Quando dissipa lamapdina LED a 220 volt ?

in una discussione su altro newsgroup su lampadina a led (della lidl) da 10 watt ci si chiede quando dissipera' ?

"non c'è superficie di scambio e avviene esclusivamente per convezione, questa cosa non la risolveranno mai e sarà il motivo per cui i led dureranno come o meno delle CFL, e saranno buoni solo sulla carta."

......ma quindi quanto dissipa in calore a va perso ?

dureranno davvero POCO a causa di questo problema ?

grazie

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Maria-AAA
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Maria-AAA ha scritto:

cui i

chi ha scritto questo,non sa nulla di elettronica!!!! qualsiasi dispositivo elettronico che deve dissipare potenza ha bisogno di un adeguato dissipatore,affinche la temp. del contenitore rimanga nei limiti progettuali di funzionamento. quindi anche i led di potenza rientrano in questa tipologia. ti sei mai chiesto perche li costruiscono con quei strani contenitori? proprio per poterli mettere sopra ad un dissipatore di allumina. se non fosse cosi un led da 10W ,messo a funzionare in aria libera,in pochi secondi andrebbe al creatore..........

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emilio

emilio infatti... c'e un dissipatore, ma quanto dissipta in calore ?

quindi rendimento energetico ? meglio una buona vecchia CFL vero o ?ù

ciaoo

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Maria-AAA

Il 28/11/2013 11:22, Maria-AAA ha scritto:

Diciamo che il problema è la temperatura, più il calore è concentrato in uno spazio o su una superficie piccoli più la temperatura è alta. Un LED si degrada tanto più rapidamente quanto più alta è la temperatura a cui viene fatto lavorare. I LED di potenza e luminosità più elevate sono infatti montati su supporti dissipatori che hanno poco a che vedere con la forma classica della lampadina, la quale invece spesso deve stare in spazi ristretti e/o senza ventilazione (questo temo limiterà l'avvento di lampadine LED "normali" a potenze elevate). Se la casa costruttruce dichiara un rendimento del 90% significa che il 10% della potenza assorbita (i watt) viene dispersa in calore.

Fino a poco tempo fa vero, adesso si cominciano a vedere cose interessanti sui 6..10W di potenza (non ci siamo invece ancora come omnidirezionaltà della luce), ma non credo vi sia ancora il rimpiazzo per una CFL da 20..30W, a meno di non usare corpi illuminanti di forma e dimensioni diverse.

----------------------------------- Che le CFL siano già diventate "buone vecchie" mi suona quasi tragico... ad esempio il rendimento energetico complessivo dovrebbe tenere anche conto della fabbricazione dei circuiti / smaltimento / inquinamento / minore durata o rischi di incendio in caso di uso improprio[1], oltre al fatto che il mercurio che ci hanno tolto dai termometri ce lo ripropinano nelle CFL che, pro capite, sono almeno 10 volte tanto il numero di termometri circolanti e vengono trattate con molti meno riguardi :-/

[1] Ne ho trovate due in una cappa da cucina sopra i fornelli
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Claudio_F

"Claudio_F" ha scritto nel messaggio news:529727b0$0$23121$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

Ma se gia' lo stesso alimentatore perde almeno il 15% di quello che gli viene chiesto come fa una lampadina a led ad avere l'efficienza del 90%? Se complessivamente e' del 70% e' grasso che cola.

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Titor One

Il 28/11/2013 10:38, emilio ha scritto:

dipende da come lo alimenti... se gli facessi assorbire un solo mA potrebbe andare avanti per qualche secolo :-)

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1

la quantità di mercurio contenuto nei vaccini additivati con il timerosal (e non tutti i vaccini lo sono) è infinitesima (e il mercurio non è in forma assimilabile)

il medico (Wakefield mi pare si chiamasse) che anni fa manipolò le ricerche per dimostrare il legame tra vaccini e autismo fu radiato dall'albo e condannato per crudeltà nei confronti dei bambini usati come cavie (tutto allo scopo di promuovere un suo vaccino alternativo)

in Canada per precauzione avevano sospeso i vaccini con il timerosal con il risultato di un aumento dei casi di autismo (a dimostrazione della correlazione inesistente)

tornando alle CFL è stato dimostrato (almeno per quanto riguarda gli USA) che data la larga percentuale di energia prodotta dalle centrali a carbone, anche se le CFL non fossero smaltite correttamente, il mercurio disperso nell'ambiente sarebbe comunque minore di quello disperso a causa del maggior consumo delle lampade a incandescenza (a causa del maggior consumo di carbone)

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1

Non conosco la lampada in questione, cmq... buona parte dell'energia assorbita dalla lampada viene trasformata in calore. Se questo non viene dissipato correttamente i led lavoreranno caldi e dureranno poco, quanto poco dipende, ma sicuramente meno di quanto dovrebbero secondo il loro costruttore.

I portalampada sono nati per le lampade ad incandescenza, che per loro fortuna dissipano praticamente solo per irraggiamento. Dissipare correttamente i LED significa tenerli sotto gli 80°C-90°C (magari...), e a queste temperature lo si puo' fare solo per convezione, quindi si deve montare un dissipatore metallico con una superficie sufficiente. E 10W non sono pochissimi.

Forse, in futuro, l'efficienza totale di conversione dei led potrà consentire di ridurre gli scambiatori a dimensioni minime, ma per ora è solo un miraggio. Credo che ad oggi con la componentistica disponibile si possa arrivare ragionevolmente ad un rendimento globale del 30% (su 10W, 7 vanno via in calore), ma non so se esistono lampade in vendita che ci arrivino, e se esistono non costano poco, visto che dovrebbero usare un ottimo convertitore switching, i led migliori, senza tirar loro il collo, e un dissipatore bello grande che tenga i led belli freddi.

Ciao!

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Muvideo altrove 
Fabio Eboli nella vita reale... 
fabioebChiocciolAquipo.it
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Fabio_78

Fabio_78 ha scritto:

Quindi impossibile e nemmeno da sognare in una forma di lampadina.

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El_Ciula

Il 28/11/2013 16:09, Titor One ha scritto:

Sarebbe interessante sapere i dati reali: paragonando al tatto il corpo dissipante della 8W warm white che ho sulla scrivania, con un'equivalente dissipatore per transistor, mi verrebbe da dire che almeno 4W se ne vanno in calore. Nonostante questo sulla perpendicolare illumina più di una 52W alogena posta alla stessa distanza (non serve neppure il luxmetro per notarlo, ma certo è più direttiva e quindi inutilizzabile in un lampadario pendente).

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Claudio_F

Il 28/11/2013 9.09, Maria-AAA ha scritto:

ciao è tutto un problema di dissipatore,

se guardi questo, dato per 10 W provoca un innalzamento di circa 22 gradi con 10 W da dissipare dalla temperatura ambiente, certo che ci sconvolge, ma 35 gradi estivi + 22 fanno 57 gradi in perfetta sicurezza di qualunque led. Morale se vogliono si può, altrimenti ci provano. (non sappiamo come saranno montate le lampadine, up, down, se in lampadari intubati!e in più non sappiamo il coefficiente di dissipazione Gradi C°/W dissipati )

ciao primula

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primula

primula ha scritto:

Spiegati bene che l' OP è ignorante in materia, se vogliono si puo' con una sberla di dissipatore, in un case "lampadina" al giorno d'oggi per convezione è assolutamente impossibile.

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El_Ciula

"Claudio_F" ha scritto nel messaggio news:52978e59$0$1373$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

Quindi il faro di un'auto con la sua bella lampada abbagliante da 45W e' equivalente ad una lampadina a incandescenza da 45W sospesa a soffitto? Invertiamo le sorgenti di luce e controlliamo?

Oppure lumen e lux non sono la stessa cosa ma si tende ad amalgamarne il senso?

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Titor One

Il 29/11/13 00:19, Titor One ha scritto:

55 W....
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Ciao 
Michele
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Michele eSSe

On Thu, 28 Nov 2013 08:09:46 +0000, Maria-AAA wrote:

Sara' l'inverso della resa:

- incandescenza ~97,9% in calore, ergo 60W --> 58 Wtermici (resa luminosa: ~10 lm/W se alimentate a 220V-230V)

Nota: allimentate a 120V, grazie alla maggiore corrente, l'efficienza e' ben superiore, intorno ai 14 lm/W e questo potrebbe spiegare come mai in Europa l'inefficienza delle incandescenti e' affrontato in modo cosi' deciso, mentre negli USA sembrano piu' tranquilli. Questo significa anche che occorre fare molta attenzione alle potenze luminose "equivalenti" indicate sulle confezioni e citate da certi rivenditori. Ad esempio, una 60W "europea" eroga meno di 600 lumen, mentre una 60W "USA" eroga 850 lumen a causa della diversa tensione di alimentazione. Cio' significa che nel leggere recensioni o articoli di nazioni ove opera la tensione di rete di 120V occorre prendere con le pinze le valutazioni sulla percentuale relativa di risparmio energetico (tipo frasi: 25% energy savings, oppure 75% energy savings, etc.). L'unica soluzione e' quella di leggersi i "lumen" e farsi i propri conti.

- CFL ~92% in calore, ergo 15W --> 13.7 Wtermici

- LED ~83% in calore, ergo 7,5W --> 6,3 Wtermici

Nelle A19 (codice riferto allo standard "a pera" delle lampadine Edison) c'e' un radiatore di alluminio. Il fatto che non sia bollente non significa che non dissipi, ma semplicemente che dissipare 6W sulla superficie di un radiatore di quella dimensione e' poca roba.

6W per la 7,5W e 9W per la 10W.

Difficile a dirsi ora, visto l'incognita della elettronica interna. Specialmente i condensatori elettrolici non gradiscono trovarsi in un ambiente troppo caldo, quindi tutto dipende dalla efficacia del trasferimento del calore sul radiatore esterno.

Vediamo di dare un ulteriore informazione. I LED di prima generazione in genere sono del tipo puntuale, ovvero abbiamo una fonte intensa (quella sensazione quasi acuto di abbaglio nel guardare direttamente, anche se per un solo istante) di luce concentrata che ci fa capire che, anche se si tratta di un Watt, esso e' concentrato su pochi mm2. Per questo occorre un ben studiato dissipatore, non e' che sia necessario un grande volume, basta poco materiale, ma il LED deve essere in intimo contatto, meglio se "incollato" con materiale ottimo conduttore come collante. Escendo di un Watt o poco piu', ne occorrono un certo numero (ad esempio, 7 pezzi) per avere una sufficiente luminosita' (peraltro con colorazioni da 6000K). I LED usati nella recente ondata di lampadine tipo A19 (ovvero con la forma a pera) sono invece LED a superficie ampia, ovvero matrici di micro led spalmati su una ampia superficie (un cm2 ?). Questo significa che abbiamo spalmato l'energia da dissipare, diminuendo di un ordine la densita' di energia da smaltire, il che semplifica la costruzione del dissipatore. Uno di questi LED a matrice da solo assorbe intorno ai 3W, percio' ne troviamo al massimo 2-3 per ogni lampadina. Tra l'altro questo facilita' la generazione di una luce piu' uniforme (se guardate, con l'aiuto di uno schermo filtrante, il bulbo acceso, non riuscite a riconscere punti di intensa disuniformita'). Pare che la base metallica del LED (come fornito dal produttore) sia poi appoggiata ai ponti termici interni del dissipatore interno con una goccia di pasta termica (come si fa con le alette per le CPU). Naturalmente occorre verificare questo per ogni marca. Appena si brucia quella che ho preso, riferiro'. In ogni caso, ripeto, si tratta di smaltire meno di 10W, poco in confronto ai 58W di quella ad incandescenza. Naturalmente e' da considerare che quella ad efficienza poteva dissipare i suoi 58W a temperature ben piu' alte (certamente superiori ai 100 Celsius), ma una volta raggiunta la superficie del paralume, queste temperature devono scendere sotto la temperatura di fusione della plastica (meno di 80 Celsius) altrimenti molti punti luce si distruggerebbero in pochi mesi. Quindi, la maggior parte dei punti luci e' perfettamente in grado di dissipare una 10W mantenendo la temperatura sotto i 100 Celsius. Che poi si stia sotto i 100 Celsius anche all'interno della lampadina, come detto, dipende dalla cura del costruttore nella progettazione del dissipatore di alluminio. La lampadina citata offre una superficie dissipante di circa

70 cm2 e raggiunge (all'aria) una temperatura di 20-25 Celsius sopra quella ambiente (quindi se avete 20 Celsius, la lampada fara' fino a 45 Celsius). Qualcuno ha voglia di verificare che, considerando la trasmissione per convezione, il calcolo alla carlona di: 9/70 = 0,13W/cm2 corrisponde ?
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Roberto Deboni DMIsr

Infatti ha ragione. E' l'inverso. Ripeto la tabella che ho calcolato con i valori inversi delle efficienze:

- incandescenza 2,1%

- CFL (fluorescenti) 8,4%

- LED 12,6% (altro che 90% ...!)

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Roberto Deboni DMIsr

occorre limitarsi a 50 celsius per sperare in 20 anni di vita ...

70 cm2 nella lampada citata, con un valore teorico di 0,13 W/cm2

potra' sfondare il 20% ? Non so, ho dei dubbi. Mi ricorda l'efficienza del fotovoltaico (stretta parente): e' anni che si parla di 30% ed oltre, ma la produzione di massa resta intorno al canonico 15% netto.

Tra l'altro, il problema dell'elettronica e' peggiore nelle CFL e non capisco come si possa pensare che sia piu' facile smaltire 14W piuttosto che 7W onde mantenere nell'interno della base della lampada una temperatura inferiore agli 80 Celsius (altrimenti gli elettrolici vanno a farsi benedire e la CFL sembra morta anche se il tubo e' ancora perfettamente funzionante: verificato alimentando il tubo direttamente con un alimentatore per lampade tipo PL-5 di corretta potenza. Tra parentesi con tale modifica, si puo' arrivare fine a strizzare l'ultimo minuto di vita del tubo, quando il bulbo e' ormai nero e non si accende piu' ma ha quel colore arancione).

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Roberto Deboni DMIsr

...snip...

Hmmm ... normalmente la convezione naturale si limita a meno di 0,04W/cm2 ma non mi ricordo con quale salto di temperatura.

Va bene, per ora concordiamo che e' meglio evitare di usarla appesa a testa in giu', salvo che non sia all'aria (tipo lampadari aperti da cucina).

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Roberto Deboni DMIsr

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