chiudere linea su impendenza caratteristica?

vorrei alcune informazioni sulle linee ad impedenza caratteristica: -in quali applicazioni =E8 necessario parlare di impedenza caratteristica? Perch=E9 ad esempio negli impianti tv, sat, telecamere =E8 importante l'impendenza caratteristica, mentre negli impianti di diffusione sonora si utilizzano semplici fili di rame senza impedenza caratteristica specificata? L'unica discriminante =E8 la frequenza del segnale in oggetto? Qual =E8 il limite di frequenza al di sopra del quale l'impedenza caratteristica diventa importante? -quando si parla di adattamento di impedenza e in particolare di chiusura della linea su resistenza, quest'ultima viene considerata una vera e propria resistenza oppure si intende anche in questo caso impedenza caratteristica? In altre parole per chiudere una linea posso usare un pezzo di cavo uguale a quello della linea, che ha dunque la stessa impedenza caratteristica, oppure devo utilizzare una resistenza come quelle delle schede elettroniche con i codici a colori che abbia la stessa resistenza dell'impedenza caratteristica del cavo? E se invece di adoperare una resistenza pura adopero un'impedenza RL o RC?

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eltape
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Non so se esiste una regola rigorosa, ma io direi che empiricamente l'impedenza caratteristica della linea diventa importante quando la lunghezza della linea diventa paragonabile alla lunghezza d'onda del segnale in gioco. Paragonabile potrebbe essere un 10-20% o giu' di li', ma poi dipende anche da che grado di distorsione puoi tollerare nel segnale e quanto e' disadattata l'impedenza. Per esempio, per un segnale video che ha uno spettro fino a circa 5 MHz (lambda 60 metri), penso che fino a qualche metro sia irrilevante l'impedenza del cavo, oltre inizieresti a vedere delle riflessioni. Invece i monitor dei computer, lavorando con bande molto maggiori, hanno problemi gia' con pochi decimetri di cavo. Per i segnali audio le lunghezze d'onda sono almeno di qualche km percio' fino alle centinaia di metri di linea si puo' trascurare il problema.

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Valeria Dal Monte

Direi tutte le volte che c'e` (cioe` che la linea e` trasversalmente uniforme), e che ha una lunghezza che comincia a diventare dalle parti della lunghezza d'onda del segnale (ad esempio lunghezze di un ventesimo di lunghezza d'onda).

Perche' le lunghezze d'onda sono intorno alle decine di centimetri e la lunghezza dei cavi sono decine di metri.

Perche' 20 kHz hanno una lunghezza d'onda di 25 km, i cavi sono MOLTO piu` corti.

No, e` il rapporto lunghezza d'onda rispetto alla lunghezza della linea. Alla frequenza di rete (50 Hz), la lunghezza d'onda e` di 6000 km, ma se si fanno linee lunghe, gli effetti di impedenza caratteristica e di riflessione e sfasamento si fanno sentire.

Se usi un pezzo di cavo per terminare una linea, il problema si sposta alla fine del nuovo pezzo di cavo :-)

Non hai l'adattamento a larga banda: puo` darsi che a certe frequenze abbia l'adattamento e ad altre no.

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Franco

Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick.
(H. Heine)
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Franco

Il parametro discriminante è la lunghezza elettrica "le" definita come il rapporto tra la lunghezza fisica del circuito "L" e la lunghezza d'onda "lambda" e , cioè:

le = L / lambda = f L / vp

dove "vp" è la velocità di propagazione del segnale lungo la linea. In letteratura si dice che i fenomei propagativi possono essere trascurati se "le

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Zio!

L'unica discriminante è la frequenza del segnale in oggetto? Si Qual è il limite di frequenza al di sopra del quale l'impedenza caratteristica diventa importante? Il tuo filo rappresenta un FILTRO in quanto NON è un conduttore ideale; pertanto se per basse frequenze (soprattutto + che per basse frequenze dovrei dire PER UN RANGE MOLTO PICCOLO DI FREQUENZE) non causa un'alterazione molto grande, se il range diventa + grande allora viene introdotta una considerevole distorsione; lo studio della distorsione introdotta è un problema di elettrotecnica non banalissimo, infatti le distorsioni che si generano sono di vario tipo:

1) tra la linea e l'utilizzatore finale se non vì è ADATTAMENTO DI IMPEDENZA si hanno riflessioni e quindi cancellazioni eventuali del segnale 2) se l'impedenza caratteristica non è bilanciata (e il bilanciamento avviene attraverso opportuni condensatori e induttanze in serie) il segnale arriva NON in fase, il chè può non essere un problema (e non sempre) per una tx con codifica PAM ma può essere un gravissimo problema per una QAM o FSK.. (dipende dallo sfasamento) 3) se l'impedenza non è adattata in POTENZA si ha non si raggiunge il massimo trasferimento di potenza e quindi si perde segnale utile

I parametri utili ai fini di rispondere alla tua domanda (quando conta e quando no l'imp. caratt.) sono:

1) Frequenza utilizzata e banda di lavoro 2) Distorsione generata dalla linea-filtro a quella frequenza rispetto al filtro di Heaviside per distorsione al più lineare. 3) Il tipo di codifica usata per la trasmissione.
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InuY4sha

In altre parole per chiudere una linea posso usare un

Ciao Puoi usare una resistenza ma del tipo ad impasto, (meglio se a disco senza reofori)non quelle normali, che sono fatte a spirale e quindi aggiungono una induttanza. Fino circa a 0.5 GHz non servono di solito, eccessive precauzioni .

Comunque difficilmente devi chiudere una linea su di una resistenza,ma sull'ingresso di un circuito ,che a sua volta deve presentare una impedenza reale uguale a quella caratteristica della linea. (adattamento)

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

Il 04 Lug 2005, 16:17, giorgiomontaguti ha scritto:

Approfitto della tua competenza per chiederti se le normali resistenze smd sono tutte adatte per lavorare in alta frequenza o anche qui ce ne sono di più o meno adatte. Apparentemente quelle che ho visto su circuiti funzionanti sui GHz sembravano normali resistori smd, ma vorrei avere una conferma, grazie!

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brown fox

ha scritto:

Ciao Quelle SMD vanno bene anche a frequenze molto alte, perche' sono ad impasto(film spesso) e molto piccole. Naturalmente non devi aggiungere induttanze ..usando fili lunghi !!! Come chiusura di microstrip vanno ottimamente; io ci faccio anche attenuatori resistivi ad impedenza costante ,con linee a 50 ohm davanti e dietro .

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

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