"RobertoA" ha scritto nel messaggio news:no9m38$r4n$ snipped-for-privacy@virtdiesel.mng.cu.mi.it...
costosa e quindi economicamente meno competitiva sul mercato o meno remunerative per il produttore, per cosa poi? Per permettere all'acquirente
batterie?
economica, inutile ricamarci tanto sopra.
serie.
Il 08/08/2016 12:22, RobertoA ha scritto:
leggera differenza di tensione e resistenza interna, se poi consideri che ci sono ben 3 differenti batterie in serie avrai celle che sono caricate a tensioni superiori e celle a tensioni inferiori e la
-- bye !(!1|1)
Il 08/08/2016 12:24, RobertoA ha scritto:
ma non interrompe la carica se la batteria si surriscalda
-- bye !(!1|1)
Il 08/08/2016 12:22, RobertoA ha scritto:
Non pensavo tanto alla intensita' di corrente, quanto a una carica prolungata nel tempo. problemi di temporizzazione non di corrente.
FIno a un certo punto la energia elettrica di ricarica viene correttamente convertita in energia chimica e accumulata. Quando tutto quello che si poteva convertire e' stata convertita, il sovrappiu' che continua ad entrare libera idrogeno gassoso.
Quello e' sempre possibile, io visto lo stesso difetto in batterie di UPS professionali.
-- Per un giacobinismo in salsa padana
E hai monitorato la corrente in queste fasi? Ne hai preso nota? Se si, quali sono le correnti nelle varie fasi?
Perche altrimenti non vuol dire niente.
mandi
Il 08/08/2016 18:02, zio bapu ha scritto:
La corrente iniziale e' di circa 1,8 A Poi quando si avvicina alla tensione di 44,2V (tre batterie in serie), scende a 0,4A Quando arriva ai 44,4V inizia una serie di impulsi stretti quindi pochissima corrente, e resta cosi, immagino sia la fase di mantenimento
Il 08/08/2016 12:26, RobertoA ha scritto:
Io aiuto un amico meccanico quando ha problemi con le bici elettriche e di sostituzioni di batterie di quel genere ne ho fatte veramente tante,
male erano tutte usate oltre la loro fine naturale, tutta gente che
La maggioranza della gente, quando la bici inizia a fare meno km la porta dal meccanico pensando ad un difetto senza sapere che caricandola tutti i giorni le batterie potranno durare un anno poi degradano velocemente col risultato che se le tengono sotto carica sempre le fanno gonfiare. Le istruzioni naturalmente non le legge mai nessuno :-(
-- Saluti da Drizzt.
Il 08/08/2016 12:26, RobertoA ha scritto:
ah dimenticavo, quando vai ad acquistare le tre batterie di ricambio
danno selezionate in modo che non ci siano troppe differenze fra loro che nel collegamento in serie le porterebbe alla prematura morte.
-- Saluti da Drizzt.
Il 08/08/2016 20:40, Drizzt do'Urden ha scritto:
Veramente il caricabatterie provvede ad interrompere l'erogazione di corrente quando vede la tensione arrivare oltre la tensione di massima carica impostata, nel mio caso oltre i 44,4V si vede che la tensione si abbassa sui 38V e la corrente quasi si azzera Non stiamo parlando di un trasformatore e ponte diodi, dentro il caricabatterie di serie con la bici c'e' un microprocessore che regola la carica e la interrompe quando 'vede' la tensione di fine carica In questo caso le batterie hanno sei mesi di vita, e quindi anche una loro presupposta 'fine vita' sarebbe difficilmente credibile
ebbe
do
che
o
errato.
Sei mesi sono pochi, ma dipende da come sono usate le batterie e dal tipo di batterie. Di batterie al piombo e gel ce ne sono di tanti tipi apparentemente uguali. Se quelle batterie sono quelle comuni per uso in tampone per allarmi, ups, luci di emergenza, ecc. fanno al massimo 20-30 cicli di carica e scarica completa.
Il 09/08/2016 09:25, RobertoA ha scritto:
Se il carica batterie non ha il mantenimento a impulsi, forse quando stacca la tensione delle batterie lentamente scende e ricomincia la carica, anche se leggera e finisce quasi subito, questi cicli tutta la notte le rovinano. Nel caso delle batterie esaurite/difettose, la tensione di stacco non viene mai raggiunta per cui rimangono sotto carica troppo e si gonfiano. Ipotesi mie eh, non ho mai approfondito :-)
-- Saluti da Drizzt.
Il 09/08/2016 20:44, Drizzt do'Urden ha scritto:
Si potrebbe essere Ma solitamente, le batterie spompate, arrivano rapidamente alla tensione di 'fine carica' e questo presupporrebbe uno stacco del caricabatterie che da 44V passa a 38V per il mantenimento Ache se la tensione si abbassasse ancora, il caricabatterie ricomincierebbe il ciclo di carica, che concluderebbe rapidamente Per deformarle a quel modo, a mio avviso, la carica deve essere stata prolungata per ore ed ore alla massima corrente erogabile dal caricabatterie
Ho letto tutte le risposte, e tutti hanno (giustamente) puntato il dito sulla ricarica. Ma ho visto batterie ridotte in quel modo anche per una forte richiesta di corrente in fase di scarica (deformazione delle piastre interne dovute al calore). Inoltre, guardando il cablaggio (fatto da cani), ipotizzo che quelle biciclette sono una cinesata pazzesca, una presa per i fondelli, e pertanto non mi meraviglia se non c'e' un circuito di controllo sulla corrente assorbita (magari c'e' solo quel fusibile: a proposito da quanto e'?); sotto tali ipotesi, e aggiungendo anche che sempre per riasparmiare sono delle "semplici" batterie al piombo-gel non idoneee alla trazione elettrica, la fine che hanno fatto era solo questione di tempo.
Il 23/08/2016 18:08, Ulx ha scritto:
Il fusibile dipende anche dalla potenza del motore, dagli 8A in su. La centralina ha il controllo sulla corrente.
sotto tali ipotesi, e aggiungendo anche che sempre per
Le batterie sono specifiche per bici elettriche:
-- Saluti da Drizzt.
Il 23/08/2016 18:08, Ulx ha scritto:
Ci sono due fusibili, uno piccolo tra caricabatteria e batterie, un 5x20 da 5A, poi c'e' quello grosso (visibile in foto) da 30A messo in serie tra batterie e motore Comunque il controllo corrente max assorbita lo fa la centralina, per evitare di bruciare il motore alla prima accelerata Dici 'cablaggio fatto da cani' a cosa ti riferisci esattamente? Forse alla saldatura cavi-batteria? Al passaggio cavi non uniti tra loro? Diametro ridotto cavi? Non credo sia solo questione di tempo, perche' se cosi fosse tutte le batterie bici farebbero questa fine E cosi' sicuramente non e' perche' fatta vedere a diversi rivenditori/meccanici (uno di questi vende 500 bici/anno) tutti confermano che non hanno mai o quasi mai visto un danneggiamento del genere Una qualche anomalia deve essere intervenuta in fase di carica, ed ha portato al surriscaldamento delle tre batterie Fatto sta che ancor ora, quelle batterie e lo stesso caricabatterie stanno facendo funzionare (con autonomia ridotta) la bici
Il 25/08/2016 08:51, RobertoA ha scritto:
anni andate, il tipo ha seguito le istruzioni e non le ha tenute sotto carica per troppo tempo e forse per questo non si sono gonfiate, infatti
procedeva, quando le ho smontate e le ho provate, assorbivano energia
(ho fatto l'esperimento visto questo thread). Immagino che se il tipo (come tanti) non avesse seguito le istruzioni e le avesse lasciate sotto carica tutta la notte probabilmente si sarebbero gonfiate... io con l'esperimento non vado oltre, non si sa mai che decidano di esplodere :-)
-- Saluti da Drizzt.
Il 25/08/2016 17:22, Drizzt do'Urden ha scritto:
Si, credo sia successo questo anche su quelle che ho visto io Il caricabatterie non 'vede' la tensione di fine carica e pompa sempre a manetta, scalda scalda e non si ferma piu' finche' un anello della catena si spacca (caricabatteria o una batteria del gruppo) Il punto e', come fanno ad assorbire corrente senza alzarsi di tensione? Di solito le batterie spompate vanno giu' subito e vanno anche su subito Deve essere una batteria rotta per non andare su Ma se fosse una batteria (un elemento) rotta, non e' che si sistema da sola
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