Aiuto per un progetto: Lampada d'emergenza a led

Ragazzi ho bisogno di aiuto: tra una settimana e mezzo ristrutturiamo casa!

Vorrei approfittarne per mettere una o due lampade d'emergenza, ma la cerco con caratteristiche particolari:

- Lampade led, per bella luce e buona durata della pila

- accensione solo quando arriva un consenso da un interruttore, metterei un bipolare al posto dell'interruttore della plafoniera, perchè usare una lampada d'emergenza se non serve avere luce? :) alla fine se non si ha bisogno di luce, perchè quando va via la luce se ne dovrebe avere la necessità? magari uno dorme o è mezzogiorno!!

- basso consumo per la ricarica! non mi va di sprecare niente di più della corrente per tenere carica la pila...

- magari come pila se userebbe una piombo da 12v 7Ah o giù di lì sarebbe bene, me ne ritrovo diverse a casa!

Ammettetelo che un circuito del genere vi farebbe comodo a tutti! Io in particolare ne farei 5!

L'idea di fondo comprende quattro blocchi in cascata

1) Caricatore che al raggiungimento della carica passi in mantenimento 2) Batteria 3) Circuito d'emergenza: se manca la 220v o chi per lei fa arrivare la tensione delle batterie allo stadio successivo 4) Circuito intelligente: Accende il carico le le luci nella stanza erano già accese 5) Carico, tanti bei led! Ovviamente i punti 3 e 4 si possono invertire

Io sò fare il punto 2, 4 e 5! :)

Chi si offre di creare il circuitino n°1 e n°3 ???

Io già ho fatto il grosso del lavoro, il 60%! :)

A presto, spero che venga un progetto con i fiocchi!

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Mansell
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1) Caricatore che al raggiungimento della carica passi in mantenimento 2) Batteria 3) Circuito d'emergenza: se manca la 220v o chi per lei fa arrivare la tensione delle batterie allo stadio successivo 4) Circuito intelligente: Accende il carico le le luci nella stanza erano già accese 5) Carico, tanti bei led! Ovviamente i punti 3 e 4 si possono invertire. Io sò fare il punto 2, 4 e 5! :) Chi si offre di creare il circuitino n°1 e n°3 ???

  1. Ci metti delle belle batterie alcaline, tanto mantengono bene la carica e credo che non verranno usate molto spesso. Comunque i led consumano poco, quindi già con una sola stilo ed un circuitino joule thief (Google!) accendi uno o più led (mettendone in parallelo solo dello stesso colore, però) con diverse ore (di uso continuo) di autonomia.

  2. Un relè a 220Vac normalmente eccitato che in mancanza di alimentazione scambia ed accende i led.

Ciao Gianluca

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Gianluca (LAB)

Gianluca (LAB) ha scritto:

mmm... scarto le alcaline perchè non ricaricabii. il circuito come lo vorrei realizzare sarebbe formato da una scatola a muro in ogni stanza dove mettere batteria e circuito di ricarica - accensione d'emergenza. gli spot led magari li integro nascosti da qualche parte. il tutto deve funzionare anche a casa di amici che non si ricorderanno mai di cambiare una pila, aprendo cassette, ecc

Certo.. la soluzione più semplice... però quanto consuma un relais sempre acceso? credo sia anche soggetto a guasti, tenendolo sempre on

Ciao Mansell

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Mansell

Ho un ricordo polveroso, circa un circuito d'emergenza, che usava delle zinco-carbone. Lo ricordo per questo: si faceva presente che le pile suddette, hanno una certa reversibilita' (anni dopo, uscirono per un breve periodo le zinco-carbone "BIG", chiamate indegnamente "alcaline ricaricabili". E tanti furono fregati, complici le promesse demenziali scritte in italiano sulla confezione), purche' non vengano scaricate troppo profondamente (oltre il 50%, dicevano) e, caricate con delicatezza e ad impulsi (diodo, resistenza, zener), possono durare anni (e costa poco, sostituirle). Rifacendo l'idea coi moderni led, viene fuori qualcosa di interessante, ma in questo momento, mi manca l'oggetto che dia il consenso, collegato con l'interruttore della luce.

Un'altra alternativa, e' quella di aggiungere cavidotti (che schifo non fanno mai, visto che ci puoi mettere dentro cavi di rete, satellite ecc ecc, per un impianto d'emergenza a 12V, col vantaggio di avere una sola batteria da mantenere, ogni 5 anni (piu' o meno).

Anzi, viste le tue specifiche, direi che una linea d'emergenza a 12V, e' la soluzione migliore. Mi pare un po' complicato, invece, verificare se l'interruttore della luce e' acceso o spento. A meno che non esistano dei doppi deviatori (isolati) "Magic" (o chi per lui), che farebbe diventare abbastanza facile la cosa.

Beh, beh, per i "nostri" scopi casalinghi, bastano e forse avanzano, quelle lampadine minimini da infilare in 2 "frutti". Io, ad esempio, ho riportato a nuova vita (povera bestia, dopo 10 anni, ne aveva il diritto) una "Beghelli neon", che era (e'?) dotata di microtubo fluorescente (delle dimensioni di mezzo stuzzicadente), circuiteria e 2 ni-cd da 500 mA. Sono uscito pazzo per smontare tutto senza squartarlo, ma trovato il modo, e' ritornato come nuovo. Gli ho pure cambiato la lampadina al neon (quella si, al neon!), ormai annerita. Si infilava in apposito alloggiamento in due "frutti" Living (vecchio tipo).

Fabrizio

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BowlingBPSL

BowlingBPSL ha scritto:

bella idea!

basta anche un semplice interuttore bipolare, in un morsetto entra la

+12, l'altro morsetto se ne va al carico.

Ottie idee, ma restano irrisolti i due punti!

Ciao e grazie a tutti voi Mansell

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Mansell

Mansell ha scritto:

Un fotodiodo e un po' di logica intorno: se alla mancanza della tensione di rete, il fotodiodo rileva contemporaneamente un calo di luce allora la lampada di emergenza si accende; altrimenti o è giorno o stai dormendo.

Ciao Alberto

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Alberto Marturini

Non e' "mia", l'ho sentita da un elettricista, che mi ha detto che all'estero, fanno tutti cosi', anche (specialmente) negli impianti industriali, sportivi et similia. In effetti, pensando al delirio di materiale e mano d'opera che occorre spendere, ogni cinque anni (in teoria), per sostituire le lampade d'emergenza che non vanno piu' (non ditemi che basta cambiare le batterie. NOI lo sappiamo fare, ma vale la pena, industrialmente parlando?), mi chiedo per davvero, a lunga scadenza, che cosa e' piu' economico.

Pensavo all'interruttore della luce del salotto, che commuta anche i 12V. Ma non basta ancora. Direi che il fotodiodo, con logica intorno, e' l'unica, ma la semplicita', se ne va allegramente al Creatore.

A questo punto, provocatorissimamente, mi viene in mente quella piletta d'emergenza.

E' una "comunissima" piletta da due stilo, con una fessura in corrispondenza dell'intersezione delle due stilo. L'attacco da muro, ha una linguetta che separa le due pile. Sulla pila, una striminzita striscetta catarinfrangente. Se salta la luce, *dovresti* trovare al buio la piletta, la sfili e quella si accende. A questo punto, cerchi la causa del guasto. O ti rassegni ed aspetti. :-)

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BowlingBPSL

BowlingBPSL ha scritto:

Od UNA lamapda di emergenza a batteria portatile della Beghelli, messa dove serve di piu (cioe' vicina al bagno ;-) )

Che mica ti sei preso la briga di ricavarne lo schema !!!

:-; :-; :-;

Gianni

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Gianni

(toh, ve'...)

Non sapevo che la mancanza della luce, fosse diuretica! O:-)

Ops. Ergh... no. Fatto male, eh? Ma non era niente di che: ad occhio, croce e memoria, era il "solito" schema per lampade a tubo fluorescente, era il tubo (ripeto: grande come mezzo stuzzicadenti), che era speciale!

Non so mica se si trova ancora (ed a che prezzi: all'epoca, piu' di 70 mila lire).

Fabrizio

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BowlingBPSL

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