Guarda che il fatto che un'onda generi interferenza non significa che sia automaticamente una radiazione. Vedi ad esempio le onde che ottieni gettando sassi in acqua. Ma almeno quest'ultimo tipo di onde ha in comune con la radiazione il fatto di trasportare energia da un posto all'altro. L'onda di probabilità invece non trasporta niente da nessuna parte: è associata ad un corpo in movimento in modo tale da indicare che tale corpo nel suo "essere lì" include un'incertezza che impedisce di affermare che è "proprio lì" ma soltanto che è "all'incirca lì" (che nel caso dei corpi macroscopicici è un "all'incirca" molto piccolo).
Meglio di così non mi è venuta. Alex comunque l'ha già spiegata in maniera chiara. Nel caso non ne fossi convinto, pensa a cosa succederebbe se effettivamente l'onda di De Broglie fosse una radiazione: significherebbe che, ogni volta che un corpo si muove, se ne va via una certa quantità di energia per il solo fatto di muoversi... e traine le conseguenze (la più importante delle quali è: non esisterebbero corpi in quiete; la seconda è: in questo modo sarebbe possibile realizzare una variante del moto perpetuo di seconda specie...).
Ecco, su questa (apparsa il 29/11 dopo che sono state fatte innumerevoli precisazioni e discussioni) diciamo io concludo il mio intervento sulle onde elettrom, acustiche e sulla relazione di De Broglie onde evitare che tra un paio di giorni qualcuno se ne esca di nuovo con un deprimente -le onde sonore NON sono elettromagnetiche- addobbata con tremila punti esclamativi e la faccina triste :-(( L'unica cosa che posso dire e' che io prendo quello che so dai libri e non posso sapere cosa diceva De Broglie se non da questi. Non voglio avere per forza ragione, nemmeno voi dovreste.
Cito testualmente il mio libro :
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-Dalle equazioni di Einstein che legano l'energia del fotone alla frequenza della radiazione elettromagnetica corrispondente (energia = h*freq) e alla massa del fotone stesso (energia = m*c^2) risulta h * freq = m * c ^ 2. Ricordando che freq = c / lambda (lunghezza d'onda) puo' scriversi :
lambda = h / (m * c)
De Broglie generalizzo' quest'ultima relazione : ad un corpo di massa m (in Kg) che si muove con velocita' v (metri/s) e' associata una radiazione la cui lunghezza d'onda lambda (metri) e' data dalla relazione
lambda = h / (m*v)
Nel 1927 G.Davisson-L.Germer applicarono DeBroglie agli elettroni in movimento in un campo elettrico. Essi pensarono che se agli elettroni in moto era associata un'onda, un fascio di elettroni in moto avrebbe dovuto presentare gli stessi fenomeni di diffrazione di una radiazione; riuscirono a dimostrare cio' sperimentalmente e verificarono l'esattezza della relazione.
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Questo e' quanto copiato parola per parola dal testo. Saluti.
Forse hai ragione. Definisci cosa intendi per "radiazione".
sarebbe
E' una riduzione ad assurdo. Accettando "radiazione" quello che salta fuori è questo (e non solo questo: salta fuori anche che ogni oggetto tenderebbe non ad uno stato di quiete - o moto uniforme - ma ad andare alla massima velocità possibile, irradiando la propria massa finché non raggiunge la velocità della luce).
secondo DeBroglie.
Ancora una volta: definisci cosa intendi per "radiazione".
E non tiriamo in ballo la diffrazione degli elettroni: che un fascio di elettroni generi figure di interferenza significa esattamente SOLTANTO QUESTO, non che tale fascio costituisce una "radiazione".
Ciao! Piercarlo
--
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Uhm, come dici tu forse c'e' un'ambiguita' nata tra il significato di radiazione come e' usata dal mio testo (e come l'ho sempre intesa io) e "radiazione" usata da voi. Io per radiazione intendo la propagazione di onde o particelle (nel caso dei fotoni per es.) Tu hai usato "irradiando" da irraggiare massa ovvero energia, eh no, non intendo questo per radiazione o perlomeno non solo questo.
Ripeto : Un corpo in quiete non permette la generazione dell' -onda associata che si propaga interferendo- come dalla formula di De Broglie. Onda associata che si propaga = radiazione dell'onda associata.
Io ho riportato pari la nota del libro. Mi sa che anche qui ricompare l'ambiguita' del concetto. Quale e' la vostra definizione di radiazione (mi sa, da quello che hai detto sopra che ho capito) ?
Uhm, come dici tu forse c'e' un'ambiguita' nata tra il significato di radiazione come e' usata dal mio testo (e come l'ho sempre intesa io) e "radiazione" usata da voi. Io per radiazione intendo la propagazione di onde o particelle (nel caso dei fotoni per es.).
Alt! Ecco dove sta il tombino! Tu intendi "radiazione" come sinonimo di "onda", ciò che è vero solo quando hai a che fare con il campo elettromagnetico (ci sono anche altri campi ma lasciamoli a casa loro che qui fanno solo casino). In genere una radiazione ha ANCHE carattere ondulatorio ma il carattere ondulatorio non è una caratteristica ristretta alla radiazione. Nel caso dell'onda di De Broglie hai ha che fare con un'onda associata ad un corpo in moto. Togli il corpo e ciao onda! L'energia dell'onda è "nel" corpo ed è quindi dipendente da esso. La radiazione è invece energia che, pur esibendo un comportamento ondulatorio, non è associata con niente e nessuno: il suo destino, una volta emessa, è completamente INDIPENDENTE da quello della fonte che l'ha emessa mentre un'onda di De Broglie è sempre associata al corpo a cui è riferita. E' un po' la differenza che esiste tra un campo magnetico e un campo elettromagnetico: il primo esiste solo finché viene alimentato, il secondo "scippa" energia alla sorgente e, con questa continua ad esistere per conto suo.
Tu hai usato "irradiando" da irraggiare massa ovvero energia, eh no, non intendo questo per radiazione o perlomeno non solo questo.
Vorrei ben dire che non intendevi questo! Ma allora, invece di impuntarti sulla parola "radiazione" come sinonimo di "onda" limitati ad usare "onda" e basta. E' un po' generica ma almeno non è clamorosamente sbagliato come l'uso di "radiazione" in una situazione in cui di "radiazione" non ve ne è propria. Ogni volta che, come nella diffrazione o interfenza tra elettroni in moto si ha a che fare con un comportamento ondulatorio, questo viene definito appunto "comportamento ondulatorio", non radiazione perché in "radiazione" è sempre sottinteso un qualcosa (onde elettromagnetiche, particelle radioattive, gravitoni ecc.) che lascia qualcos'altro portandosi appresso qualcosa (energia, in una forma o nell'altra). Le "onde associate" non sono radiazioni proprio perché rimangono comunque "associate"; esse descrivono il comportamento dell'energia IN POSSESSO del corpo (quindi anche della sua massa), non energia che si irradia. Se si irradiasse si avrebbero le assurdità che ho citato nei due post precedenti.
Per il momento stoppo qui!
Ciao! Piercarlo
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Oh oh, leggendo in fretta non me n'ero accorto... ROTFL!
Inoltre l'equazione di de Broglie l'ho sempre vista applicata a singole particelle.
Nel 1927 G.Davisson-L.Germer applicarono DeBroglie agli elettroni in movimento in un campo elettrico.
Un elettrone e' ben diverso da una massa d'aria.
Forse a qualcuno sfugge che il valore di h e' 6.62 e qualcosa * 10^(-34). Se come massa prendi qualcosa nell'ordine di grandezza del milligrammo ottieni una lunghezza d'onda sui 10^(-28)m e quindi una frequenza sui
3*10^27 GHz (il tutto a v=1m/s). Ha senso? ANche salendo ai 340m/s dell'avanzamento del fronte d'onda in queto caso restiamo a livelli insensati!
Ma poi a cosa verrebbe applicata l'equazione? Alla singola molecola di gas nell'aria o al fronte d'onda intero? Perche' se proprio si vuole applicare de Broglie alle onde sonore, bisogna introdurlo come aggiunta, non come sostituzione del carattere meccanico dell'onda.
Boiler (che sull'equazione di de Broglie & compagnia ci ha fatto il lavoro di maturita')
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