Caratteristica testina magnetofono

Ciao a tutti, sono alle prese con un magnetofono (Magnetofoni Castelli S2005), che non funziona pi=F9 da molti anni e che sto cercando di rimettere in sesto per far rivivere alcuni ricordi di famiglia. Dispongo tra l'altro del libretto della manutenzione, con tanto di schema elettrico. Ho riparato alcuni problemi (condensatori elettrolitici ormai secchi ed alcuni problemi meccanici), l'amplificatore amplifica parecchio (diciamo quasi 70dB), ma il segnale che sento =E8 ancora molto flebile. Qualcuno potrebbe darmi un'idea di qual =E8 l'ampiezza picco picco del segnale che normalmente dovrei prelevare dalla testina magnetica (che ho provveduto a pulire) in lettura? Altri suggerimenti sono i benvenuti.

Ringrazio anticipatamente.

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Darwin
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Due banalit=E0, ma son le uniche che mi vengono in mente:

Smagnetizzata la testina?

Controllata la centratura nastro - testina?

Due centesimi, altri sapranno aggiungere di pi=F9.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Boh, non saprei come controllare... Quello che ho fatto =E8 stato di prendere un'altra testina (da mangianastri) e collegarla ad un generatore di segnale. Avvicinandola alla testina di lettura, ottengo un segnale in uscita dell'amplificatore. Non saprei per=F2 se questo =E8 sufficiente.

C'=E8 la regolazione dell'azimut. Ho provato ad agirvi in lettura, cercando di ottimizzare il segnale ottenuto (che per=F2 resta molto debole).

La testina =E8 smontabile, nel senso che posso aprirla e giungere agli avvolgimenti (che non sono interrotti). Nel caso, posso mostrare una foto.

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Darwin

Sarebbe il caso di smagnetizarla comunque, sempre che tu riesca a trovare uno smagnetizzatore. Non =E8 trascendentale farselo (c'era chi usava, a suo rischio, la spira-punta di un saldatore a pistola) e usarlo. Se non riesci a trovarne uno in giro per il lab fai un fischio.

Se oltre che debole il segnale =E8 distorto, punterei sul fatto che =E8 magnetizzata.

E' sufficiente per dire che funziona, lascia in dubbio se funziona bene o no. Nastri sicuramente efficienti non ne hai?

L'ideale sarebbe registrare su nastro (da apparecchio sicuramente allineato) una sinusoide o triangolo e poi usare l'oscillografo in riproduzione. Per=F2 l'ottimizzazione a orecchio di solito =E8 sufficiente.

Quanto alla debolezza, se =E8 presente nella prova fatta con altra testina affacciata dipende probabilmente dalle condizioni di prova. Se =E8con nastro, sicuro delle buone condizioni del nastro?

Le ho sempre viste dall'esterno, non ne ho mai aperta una. Anzi, lo riterrei un po' temerario ;-)

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Tullio Mariani ha scritto:

Beh, il sistema del saldatore a pistola non è malvagio. Basta accenderlo prima di avvicinarsi alla testina e poi allontanarsi lentamente prima di spegnerlo. La testina non deve essere vicina alla punta, ma all'interno del campo alternato prodotto dal loop di filo della punta. Basta arrivare ad un centimetro. Nessun rischio.

Ciao. Giuliano

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JUL

JUL ha scritto:

Probabilmente il campo non e' sufficiente: una volta, su una vecchissima rivista, vidi la stessa soluzione, ma con la punta sostituita da un avvolgimento di 10-12 spire di filo di rame.

Tutto OK. Allontanarsi "tanto" (IMO sui 3-4-5 metri).

Per Darwin: AFAIR (non ho documentazione sottomano), la testina dovrebbe tirare fuori qualcosa tra i 100uV e i 1000uV a modulazione piena, ma quasi sicuramente sara' un segnale equalizzato NAB, o simil-NAB

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So fare un rutto da 90" con una sola lattina di birra.
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Englishman

Englishman ha scritto:

In quella punta scorrono circa 200A, quindi penso che il campo sia sufficiente. Lo uso normalmente per smagnetizzare lame di cacciaviti.

Giuliano

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JUL

Qui seguo meglio il discorso... vorrebbe dire che il nucleo della bobina della testina =E8 magnetizzato leggermente, ci=F2 che lo rende

*molto* meno sensibile? L'idea sarebbe di fare come il degauss dei CRT, ovvero applicare un campo magnetico variabile, intenso all'inizio e poi decrescere gradualmente fino a zero per eliminare il magnetismo residuo. Potrei vedere come fare la cosa, non ho saldatori a pistola sottomano, ma posso studiare un sistema alternativo. Quello che non capisco =E8 come possa una testina magnetizzarsi spontaneamente. I ricordi di mio padre sono stati quelli di usare un nastro di una nota marca e dopo un po'... pi=F9 nulla! Si parla di vent'anni fa, comunque.

Ho un nastro, in cui dovrebbe essere registrato "qualcosa". Dovrei provarlo con un altro magnetofono per esserne sicuro, il che prenderebbe sicuramente un po' di tempo, perch=E9 dovrei farmelo prestare (ed aspettare di ritornare in famiglia, tra qualche settimana). Diciamo che cerco anche di capire bene cosa possa essere successo, prima di fare prove del genere, dato che avr=F2 a disposizione poco tempo per farle.

Questo =E8 fattibile, ma non credo che il mio sia (solo) un problema di azimut. La traccia =E8 stereo ed il nastro =E8 abbastanza largo, le tolleranze meccaniche sono molto pi=F9 lasche di quelle di un registratore a cassetta, per esempio.

No, ma sono comunque sicuro che ha mostrato questo problema con nastri sicuramente funzionanti almeno dieci anni fa.

No, =E8 tutto davvero grande, non c'=E8 rischio. Basta svitare una vite e si toglie il coperchio, non =E8 come le testine pi=F9 recenti che sono incapsulate e sigillate.

Grazie dei suggerimenti, Tullio.

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Darwin

Il problema =E8 che fino ad adesso ho trovato poche informazioni in rete sulle testine magnetiche... forse non cerco bene (mi sono limitato a ricerche del tipo "tape head caracteristics" o simili). Hai mica un'idea di dove potrei informarmi su pratiche come queste?

Si, c'=E8 un'equalizzazione (del resto, si vede la rete di compensazione nel circuito). Ho visto che c'=E8 un picco verso i 4kHz, in maniera simile a quanto precisato dal tuo articolo. Questo conferma comunque l'ordine di grandezza che avevo in mente e che sarebbe compatibile con l'amplificatore secondo le prove che ho fatto.

Grazie Jul, grazie Englishman!

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Darwin

Uhm.... vedo che ci sono dei link molto interessanti a partire da questa pagina. Grazie per la segnalazione.

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Darwin

Confermo, lo uso anche io per smagnetizzare (infilandoci il cacciavite dentro e poi sfilandolo senza spegnere il saldatore) e anche per magnetizzare (infilare il cacciavite dentro e spegnere di botto mentre =E8 nella spira.

La mia perplessit=E0 nell'uso per cui serve a Darwin viene dal rischio di contatto accidentale e da possibili danni. Se non ricordo male, un minuscolo graffio sul traferro deteriora misurabilmente le prestazioni di una testina.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Esatto, meno sensibie e con distorsione asimmetrica dell'onda

Barretta di ferrite, ci avvolgi sopra pi=F9 spire possibile (io usavo rocchetto di filo smaltato con buco nel supporto non troppo pi=F9 grosso della bacchetta) alimentata tramite variac e magari ulteriore trasformatorino riduttore interposto. Copri l'estremit=E0 della bacchetta con qualcosa di protettivo e sottile (profilattico non lubrificato o copridito di gomma o pezzo di guanto di lattice) poi la poggi, a bobina alimentata, sulla superficie della testina affacciata al nastro e ce la passi sopra ripetutamente. Fatto questo la allontani lentamente mantenendola alimentata. Quando =E8 lontana - roba di un metro o meno - spegni pure. Il gioco =E8 fatto e pu=F2 essere ripetuto in caso di dubbio.

Tieni i nastri lontani mentre operi ;-)

Non ricordo come avviene, credo me lo avessero spiegato, ma ho verificato che avviene

A occhio, tuo padre avr=E0 circa la mia et=E0 :-)

Se =E8 fermo da tempo, aspettati un bellissimo effetto copia. Ogni spira avr=E0 stampato una copia attenuata di s=E9 sulle spire adiacenti.... :-)

Allora probabilmente era gi=E0 magnetizzata. Prova prima di tutto a smagnetizzare, poi se ne riparla. Sono curioso di sapere la conclusione.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Terr=F2 presente il metodo (leggi sotto).

Si, da quanto ne so, siete quasi coetanei :-)

E un fenomeno che avevo trovato in passato, mi sembra su dei vecchi multitraccia. Ad ogni modo, hai fatto bene a farmi pensare al nastro... che era montato al contrario sulle bobine. Sentivo qualcosa, molto attenuato, ma la musica mi sembrava piuttosto strana da quel pochissimo che sentivo, un po' come se fosse suonata all'inverso; anni fa andavano di moda effetti di questo tipo. Eh, beh... mi sono detto stai a vedere che... ed era proprio quello!!! Il nastro ha una parte lucida ed una opaca. Ripensandoci adesso, mi pare evidente che il film magnetico si trova sulla parte opaca....

Qui mi correggo... volevo dire che la traccia =E8 mono!

Il problema non era quindi quello, ma tutto il discorso =E8 molto interessante e non =E8 detto che non ne faccia tesoro in futuro. Grazie mille (a te ed agli altri) del supporto tecnico e spirituale :-)

Sotto questo punto di vista, le condizioni non sono molto buone: la testina =E8 graffiata in alcuni punti e mostra segni di usura. Non si tratta certo di un sistema ad alta fedelt=E0, ma una degradazione c'=E8 sicuramente.

Ah, per inciso, il mio nastro di prova contiene una registrazione di un brano rock che mio padre registrava di notte, da Radio Luxembourg, intorno al 1970. Forte!

Oggetti come questi sono comunque interessanti per vedere quali soluzioni sono adottate per sfruttare al massimo i 5 transistor che si trovano nel circuito (due al silicio e tre al germanio).

Ancora, grazie a tutti!

Ora, non mi resta che trovare un altoparlante ovale da 12Ohm per sostituire l'originale che =E8 ridotto ad un circuito aperto...

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Darwin

On 11 Mar, 21:04, Darwin wrote: =2E............

Di nulla

Se il cono =E8 integro forse puoi recuperarlo, se non altro per ragioni di filologia:-)

Un altoparlante 'aperto' ha spesso una interruzione della connessione tra la treccina che viene dai terminali e i capi della bobina mobile riportati sull'esterno del cono. Una goccia di stagno, magari dopo aver scavato un pelino nel cartone con la punta di un bisturi (occhio a non sfondare) spesso risolve il problema. A me ha funzionato varie volte.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Anche col saldatore che usavi per magnetizzare/smagnetizzare i cacciaviti?

Buona sera!

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Tomaso Ferrando

Anche per il fatto che il montaggio meccanico sullo chassis sarebbe semplificato. Allora, ho provato, ma la situazione non sembra essere quella. Ho raschiato il catrame che protegge i fili ed ho provato a cercare una connessione da l=EC, senza risultato, per=F2. C'=E8 modo di sostituire solo la bobina? A me sembra piuttosto difficile...

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Darwin

Riprova, sciogliendo con attenzione il catrame con un saldatore a punta fine. Individuati i capi del filo davvero micro della bobina, se anche li vedi a contatto con la treccina di rame risaldaci comunque sopra con una gocciolina di stagno

Si pu=F2 nei wofer professionali, a volte. Nel tuo caso non credo.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Allora, ho riprovato senza successo. Mi tengo comunque da parte l'altoparlante originale, potrebbe tornare comodo un giorno o l'altro. Ho montato un normale altoparlante da 8 Ohm con in serie una resistenza da 2,2 Ohm (l'impedenza dell'originale =E8 12 Ohm e volevo avvicinarmici). La forma non =E8 uguale all'originale, il che ha voluto dire che ho dovuto fare un accrocchio per mantenerlo in posizione e per chiudere le fessure. Ad ogni modo, il contenuto del nastro si sente nuovamente dopo tanti anni, il che =E8 gi=E0 un bel risultato. Se mi capiter=E0 fra le mani un altoparlante pi=F9 adatto, lo sostituir=F2 alla prima occasione.

Ringrazio tutti.

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Darwin

Darwin ha scritto:

o

Occhio, se =C3=A8 12 ohm in continua, l'impedenza nominale =C3=A8 probabilme= nte

16 ohm.

Non =C3=A8 gravissimo, ma se l'aggeggio ha i finali al germanio, =C3=A8 probabile che siano termicamente al limite. Chiedergli pi=C3=B9 corrente forse non =C3=A8 saggio.

Prendi due piccioni con una fava: due altoparlanti tondi pi=C3=B9 piccoli da 8 ohm affiancati nello spazio di uno ellittico. Li colleghi in serie (e in fase) e hai aggiustato .per il meglio.

Mi hai fatto ricordare il LESA a valvole che mi regalarono 50 anni fa. In qualche angolo ho ancora un paio di sue bobine. Chiss=C3=A0 che ci sar=C3= =A0 sopra!

Tullio

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Tullio Mariani

mente

No, =C3=A8 proprio un 12 Ohm di impedenza nominale, come indicato da schema elettrico e riportato sul retro dell'altoparlante.

Certo, ha i finali al germanio (mentre i primi stadi sono con transistor al silicio). Con la resistenza in serie, dovrei essere intorno a un 10-11 Ohm, che dovrebbe essere ancora sopportabile.

o

Ci ho pensato, ma non ho trovato due altoparlanti della forma adatta. E' una delle soluzioni che praticher=C3=B2 senza dubbio se mi capiteranno sottomano.

=C3=A0

Beh, non =C3=A8 una buona occasione per rispolverarlo? :-)

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Darwin

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