E tu come risolveresti il problema? Ciao Cla

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Claudio Carbone

Come descritto in questo documento:

formatting link

Ciaooooooooooooooooooo

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Mario Busana

Un po' tanti anni fa ho 'tirato fuori' i fili degli altoparlanti dalle casse e mi sono divertito ad invertire in varie combinazioni le fasi degli altoparlanti. La conclusione fu che qualsiasi inversione di fase veniva percepita con disagio, che il disagio scompariva in pochi secondi, e che il disagio si manifestava anche nel ritornare alla condizione iniziale.

varie buffonate aifai..... ;)

Condivido. Ma la questione della 'distorsione di fase' dei crossover IMHO _è_ un argomento esoterico.

In ogni caso non perderei di vista il problema iniziale, che era la preoccupazione per la differenza di fase dovuta ad ordini diversi delle vie di un filtro crossover da impiegare su un auto. In tale situazione se proprio vogliamo dobbiamo e ci obbligano a preoccuparci di qualcosa, dovremmo preoccuparci della risposta in frequenza.

Ciao.

lucky

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lucky

Con la multiamplificazione puoi usare filtri di tipo Linkwitz-Riley, ovvero filtri del quarto ordine (cioè a pendenza elevata) che, come tali, producono rotazioni di fase di 45 x 4 = 180 gradi alla frequenza di taglio. Poichè sia passa alto che passa basso alla Ft producono una rotazione di 180 gradi, a tale frequenza i due segnali si trovano in fase.

Allontanandosi dalla Ft la rotazione di fase diventa notevole, ma la pendenza dei filtri è talmente alta da attenuare molto rapidamente (parlando nel dominio della frequenza) i segnali, evitando cancellazioni.

Ciao

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LAB

Ripeti la prova perchè non può essere così. Anche senza generare due segnali in controfase basta invertire il collegamento della cassa di un canale. In fase avrai dei punti di massimo e di minimo. In controfase avrai i minimi al posto dei massimi e viceversa.

Ciò conferma che la fase dipende più dalla posizione della testa (e degli altoparlanti) che dal resto ...

Ciao.

lucky

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lucky

Mi spieghi per favore una cosa? Se abbiamo due onde qualsiasi, ove esse si incontrano con un massimo ed un minimo di ampiezza uguale, il risultato è zero. Anche sull'acqua si vede questo, e tra l'altro l'opposizione di fase viene utilizzata in alcuni casi per insonorizzazione. Allora come fai a dire che due segnali che si incontrino in opposizione di fase non producano alcunchè? Ciao Cla

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Claudio Carbone

"lucky" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mygate.mailgate.org...

Su questo non la penso come te... tant'è che la differenza tra due cavi non è dimostrabile ne matematicamente, ne con misure... mentre i problemi di fase nei crossover si riscontrano sulla carta con la matemantica, sul segnale con gli strumenti e volendo... anche a orecchio. Certo, una rotazione di un grado non la senti.... ma io quando ci sono altoparlanti in controfase, me ne accogo e come !!!

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Mario Busana

"SiO2" ha scritto nel messaggio news:nr9Pa.8509$ snipped-for-privacy@news1.tin.it...

Aspetta... noi parliamo di un'altra cosa...

Tu così vari la fase tra il diffusore destro e quello sinistro... io parlo di una sola cassa (sistema di più altoparlanti) dove nei punti di incrocio un certo range di frequenze viene emesso contemporaneamente da 2 o più altoparlanti, ma parliamo dello stesso canale !! Ecco perchè il crossover entra in gioco !!

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Mario Busana

"LAB" ha scritto nel messaggio news:bej69g$jr0$ snipped-for-privacy@serv1.iunet.it...

taglio.

180

Confermo... sono un po stronzetti da autocostruire, ma vanno benissimo !!!!!

Li costruii una volta sola, e ancora funzionano... li feci con gli NE5532 che sono a bassissimo rumore (odio il fruscio) e rimasi veramente soddisfatto.

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Mario Busana

solo

No... è proprio che per ottenere il suono bilanciato serve molta meno potenza per gli alti !!!!!

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Mario Busana

posto che i diffusori siano equiparabili in termini di potenza dissipata, cioè che alla fine trasformino in potenza sonora un'uguale potenza elettrica, allora perchè dovrei avere più potenza sui bassi? Se anche i guadagni degli amplificatori sono uguali, abbiamo che spariamo una frequenza bassa a 70W e una alta a 40W... E perchè? Il segnale in ingresso a rigore è quello registrato che rappresenta la scena sonora, perchè devo alterare così "a priori" la riproduzione? Ciao Claudio

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Claudio Carbone

Ciao Questo e' certamente vero se ascolti con un solo orecchio , e vale per una qualunque frequenza singola !!! A me capita regolarmente quando ascolto il fischietto del Meteosat ..col solo orecchio ..disponibile !!!

Su una musica non te ne accorgerai mai;non troverai mai un punto in cui si annullano le ampiezze di tutte le frequenze.

Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

"Giorgio Montaguti"

E su questo siamo d'accordo. A parte il fatto che io ascoltavo con 2 orecchie...

Difatti nessuno vuole sostenere questo. La mia osservazione nasce a dimostrazione del fatto che lo sfasamento non è un fattore trascurabile, poichè può alterare la percezione del suono in quanto IMHO raggiungendo valori sull'intorno di pigreco per certe frequenze può portare - a seconda della posizione d'ascolto - all'annullamento delle stesse. Proprio come è accaduto nella mia prova.

Siamo infine d'accordo sul fatto che il fenomeno è circoscritto a precise zone spaziali, ma poichè quando si sceglie il posizionamento dei diffusori lo si fa pensando alla zona d'ascolto, ritengo che esistano valori di sfasamento capaci di determinare un'alterazione della percezione del suono in detta zona.

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SiO2

"Claudio Carbone" ha scritto nel messaggio news:beoces$bv2$ snipped-for-privacy@lacerta.tiscalinet.it...

Perchè è fisica !!! Più le frequenze sono basse e più hanno bisogno di potenza.

Guarda le caratteristiche elettriche di qualsiasi impianto... io credo che esistano pochi tweeter che sopportano più di 20watt... anche se il produttore dietro spara cifre assurde. Negli impianti da discoteca, e ne ho avuto a che fare abbastanza in passato... si usano vari kilowatt sui sub... non si arriva quasi mai a mille sui medi e i tweeter hanno finali che raramente superano i 100 watt... e alimentano più di un dispositivo. E per farti un esempio stupido... dovresti sapere che più è alta la frequenza e meno potenza serve per diffonderla... altrimenti il tuo cellulare gsm con miseri 2 watt non manderebbe mai i suoi 900 MHz a 35 km.... fai due conti e vedi con 2 watt a 100 MHz dove arrivi con una antenna come quella del telefono (senza direttive e ammennicoli vari...)

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Mario Busana

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