Salve, sono uno studente di ingegneria elettronica, ho buone conoscenze teoriche della materia, vorrei iniziare ad operare praticamente con resistenze, generatori ecc.. magari cominciando a costruire circuiti semplici per arrivare a quelli più complicati per iniziare a capire il tutto. Qualcuno conosce qualche manuale che mi faccia fare pratica su cose già studiate in precedenza?
Il 25/01/2011 1.33, Frezza ha scritto:
io ho cominciato anni e anni fa comprando i kit (io trovavo nuova elettronica e gpe). Con un saldatore da idraulico e dello stagno me li montavo e cercavo di capirne il funzionamento. Parlo di progetti molto semplici, tipo una sirena bitonale o le luci di supercar per intenderci.
Il passo successivo è stato quello di realizzare semplici circuiti con la mille fori, poi è arrivato il cloruro ferrico etc etc.
Se mi permetti un consiglio...io a inge non ho visto per niente la pratica....non so come sia adesso...fai pratica, fai pratica, fai pratica ;-)
ciao, Ste
-- Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata [cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
La pratica =E8 con il saldatore o, al massimo con una basetta breadboard.
Inizia a sperimentare dalle cose che conosci, dagli schemi che sei riuscito a realizzare.
Prendi in considerazione anche schede demo di microcontrollori tipo Pic Microchip o Freescale o meglio ancora Arduino. Studiati la documentazione ed inizia a mettere in pratica.
E' piu semplice di quanto sembra!
Fatti un giro sul nostro Blog
Vedi anche:
Un saluto Emanuele
Il 25/01/2011 10:02, Emanuele ha scritto:
Onestamente non condivido il consiglio di utilizzare Arduino per iniziare a *capire* come funziona un micro. Il linguaggio per quanto comodo è molto distante dall'hardware e a mio avviso non ti permette di cogliere il funzionamento che ci sta "sotto".
Viceversa, per avvicinarsi al digitale (anche se l'amico sembrava più interessato all'analogica) gli AVR sono sicuramente adatti, partendo in assembler e poi affiancando il C.
Marco
Consiglio Arduino perche:
-in rete si trovano centinaia di tutoria (si esatto centinaia :)
-si pu=F2 utilizzare il "linguaggio" di Arduino ma anche no :) utilizzando il C o l'assembler degli AVR
- si trovano migliaia di progetti fatti / applicazioni (diciamo quasi migliaia :)
Un altro metodo per imparare , in particolare l'analogica, =E8 utilizzare i simulatori. Ce ne sono molti gratuiti, LT spice ad esempio. simulare e poi verificare il circuito con una basetta e l'oscilloscopio
Emanuele
Lascia perdere tutte le riviste che trovi in edicola adesso perchè fanno tutte a gara per venderti qualcosa che non ti insegna nulla. Se conosci un mercatino di vecchie riviste, procurati quanti più numeri possibile di CQ Elettronica fino ai primi anni 80, Progetto Elektor e dai un'occhiata pure ai vecchi numeri di Nuova Elettronica (fino ai primi anni 90), Radio Kit ed Elettronica Flash perchè c'erano cose interessanti anche lì. Le altre lasciale a marcire perchè non aggiungono nulla (anzi...) a quello che già sai.
In rete di roba ce n'è tanta, ma è difficile barcamenarsi fra la pletora di sitarelli che campano con adwords riciclando il solito schemino della radio con ZN414, che è introvabile da 25 anni e il lampeggiatore con LM3909 che lo è da 30. Ecco qualche link fra quelli di siti un po' più seri.
"The Art of Electronics" di Horowitz e Hill e l'"ARRL Handbook".
Dimentivaco, a proposito di Arduino, per averlo a costo zero....
Il 25/01/2011 11.26, Emanuele ha scritto: [...]
per "imparare" l'elettronica digitale, IMHO, è meglio cominciare da un buon contatore binario e un po' di logica booleana.
attenzione che i simulatori non servono per imparare...per usarli devi sapere più di loro (citazione non mia)...consiglieresti una calcolatrice ad un bambino che deve imparare le quattro operazioni?
Ste
-- Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata [cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
"asdf" ha scritto nel messaggio news:NPy%o.6834$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it... ...
Non direi, la base di funzionamento dei circuiti è sempre interessante. Poi se uno vuole comprare kit o altro è libero di farlo o no
Basta andare su
"Frezza" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mynewsgate.net...
Puoi farlo con saldatore e stagno... come ha fatto la maggior parte di chi come me ha inziato più di 40anni fa(!) Ma, più comodo e razionale: comprati una bella piastra breadboard (vedi p.es su
Marco Trapanese:
Vero, ma che je frega? Ormai ad usare l'assembly c'è rimasto solo SB. :D Beh, sì, anch'io, ma solo per ottimizzazioni che, visto il costo dei Luminary, forse non hanno più molto senso.
Il solo punto in cui puopi aver ragione è sulle periferiche di I/O, dato che il C di Arduino non ti permette di accedervi direttamente.
Emanuele:
Io ti ho mandato la mia recensione più di due mesi fa, ma non l'hai ricevuta...
Il 25/01/2011 15:11, F. Bertolazzi ha scritto:
Dal mio punto di vista conoscere l'assembly non significa doverlo usare ovunque. Serve più che altro a capire come lavora il micro, la sua struttura interna. Non mi riferivo alle ottimizzazioni che giustamente conviene spesso realizzare utilizzando un micro superiore.
Marco
Ecco le mie:
@PeSte Confermo che i simulatori, a mio giudizio, possono essere utilizzati anche per comprendere meglio alcuni circuiti. Saldatore, basetta ed oscilloscopio sono indisopensabili certo, ma la rapidit=E0 con la quale puoi simulare un filtro o un alimentatore =E8 fenomenale. Finalmente abbiamo la tecnologia... sfruttiamola (si anche per imparare)
@Bafometto @asdf
oPoi
Grandi! La diatriba sull'utilit=E0 delle riviste di elettronica =E8 sempre accesa :) Ne abbiamo discusso molto sul mio blog, anche con i diretti interessati
Se volete dire la vostra siete i benvenuti, anche in parcondicio visto che la pensate diversamente 1:1
@Bertolazzi Non mi =E8 arrivato niente.... contattami in privato, anche qui se vuoi
@Marco Trapanese Concordo con te. Io penso che usare i micro senza conoscere l'assembler =E8 molto limitante. Discussioni su cosa sia meglio, c o asm ne ho lette parecchie ed ognuno argomenta come meglio crede. Ma rimane impensabile avventurarsi in un progetto di media/grande entita solo con le conoscenze del C, magari su un micro a 8bit affidandosi completamente al compilatore...... e se dopo 2 mesi di lavoro quando attivate l'usb il display sfarfalla che fate? Cambiate micro o iniziate a studiare l'asm?
Un Saluto a tutti Emanuele
Mi piace! Questa te la frego :)
-- Franco Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen. (L. Wittgenstein)
... avendo l'accortezza di spuntare i piedini di quei componenti conservati in nastri, ovvero tra due strisce adesive altrimenti i contatti saranno un po' ballerini :-D
Cit. prima lezione di montaggio all'ITIS. Ad ingegneria mai visto un componente nemmeno in fotografia!
PaoloC
no problem, visto anche che sono ormai 4 anni che non reclami i diritti sulla mia firma :)
-- Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata [cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Il 25/01/2011 15.11, F. Bertolazzi ha scritto:
:D
negativo, siamo almeno in due; perche' sono allergico alle librerie che non conosco (che non sono fatte "a modo mio"), e dovrei perderci un sacco di tempo per verificare, nell' assembler, come e' stato compilato.
PS: e' troppo tardi: salvo rare eccezioni, credo che sia necessario iniziare mooolto prima di arrivare a ingegneria.
--=20 saluti lowcost
e 3%A8-an...
Discussione interessante, soprattutto l'anonimo che insulta un po' tutti :-)
Il giorno Tue, 25 Jan 2011 15:11:41 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:
Molto pochi ma mooolto buoni ;-)
Io poi non mi considero un 'softwarista', ma solo un hardwarista prestato.
-- ciao Stefano
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