Alimentare LED tramite calore esterno.

Buonasera a tutti, non sono un esperto e avrei bisogno di sapere se sia possibile alimentare un LED, o un piccolo circuito con qualche LED che si accendano in sequenze definite, non mediante una batteria o un'alimentazione esterna, ma semplicemente tramite il calore di una fiamma vicina. Mi sembra di ricordare dalla scuola che esistono materiali detti piezoelettrici, o sistemi detti termocoppie, in grado di generare un flusso di elettroni in presenza di calore. Mi chiedevo se secondo voi questo =E8 corretto, quali siano questi materiali e se tale flusso possa essere in grado di alimentare un LED o una serie di LED. Grazie mille per le risposte!

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marcomelley
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Non mi risulta esistano dispositivi per la conversione diretta. L'effetto Pelti=E8r dovrebbe essere reversibile ma bisognerebbe mantenere un salto termico. D'altro canto, la fiamma =E8 luminosa e una celletta fotovoltaica potrebbe generare qualcosa (di molto piccolo, intendiamoci). Si potrebbe sfruttare anche il moto d'aria calda mettendo in moto una piccola elica (od elicoide) solidale ad un piccolo generatore. Oppure un motorino Stirling...

Piccio.

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Piccio

confermo che è reversibile e confermo che bisogna mantenere, ed è difficle, il salto termico. Qualche anno fa feci degli esperimenti in merito con una cella di medie dimensioni...tenere caldo un lato non è mai stato un problema...è più difficile garantire che l'altro resti freddo e non si scaldi per conduzione da quello caldo!

Non ho dati in merito alle rese...ma sono scettico che una fiammella riesca ad accendere un led...

Riguardo al fatto se esista o meno qualcosa di fatto...mi par di ricordare che il sistema di sicurezza sui piani cottura a gas funzioni così...forse termocoppia...la fiamma scalda e un solenoide (o un suo cuggino) danno l'apertura della valvola...forse in qualche discarica si recupera qualcosa...o anche in piccoli negozi di paese che ritirano i guasti...

Ciao Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il 21/02/2012 22.48, snipped-for-privacy@libero.it ha scritto:

ciao su >

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trovi che la termocoppia più buona genera 68 microvolt al grado, una fiamma a seconda del colore sviluppa una temperatura >
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quindi facciamo 1000 gradi per 68 microvolt da 68 millivolt ad arrivare a 2 V tensione minima devi metterne 30 sul lato a fuoco e 30 lontano sul lato freddo(le termocoppie si mettono in serie lato caldo, lato freddo). direi che non è fattibile, se si tratta di un bruciatore vasto forse con un pannello solare da 6 elemento (3 V) fai qualcosa.

ciao primula

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primula

qualche settimana fa ho trovato questo sito di un tizio che fa' cose incredibili...

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ciao delo

ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@y10g2000vbn.googlegroups.com... Buonasera a tutti, non sono un esperto e avrei bisogno di sapere se sia possibile alimentare un LED, o un piccolo circuito con qualche LED che si accendano in sequenze definite, non mediante una batteria o un'alimentazione esterna, ma semplicemente tramite il calore di una fiamma vicina. Mi sembra di ricordare dalla scuola che esistono materiali detti piezoelettrici, o sistemi detti termocoppie, in grado di generare un flusso di elettroni in presenza di calore. Mi chiedevo se secondo voi questo è corretto, quali siano questi materiali e se tale flusso possa essere in grado di alimentare un LED o una serie di LED. Grazie mille per le risposte!

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delo

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:)

Linear ha molta documentazione in proposito, nelle note applicative puoi cominciare a farti una indea:

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ad es:
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Se riesci ad arrivare a una tensione di 0,7-0,8V puoi divertirti a costruire un semplice innalzatore utile per alimentare un led, cerca Joule Thief. Per quanto riguarda le celle di peltier, usate come generatori, dovresti cercare di massimizzare la differenza di T tra lato caldo e freddo e contemporaneamente evitare che il lato caldo superi la temperatura massima che e' di una 70ina di °C per le celle normali, quindi dissipa bene il lato freddo e scegli una cella di dimensioni adeguate alla fonte di calore, se e' troppo grande il flusso termico sara' insufficiente a generare una diffrerenza di temperatura utile.

Fabio.

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Fabio_78

Stupendo :) La coppia CuO/Cu e' micidiale quando si fanno misure di tensioni basse o molto "precise", basta un connettore ossidato per trasformare un preciso voltmetro in uno scarso termometro differenziale...

Fabio.

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Fabio_78

Forse il signor Seebeck scopri' qualcosa che si usa normalmente... (non proprio per accendere i LED!)

Saluti e giunti caldi.

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Tomaso Ferrando

Il 22/02/2012 9.41, delo ha scritto:

ciao se guardi attentamente vedrai 16 termocoppie lato caldo sulla fiamma e 16 termocoppie lato freddo sotto le rondelle e viti di fissaggio.

ciao primula

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primula

Un bel giorno snipped-for-privacy@libero.it digitò:

Oppure potresti usare un motore Stirling collegato a una dinamo, probabilmente guadagneresti anche in efficienza. :-)

--
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
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dalai lamah

Il 22/02/2012 7.24, PeSte ha scritto:

si, la termocoppia delle vecchie caldaie a gas (con fiammella pilota) fornisce 10_15 mV a circuito aperto, che si dimezzano a carico (piu' o meno, vi sono parecchie cadute sulla linea); la valvola assorbe qualcosa intorno al mezzo ampere; questa microscopica potenza (3mW) riesce a tenete aperta (attratta) una elettrovalvola gia' attivata.

--=20 saluti lowcost

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lowcost

Il 21/02/2012 22.48, snipped-for-privacy@libero.it ha scritto:

Ciao, in linea di principio è possibile utilizzando celle di Peltier. Il problema è mantenere una differenza di temperatura minima tra le due facce che consenta il funzionamento del tuo circuito. Quindi un'altra cosa da valutare è anche quanto consuma questo circuito.

Se non dico fesserie, le celle di Peltier hanno dal punto di vista elettrico una resistenza interna "piccola", quindi possono erogare tanta corrente a basse tensioni (dipende dalla differenza di temperatura ovviamente). Un collegamento diretto di un circuito è generalmene impensabile, ma bisogna interporre un circuito con step-up/pompe di carica per adattare i livelli di tensione (un po' quello che fanno i circuiti della Linear).

Esistono anche celle di Peltier ottimizzate per questo tipo di applicazioni, che va sotto il nome di energy/power harvesting termico. In giro c'è un sacco di roba.

Bye

***Marco***
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***Marco***

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